8 ottobre 2012

7° Coppa Italia: Roana

Quando si prendono 32' dal primo, che non si chiama neanche Carlo Rigoni, forse bisognerebbe avere il buon gusto di fare silenzio, ma dato che i lettori amano soprattutto le nefandezze, e ultimamente li ho lasciati un po' a corto, eccone una collezione da palati fini.


Cesuna, ultima gara di Coppa Italia, che non è come l'ultimo giorno di scuola, ma poco ci manca. La giornata è bella o dice che lo diventerà, ci sono tutti gli avversari forti e non quelli troppo forti (oggi in Elite) il bosco è bellissimo (quella a lato, rubata dal blog dell'Er-team, è una foto vera davvero, c'erano proprio le colonne di luce che scendevano dall'alto, e sotto un tappeto di funghi!), le gambe hanno voglia di correre e mi gira nelle vene uno sfrigolio da dodicenne prima della partita di pallone al parco con gli amici. Davvero non si può desiderare di più.

Arrivo un partenza un po' troppo presto e corricchio per quello che Fabio Marsoner a ragione mi descrive come l'unico tratto piano e senza rocce di tutta la carta. Bello, bello, bello, non vedo l'ora di partire. E poi parto.

La carta, al 15.000, non è quella che mi aspettavo, e il tracciato è completamente diverso da quello che pensavo, senza la trattona di attraversamento che evidentemente avevo sognato di aver sentito dire da qualche Erebus. Comunque parto. Per la 1 c'è una soluzione extra facile lungo sentiero e radura e riesco a resistere alla tentazione di non adottarla. Cado nella buca sbagliata ma mi sembra di farla bene, e già rimedio 30''. Ma non mi sono perso alla prima e non sono caduto in tentazione, quindi va bene così.

La 2 la faccio proprio bene attaccando dalla radurina sotto il punto e alla 3 c'è la prima scelta vera (anche se MikFranco ha sgridato il tracciatore perchè non c'era scelta): scendere a palla 8 curve e correre 500 metri su strada forestale in discesa o correre in costa fra i sassi, salire 4 curve, attraversare le rocce, e scendere 20 curve su terreno sassoso? A volte dimentico che il Vero Orientista è quello che fa la scelta più veloce, non quella più affascinante. Ma non sono ancora contento. Arrivo al prato in cima al quale  si biforca il sentiero che a sinitra mi porterà in zona lanterna. Il prato è molto più corto di quello che mi sembra in carta, ma non sto a sottilizzare e mi butto a sinistra. Poi un altro poi a sinitra, così ci cado proprio sopra. Poi un po' a destra, che forse sono troppo a sinistra. Poi ripasso il sentiero. Poi non so che fare e mi guardo in giro perplesso. Da sotto arriva Eddy, che partiva 3' dopo di me. Non un buon segno. In quel mentre vedo un sasso con lanterna a sud del sentiero. Mi risulta dovesse essere a nord, ma un'occhiata la diamo.Toh, è la mia. Boh. Riparto prima che arrivi Eddy e mi butto in costa correndo sui sassi. Dopo un po' mi supera Carlo, ma tanto oggi fa un'altra categoria, io però non perdo l'occasione per distrarmi un po' e finire bassissimo e lunghissimo. Perdo un altro minuto abbondante dopo i 3 e mezzo della lanterna prima. Ma il morale è ancora alto.

Mi lancio giù verso la 5, con attacco coscenzioso a destra del naso. Ci sono sassi ovunque e fra pigliarla al primo colpo e perderci 5' ci passa un amen. Io sta volta la piglio al primo colpo e mi ringalluzzisco. Riparto in costa con tutto il gas che il terreno permette, poi su e poi in là un po' circospetto. Non velocissimo ma preciso e si riparte.

Poi arriva Roland. Roland è un M35. Ma corre in Elite. E l'anno scorso gli ho dato 1'' a Venezia. E dice che è in formissima. E arriva sul sentiero dove devo andare anch'io. Vediamo se è davvero così in forma. Beh, in salita vado di più io. Sarebbe il caso di fermarsi a dare un occhio alla carta. Ma se mi fermo poi lui pensa "vedi, corre corre, ma poi per leggere si ferma". Ma con il 15.000 in corsa non si vede una sega. Ma c'è Roland. E poi un'idea ce l'ho. Passa davanti lui. Ma non voglio mica seguirlo. Si ferma, lo passo. Sarà lui che mi segue. Lui scende un po'. Io salgo un po'. Andiamo in là, sentiero, scendiamo, sarà quello vicino alla 7. Curva a gomito. Mica ci sono curve a gomito sul sentiero vicino alla 7. Sempre a fare il pignolo. Roland va da una parte. Io dall'altra. Non mi torna nulla. C'è una radurina. Ah, sarà quella sul sentiero a sud est del punto. È vero, il sentiero non si vede, ma ci sono tanti rami per terra. Incontro una buca di roccia che ci starei dentro in piedi e ne avanza ancora parecchio. Che strano, in carta non la vedo. Ma laggiù c'è un prato, da lì poi capisco subito dove sono. (Sì, se accendi il cervello, pirla). Vado al prato. Lo guardo. Mi guarda. Tace. Il recinto fa un angolo e il prato finisce. Eh, devo essere dove c'è il 7. Se vado per di là c'èla rientranza del recinto e il sentierino che mi porta al punto. Ah, no, non c'è la rientranza. Ah, no, non c'è il sentierino. (riguardare il prato e fare un'altra ipotesi no, eh? o magari saltarci dentro e andare in già finchè finisce che poi da lì sai per certo dove sei neanche?). Vabbeh, andiamo di qui, arriverò da qualche parte, intanto do un occhio qui e lì, che non si sa mai. Toh, delle trincee. Tante trincee. Un fottio di trincee. Beh, quelle non possono non esserci segnate. Adesso mi fermo qui fin che non le trovo in carta. Mah, non le trovo. Ma ormai lo so che in carta c'è tutto! Eppure non ci sono. Mah. Vabbeh, andiamo per di qui che prima o poi sullo stradone ci capito. 

16'. Mona, mona, mona e ancora mona. Eddy ce ne ha messi poco più di 4. Mona, mona e ancora mona.

Ma il bello di essere giovani è che non ti scoraggi mai. Miglior tempo sulla 8 (strada, prato, roccia e a sinistra), quella su cui Buselli perde 2'. Dritto sulla 9 e poi mi fermo a giocare a shangai con i tronchi caduti andando alla 10, e non mi accorgo che esco a 90° dall'incrocio. Poco male perchè capisco subito cosa è successo, ma un altro minuto andato (dal primo, GPM, a questo punto ne ho già 17). Giù a tutta, provvidenziale ravvedimento dell'ultimo minuto che mi evita di tornare alla 6, sentiero, dosso, traccia di sentiero, canaletta, verdino. E trincea. Ho davanti 200 metri di trincea. Ma in carta non c'è. N'atra vòta. Eppure non posso essere che lì. Davanti una distesa di sassi muschiati e un inizio di sentiero. Dovrebbe essere qui a destra. C'è. Mah.

Per la 12 si può stare a sinistra o a destra della voragine. Opto per la sinitra, e mi porto rapidissimamente in zona punto. Bucona con rocce e radurina, supero la dorsale e vualà! O quasi. Rocce a perdita d'occhio, dov'è sta buchetta? Qui c'è un sentiero, qui si torna alla bucona, qui è troppo avanti, qui è di nuovo la bucona, qui è troppo in là, qui è troppo in giù, qui c'è di nuovo la bucona... e quello è Rinaldi! Orrore. Partiva 15' dopo di me. E va bene che da giovane era fortissimo. E va bene che tecnicamente è due spanne sopra di me. Ma ci sono M60 che vanno parecchio più di lui! La scossa è tale che in 3'' capisco dove stava l'inghippo, mi isso sulla solita roccia muschiata aggrappandomi con le ginocchia e casco nella buca lanternata. Cerco anche di strisciare un po' per non farmi vedere da lui. E ho perso altri 5 minuti. 13 e 14 chiederebbero solo gambe e convinzione, io ho a malapena le prime. Andando alla 15 penso che però nonostante stia facendo una gara di merda mi sto proprio divertendo, e garrulo perdo altri 2' prendendo a sinistra il dosso che dovevo prendere a destra e a destra quello che dovevo prendere a sinistra.

Non manca molto, ma ho ancora cartucce da spararmi. La 16 non è banale, e quindi la faccio bene, correndo in curva di livello sui soliti sassoni muschiati che sono molto gentili e neanche questa volta mi inghiottono una gamba. La 17 invece è proprio banale, e allora ci perdo 6'. Prima scendo lungo il sentiero (e già questa è una cazzata perchè basterebbe andare in curva), poi all'incrocio prendo quello sbagliato (ma almeno mi accorgo che sto salendo e dovrei andare  in piano, e torno in giù), poi incontro Maria Novella Sbaraglia sul sentiero e mentre mi inoltro in riflessioni comparative sulla velocità delle donne elite, salgo, salgo e salgo, tanto da non incocciare più nel nasone dove sta la 17. Quando ritorno in me, ed una lanterna degli esordienti posata sul sentiero mi aiuta a capire dove sono, non mi resta che tornare indietro sulla strada, incrociando Rinaldi che ha la faccia di uno che sta terminando l'Ultra Maratona del Monte Bianco, ma so che arriverà al traguardo molto prima di me.

Dato che i duri cominciano a giocare quando il gioco si fa duro, faccio il miglior tempo sulla penultima, prima di spegnermi un po' alla volta verso l'arrivo. Dopo il quale incontro Cosimo che mi dice che no, le trincee al 15.000 non le hanno messe perchè venivano troppo piccole.

Com'era? Se arrivavo sul podio battendo Simone Grassi arrivavo terzo in classifica generale M35? Beh, dai, sarà per l'anno prossimo. Tanto, se mi diverto anche arrivando nono, chissefrega.



11 commenti:

  1. Le tue gambe magiche ne devono ancora fare tanta di strada prima di raggiungere i livelli della "testa mona" del sottoscritto. Però sulla lanterna 7 e 17 ti sei applicato un po'... bravo!
    Non considero cose tipo il tuo punto 4 che per quelli come noi (non come te, ma come me) sono normalissime fasi di attacco al punto, fatte quasi bene oserei dire!

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  2. Ah!... l'incipit "Quando si prendono 32 minuti dal primo... che non si chiama neanche Carlo Rigoni... bisognerebbe avere il buon gusto di fare silenzio" è un invito nemmeno troppo velato a chiudere il mio blog?
    Oppure passo direttamente tra gli esordienti? (in MC girano dei personaggi dai quali potrei prendere di nuovo più di mezz'ora)
    Non trovo soluzioni alternative...
    Decoupage?
    Compostaggio?

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  3. 'ciappa chinze, se sapete cosa sia, ma non mi battereste mai.

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    1. cirulla!!!! potrei dare filo da torcere... se possiedi iphone o ipod c'è l'app iCirulla

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    2. Giura! Non posso crederci... però spiegherebbe perché le mie amiche di Genova hanno tutte l'iPhone: l'han preso per la cirulla. Io ho android, ma mio marito ha l'ipod... anzi, ora non più.

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  4. cmq si vedeva che eri distratto :) perché passando su quel sentiero mi son sentita osservata, appunto, e non voglio sapere le tue conclusioni sulla velocità di corsa delle donne Elite ;) l'orientamento ha talmente tante variabili che la distrazione non riesce neanche a coglierle tutte

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  5. Secondo in gara fai troppi ragionamenti (e pipponi mentali)su tizio, caio e sempronio. Se fa il tuo orientamento senza pensare agli altri... no ti piglia più nessuno perchè sei potenzialmente il secondo master più forte "del ranking"

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    1. e io che pensavo che distrarmi pensando agli altri fosse utile e costruttivo ai fini della classifica!! :-)

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  6. Ancora!! In gara nel bosco non ci si chiama! Non ci si distrae! Non si danno info!

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  7. Pure tu però...Ma ti pare che Cosimo sia affidabile su questioni tecniche?

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