Non vedere Stegal nella lista degli iscritti fa pensare che forse è meglio stare a casa, e stare sotto una tettoia a 1600 metri di altitudine alle 8.30 di domenica mattina sperando che il diluvio si trasformi almeno in pioggia, fa pensare che era proprio vero. Ma invece sono lì, con un manipolo di altri disperati, che danno agli altri presenti la convinzione profonda, che quelli che fanno orienteering non siano sani di mente.
A un certo punto fa finta di smettere di piovere, e ci fanno partire. Naturalmente rimaniamo asciutti meno di due minuti, diciamo il tempo di arrivare al primo albero, ammassati come ai vecchi tempi, con tutti che corrono dietro a tutti gli altri, elite compresi.
Per essere un secolo che non prendo in mano una cartina non vado neanche male, davanti a me c'è Eddy che è partito come un treno e uno che non ho mai visto, che forse si chiama Fabrizio Boneccher, che arriva sgarzullo fino alla 13, e poi non lo vedo più. I veri avversari di giornata sono Cip Cipriani e Hue Hueller, e loro invece non li vedrò per un bel po'.
L'astronave dalla 3 alla 8 la faccio dignitosamente, con Eddy che la ha uguale a me, e che fin lì mi era un po' davanti, che dalla 7 sbanda a destra, e sparisce. Io guardo per un po' perplesso la carta, punzono la 8 dove pensavo che fosse, e vado via (lui ci perderà 1'40''...).
La 9 richiede la prima vera scelta: dal prato a nord c'è un sacco da salire, dall'altra forse è più complicata da attaccare. Vado dall'altra, e mentre mi applico sulla curva di livello mi accorgo che un po' a nord della lanterna, nascosto dalle righine verdi, c'è un comodo vallone a cui appoggiarsi. Col senno di poi evidentemente c'era parecchio di meglio, dato che tutti i miei avversari ci mettono più di un minuto di meno, ma io lì per lì non lo so, sono da solo, e sono contento.
Meno alla 10 e alla 11, dove vengo raggiunto e vado un po' a caso sbandando vistosamente alla prima perché ci sono gli altri, e alla seconda perché cerco di fare una strada diversa dalla loro.
La 12 è una campestre e le gambe mi dicono che non sono quelle di prima delle 3 settimane di stop, ma che non fanno neanche schifo. Scelte diverse sulla 13, dove io vado per prati e sentieri, e Eddy per rocce. Meglio i prati, a vedere gli intertempi.
La 14 è lontanuccia, ma mi pare che ci sia una sola scelta. Eddy non so se la pensa come me o mi segue, fatto sta che arriviamo insieme in zona punto, dove mi sa che mi segue davvero, perché io vado aff. e lui anche. Meno male che capisce prima di me dove siamo andati, e mi riporta sulla retta via. Obbrobrioso, a vedere la traccia gps. Un'occhiata alla bussola mai, eh?
Hue e Cip approfittano per recuperarci una manciata di minuti, e alla 15 siamo tutti insieme a caccia fra le rocce. Alla 16 arrivano prima Cip e Edd perché io faccio una scelta più prudente, mentre alla 17 arrivo molto prima io, probabilmente perché loro si perdono. Dalle parti del laghetto a metà tratta sono molto poco convinto della mia lettura della carta, ma mi pare che andare a nord ovest come stanno facendo loro non sia una buona idea. Mi stacco salendo verso est, sbuffando come un mantice e incapace di trovare un minimo di sicurezza per quello che sto facendo. Quando arrivo in quello che sembrerebbe proprio il bucone prima della 17 non ne sono ancora convinto. Poi arriva Hue e poi arriva la buchetta della 17, quindi mi convinco che ero proprio dove pensavo di essere.
Mentre ravano in zona 18 mi ricordo che qui ci ho perso minuti agli italiani middle. E in omaggio ad allora lo faccio anche sta volta. Quando rinsavisco mi bastano 10'' per capire dove è, ma nel frattempo Hue senza farsi vedere mi ha mangiato due minuti e mezzo e si è involato verso il cambio carta. Lì ritrovo Cip che mi ha recuperato 4 minuti nelle ultime 3 lanterne. Sono proprio in forma. Di Eddy invece più nessuna traccia.
Hue ci aspetta banchettando e ripartiamo insieme, ma senza nessuna voglia di stare insieme, almeno per quanto mi riguarda. Anche perché il Cip come suo solito continua a chiacchierare.
Li stacco salendo alla 2 e un po' di più andando alla 3, poi sul bosco calano le tenebre, quindi non li vedrei più neanche se li avessi a fianco. Fra pioggia e nebbia, servirebbe la frontale, e se saltasse fuori da dietro un albero Haragog, non mi stupirei affatto.
Invece non salta fuori nessuno, ma andando per prati alla 9 prendo tanta ma tanta ma tanta acqua. Il Cip probabilmente è più impermeabile, perché all'inizio del sentiero che scelgo per attaccare la lanterna mi raggiunge, ma senza Hue al seguito. Credo faccia anche un affare, perché quando io piego per andare in su al punto, lui sembrerebbe intenzionato a proseguire in curva di livello. Poi cambia idea e mi segue.
Probabilmente mi segue anche andando alla 10 e alla 11, ma piove troppo per guardarsi indietro, comunque alla 12 punzona pochi secondi dopo di me e riparte apparentemente molto più fresco.
Io in effetti sono un po' lesso, ma sono convinto che ci sia ancora molto prima di arrivare. Anzi, non ne sono proprio convinto del tutto: sarà l'ultima cartina o la penultima? Mi sforzo di raggiungere il Cip e glielo chiedo. Lui credo pensi che lo sto prendendo per il culo, ma mi risponde la verità, cioè che è l'ultima. Io allora penso che potrei anche provare ad accelerare per staccarlo, e lui o ha ricevuto dei soldi per farmi vincere, oppure è proprio alla canna del gas, perché nonostante io attacchi malissimo sia la 13 sia la 14, arrivo al finish una decina di secondi prima di lui. Hue arriva 15' dopo, e Eddy addirittura dopo altri 20.
Io farò la figura del cagone, ma una o-marathon da 2h38' a me pare un po' corta. Secondo il mio gps ho corso meno di 20 km: Stegal non avrebbe neanche dovuto portarsi la merenda. Comunque nel mio palmares la o-marathon mancava. Anche il campionato italiano long mancherebbe.
P.S. Mi scuso con i lettori, ma non c'è stato verso di cancellare la traccia del primo giro dalla carta del secondo, e viceversa...
Non è la O-Marathon che è corta, sei tu che sei troppo veloce :-)
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