30 marzo 2013

Lipica 2

Seconda gara a Lipica e prima con il gps. O meglio, seconda, ma la prima volta non ero riuscito ad accenderlo e al traguardo segnava un misero 0:00. Stavolta per sicurezza lo faccio partire ai -5'', dato che come ha detto non mi ricordo chi, quando sento il via non capisco più niente. 

Anyway, la gara si annuncia più corta ma più tecnica del giorno prima, e il tempo è parecchio brutto. Quindi sarà bellissimo, se solo si riesce a sopravvivere alla sassaia aguzza che cosparge gran parte della carta (e che mi spingerà per gran parte della gara a muovermi come Johnny Depp nel Pirata dei Caraibi).

La 1 è vicina, ma così vicina che si vede quasi dal via, e ti fa venire il dubbio che sia una messa lì apposta per confonderti. Invece è proprio lei. La 2 è più lontana e c'è un dosso in mezzo. C'è un lato giusto e uno meno giusto per aggirarlo, io scelgo il secondo e cincischio anche in zona punto per non aver preso un serio punto d'attacco (anzi, per non averlo preso affatto). La 3 è di nuovo vicina, basterebbe puntare bene la bussola, ma io non lo faccio. Alla 4 si arriva quasi tutto su sentiero e poi sbattendo su un muretto, ma lo manco perchè travestito da sassi, e mi faccio un giretto nei dintorni. La 5 non riesco a sbagliarla neanche io, ma forse se passavo dall'altra parte della pera era meglio. Per la 6 non prendo la via migliore per arrivare al sentiero, ma sono decente in zona punto, mentre alla 7 faccio il mio best time di giornata, secondo tempo a 3'' da tale Tadas Kazlauskas. Potrebbe sembrare una lanterna semplice, ma il Cip ci perde sei minuti e mezzo (come abbia fatto, lo sa solo lui).

La 8 consiglierebbe di andare come i missili fino a sbattere sul muretto a nord della lanterna, io cincischio nei sassi a sud, e la trovo un po' per caso. Per la 9 sarebbe più veloce prendere il dosso di petto e io vado nella sassaia a sud. Alla fine in qualche modo ci arrivo appoggiandomi al sentiero, dalla traccia gps mi viene il dubbio che fosse anche posata sbagliata, ma lì per lì non me ne accorgo neanche. Comunque ci perdo due minuti. Per la 10 basta seguire il roccione e la roccetta segnaletici, per la 11 fare un azimut decente (che io non so fare, perdo 20'' su 35'' di lanterna) e per la 12 anche.

La 13 si attacca comodamente dalla curva del sentiero seguendo l'avallamento, la 14 si può attaccare come ho fatto io solo se si ha molto tempo da perdere, la 15 è questione di trovare un varco fra i roccioni acuminati. La 16 si attacca facilmente prendendo la valletta dalla curva del sentiero, ma ci sarebbero modi più intelligenti per arrivare fin lì, e poi 17 - 18 e finish sono subito lì.

Sono stato molto bravo perchè in una cartina molto tecnica non mi sono mai perso. Sono stato molto una sega perchè su 18 lanterne ne avrò fatte bene un paio. Il verdetto che fotografa benissimo la situazione a questo punto della stagione, e su questo tipo di carte, dice

Paolo Mario Grassi 32:49
Roland Pin 35:06
Simone Grassi 36:14
Ingemar Neuhauser 38:53
Andrea Cipriani 40:09
Dario Pedrotti 41:03

E Cipriani è andato per fragole per 6' abbondanti.
Impressionante invece GPM, che quando mi ha preso alla 16 sembrava avesse alle calcagna un branco di cani randagi decisi a sbranarlo.
La via per le medaglie è lunga e dura.
Che bello.

Nessun commento:

Posta un commento

non lasciate commenti anonimi, suvvia...