4 agosto 2015

Passo Coe in Love

Vi è mai capitato di uscire una sera con la vostra nuova fiamma, ottima cena in un locale molto carino, chiacchierata molto soddisfacente, passeggiata al chiaro di luna, nottata di sesso sfrenato e ritorno a casa pensando che magari potrebbe anche essere quella/o giusta/o; e poi incontrare il giorno dopo la/il vostra/o ex al mercato fra il banco del pesce e quello della frutta, parlarci per due minuti, ricevere un paio di occhiate e un bacio sulla guancia, e dimenticare completamente tutte le 24 ore precedenti?

È quello che mi è successo domenica scorsa.

Al culmine della mia infatuazione per la corsa in montagna (o, più precisamente, il trail running) reduce da una gara bellissima con prestazione bellissima e piazzamento bellissimo, sono andato a passo Coe a fare una gara CSI con quattro gatti di partecipanti, un tempo un po' schifoso, su una cartina grande come il palmo della mia mano, e alla fine di quei 35 minuti (troppi, peraltro) le 12 ore e mezza sulle Piccole Dolomiti e il Pasubio mi sembravano giusto un riempitivo fra una gara e l'altra. 

Meno male che l'orienteering non è la mia ex e che quella alla Trans d'Havet non è stata una scappatella ma una consapevole e concordata uscita in libertà.

Ogni volta che sto un po' lontano dalle gare, mi dimentico di quanto mi piaccia questo gioco, e più ci arrivo fisicamente in forma, e più è divertente e spietato: devi essere SEMPRE dentro la carta.

La gara era molto carina e Passo Coe è un gran bel posto anche per soli 4,1 km di tracciato. Io sono partito come un assatanato e sono caduto vittima di Silvano Daves, raggiunto alla 4, che ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport "Volevo vedere se reggeva la pressione psicologica, ma pare di no, dato che da quando mi ha raggiunto non ne ha fatta una come si deve". Che non è del tutto corretto, dato che la 7 l'ho fatta bene, ma in sostanza non fa una grinza. Da quando l'ho raggiunto una parte troppo significativa del mio cervello si è messa a pensare a lui ("ma come? mi sta dietro? non lo semino in pochi passi? ma la mia preparazione atletica non dovrebbe essere mille volte meglio della sua? ecc. ecc. ecc."). Con il risultato che ho smesso di fare le cose velocemente e ho iniziato a farle in fretta, e alla 8 non mi sono degnato di verificare se il cerchietto era un dosso o un avallamento e, a caccia dell'avallamento inesistente, mi sono perso, tanto da dover andare a chiedere informazioni ai cavalli nel pascolo sottostante per capire dov'ero.

Tre minuti persi e tanti saluti alla vittoria finale, andata al rivale di sempre, Cipriani, che è andato più piano di me in quasi tutte le altre lanterne.

Bellissimo, fantastico, meraviglioso. Peccato che mi tocca saltare l'o-marathon di domenica prossima e anche la due giorni del Primiero di fine agosto. Sigh.



1 commento:

  1. Se è per quello hai saltato anche il Campionato Veneto Long in Lessinia, dove ti avrei fatto delle foto magnifiche

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