4 gennaio 2023

Voglia matta

Il 30 novembre ho ceduto al richiamo del mio Primo Grande Amore, con cui non ci eravamo lasciati mica tanto bene: il basket. Trovato fortunosamente un gruppo di atleti all'altezza del mio attuale talento, mi sono ripresentato su un parquet dopo una ventina d'anni di astinenza.

Una decina di giocatori, di cui io ero il "bocia", età massima 80 o forse più, età media attorno ai 55-60, e, fra gli altri, il mio allenatore di quando avevo 14 anni. Mi sono divertito come un bambino. Il 2 dicembre, al secondo "allenamento", ero già infortunato.

Niente di epico, in una azione qualsiasi ho sbattuto il tallone sinistro sul pavimento (vuoi vedere che le scarpe da corsa su strada non erano la calzatura migliore? è che con quelle da trail scivolavo troppo, e le chiodate in palestra sono vietate) e sono uscito un po' zoppicante. Reso saggio (?) dall'età ho deciso che era meglio sospendere e, dato  dopo la doccia ero MOLTO zoppicante, il giorno dopo sono perfino andato al pronto soccorso a farmi fare i raggi.

Dopo sole 4 ore di attesa, il medico mi ha detto "l'osso del tallone non è rotto, quindi fra 5-6 giorni sei a posto, perché qui facciamo scienza, non filosofia". Non so, forse avevo la faccia da no-vax. Comunque me ne sono tornato a casa tutto contento.

Ho continuato a lavorare, ma con tutte le cautele (compresa una "zeppa" di 1 cm dentro la scarpa per scaricare il peso sulla parte davanti del piede) e dopo 12 giorni (un po' di più di 5-6, per eccesso di prudenza) ho provato ad andare a correre. Forse ho esagerato (un'ora) fatto sta che sono tornato a casa dolorantissimo, e il giorno dopo mi sentivo da capo.

Allora mi sono armato di Santa Pazienza, e ho lasciato passare altre 3 settimane, e quando ho solo pensato "oggi potrei fare una corsetta di mezz'ora", il piede ha ricominciato a farmi male.

Domani vado da un osteopata, ma non ho molta fiducia: è un orientista che corre in M35, non ha NESSUN interesse a farmi guarire davvero.

Il bilancio di questo mese abbondante di stop è il seguente:

- record assoluto di giorni di inattività sportiva, almeno dal 2004

- aumento di peso di 3 kg (ci ho messo un po' a capire che se continuavo a mangiare come prima, e consumavo un terzo, era un problema)

- voglia di tornare a correre sui monti a livelli sconcertanti

- voglia di correre a VeNotte a fine mese a livelli preoccupanti

- preoccupazione sulle conseguenze del mio ritardato inizio della preparazione invernale in stand by 

- paura di non riuscire, per la prima volta da quando esiste, a correre VeNotte, in aumento

- dubbio di non riuscire ad essere al via alla Grande Corsa Bianca il 10 febbraio in fase di avanzata insinuazione

Non potendomi allenare, almeno rintuzzo con questo post il tentativo di Stegal di diventare l'ultimo Ori-blogger italiano in attività. 

E sì, a fine luglio mi piacerebbe tantissimo essere di nuovo lì. Ma proprio tanto tanto. Ma ci sarò.