30 novembre 2009

A dda passà 'a nuttata 2 - Trittico della Valsugana

Era da poco passata la metà di aprile, mese iniziato con la seconda prova di Coppa Italia, una middle che mi aveva visto concludere la gara Elìte con un dignitoso 27 posto, 7 posti prima dell'ultimo, e a "soli" 17 minuti da Mamleev. Il conteggio dei punti LB aveva detto 46, ben lontano quindi dai 60 che in teoria quale elìte avrei dovuto valere. Comunque era stata una bella esperienza.

Ero quindi pronto a cimentarmi nel trittico organizzato dal Crea Rossa, costituito da una sprint fra paese e campagna, una notturna con partenza in massa e un paio di farfalle, per concludere con una middle sulla ostica cartina della Vigolana.

E' una gara regionale ma la lista dei partenti in MA dove corro, annovera fra gli altri Rigoni, due Dallavalle e Simion, oltre ai miei rivali 2008 Santoni e Miori. La partenza della sprint è proprio in mezzo al paese e l'adrenalina è a mille. Dopo un breve riscaldamento dove cerco di trovare la concentrazione (ma come si fa?) piglio la cartina e mi lancio lungo la via principale e al primo incrocio a destra, dove sono andati tutti. C'è il tempo per dare un'occhiata alla carta e capire che non è molto tecnica. Unico trabocchetto la 3, che complice anche la linea viola del tracciato farà perdere secondi a più di uno per uscire dal muro del parco. Meneghel nel dubbio salta in tronco la 3...

Le gambe vanno molto bene ma all'uscita in campagna ho una distrazione fatale. Ci metto un po' a rendermi conto che sono sulla parallela della strada dove penso di essere, e anche se poi prendo un buon ritmo, ho la netta sensazione di aver perso una grossa occasione. Al traguardo sono nono, 2'' dietro a Miori, 4'' dietro a Santoni, 56'' dietro a Simion e 3' e 28'' dietro a Rigoni. Ma gli split mi dicono che alla 13 ero quarto e sulla 14 ho perso 50'' su tutti. Uffa.

La sera la temperatura è freschetta, e non è chiaro quanto le gambe abbiamo recuperato dal pomeriggio. La partenza, in massa, è nello stesso posto, ma la carta passa dal 5000 al 10000 e i chilometri da 3,8 a 7,3. Come mio solito sono dotato di una pila ridicola, ma sono contento come un bambino quando danno il via e la massa si lancia verso il punto 1. Sono sulle code di un Dallavalle, e mi pare che non stia facendo la scelta migliore per la 1. Ma pensare di avere una scelta di percorso meglio della sua mi sembra un po' vanitoso, e nel dubbio vado con lui.

Alla 2 inizia la prima farfalla, piuttosto facile. E' in un parco e con tutta la gente che c'è in giro anche la mia piletta è sufficiente. Alla 9, la prima dopo l'uscita dalla farfalla, sono quarto e vedo poco davanti a me i Dellavalle e Pagliari. E mi sembra di poter tenere il loro ritmo. Probabilmente perchè siamo in discesa.

Dalla 11 in poi i 3 se ne vanno, e con loro Nicola Giovanelli che mi ha passato, e io inizio ad arrancare. Dopo la 14 mi trovo anche nel buio, dato che in campagna la mia luce sembra un cerino, ma arrivo alla 15, centro della seconda farfalla, in quinta posizione. Nella prima ala di tre punti ne perdo solo una in favore di Tommaso Scalet, ma in quella successiva mi perdo completamente, causa una infelice uscita dal punto e due angoli di sentiero molto simili fra loro. Solo il ritrovamento fortuito della 21 mi permette di capire dove sono e di trovare la 20, e il ritorno a centro farfalla della 23 sarà ostacolato non poco dalla depressione sopraggiunta.

Nel correre verso la 24 ho modo di capire quanto è stato stupido l'errore precedente, ma anche di raggiungere Eddy e Miori, cosa che mi moltiplica le forze. Con Miori stacchiamo Eddy che da dietro ci illumina la vallata con il suo faro da stadio, e con una ardita scelta di percorso fra i rovi, guidato solo dal rumore dell'acqua del torrente dove dovrebbe esserci la 25, stacco anche Miori. La soddisfazione mi è però fatale, infatti esco larghissimo dal punto e arrivo alla 26 di nuovo dietro a Davide, che, nonostante i miei sforzi allo sprint, chiude davanti a me di altri 2''. Ma Santoni si ritira...

Il giorno dopo il tempo è bigio, i chilometri 5,8 e la carta ostica. Ricordo ancora bene i valloni della Vigolana, dalla coppa Italia dell'anno scorso. Così per non rischiare di perdere la gara (con Miori) per una scelta di percorso sbagliata, la perdo al primo punto per una colossale distrazione che mi fa cercare il punto prima di una palude invece che dopo: 2 minuti di errore. Il resto della gara, massacrante, lo passo a salire e scendere dai valloni di cui sopra, cercando di recuperare il tempo perso e perdendone altro per la foga. Icona della gara sono i miei 3 sorpassi a velocità doppia ad una allegra donzella, che per tre volte mi raggiunge di nuovo a causa dei miei svarioni. Deprimente. La classifica finale mi relega al 15esimo posto, a 33' da Rigoni e 11' da Miori.
Deprimente.

2 commenti:

  1. La vita è dura! Ma c'è chi sta peggio di te!
    In quel week end mi ha rifilato 3 brucianti sconfitte. La + cocente nella notturna quando mi sei andato via con una facilità disarmante. E si che ero rimasto fra l'incredulo ed il faceto quando ti ho visto spuntare fuori dalla boscaglia. All'inizio pensavo addirittura avessi un giro di vantaggio su Davide e me.

    RispondiElimina
  2. Sempre più godibile. Aspetto con ansia il prossimo pezzo!!! E con esso anche qualche trionfo... :-)

    Stegal

    RispondiElimina

non lasciate commenti anonimi, suvvia...