15 ottobre 2017

Trittico della Valsugana


Dopo i 180 dell'Adamello eccomi finalmente di ritorno al mio gioco preferito. Molti mi chiedono dei 180, ma non è che abbia molto da dire: mi sono allenato a sufficienza e sono arrivato in fondo, peraltro non proprio fra i primissimi. Comunque in partenza battute e complimenti si sprecano, e dato che se chiacchiero mi distraggo e mi perdo alla 1, mi nascondo nel bosco, così magari mi perdo alla 2 o alla 3. Sì, perché il bosco della pineta di Marter è parecchio infido, e rispetto ai tempi in cui un certo Simone Grassi ci ha vinto gli Italiani sprint, i sentieri sono un po' più confusi.

Io invece sembro essere meno confuso di quello che pensavo, e parto bene. O almeno così pensavo prima di vedere gli spit, dato che sulla forestale per la 1 mi sembrava di essere andato su come un quad, ma Ausermiller mi dà 30'' e Gobber 10''. Comunque corro discretamente la parte nella zona "cartografia a norma ISOM ingrandita al 5.000", e scavalco la linea rossa che la separa dalla zona "cartografia a norma ISSOM" (e se non sapete la differenza, andate a studiarvi il regolamento tecnico federale :-) in un dignitoso secondo posto (anche se a quasi 2' da Michele, che probabilmente È un quad.

Nella zona da qui in poi, mi sono perso tutte le volte che ci ho corso, questa volta vorrei evitare di farlo. Vado prudente ma preciso e non poi lentissimo. Però rimango vittima del zig zag e per andare alla 10 scendo al sentiero sotto. Me ne accorgo in tempo per non fare PM, ma devo tornare parecchio in su, perdendo 2' e il secondo posto in un colpo solo.

Raggiungere velocemente la 11 mi sembra una impresa di cui andare particolarmente fiero, ma gli split dicono che ci ho messo 7'' più di Michele e 11'' più di Andrea. Per andare alla 12 sbaglio un bivi, e sono orgogliosissimo di me per aver dato un'occhiata alla bussola, aver capito che ero sul sentiero sbagliato, essermi rilocalizzato velocemente, e aver trovato come tornare sulla retta via.

Sono molto meno orgoglioso di me quando alla fine della gara mi rendo conto che dalla 11 sono andato direttamente alla 14. Lì per lì in uscita dal punto mi è anche sembrato che ci fosse qualcosina che non andava, ma non ho capito cosa. 

Da lì alla fine non sono andato neanche malaccio, ma quei pignoli del Crea Rossa hanno valutato che avendo io saltato due punti fosse il caso di squalificarmi. Cosa particolarmente scocciante dato che si trattava della prima gara di un trittico...

Comunque, ho preso 3' da Michele nonostante avesse fatto due lanterne in più. Scocciante.

Il Trittico è andato a remengo, ma mi piacerebbe almeno non fare brutta figura anche nella sprint in paese, che è vero che è un altro sport, ma insomma è pur sempre quasi orienteering (e, per dire, Gobber che in bosco è un treno, in paese cincischia, dice che alla velocità a cui bisogna andare in paese, non riesce ad essere così chirurgico come in bosco. Mah).

Comunque, la formula  una bi-sprint, con la seconda con partenza a caccia, con i distacchi della prima. Io mi ci metto di impegno, corro come un forsennato, non sbaglio nulla, sputo un paio di polmoni, faccio finta che sia tutto l'anno che mi alleno per le sprint invece di accumulare km su km in montagna, e arrivo al traguardo chiedendomi se sarà sufficiente per battere il Quad. Lui continua ad andare parecchio più veloce di me, ma
- perde un po' di secondi alla 10
- perde un altro po' di secondi alla 18
- perde un altro po' di secondi ancora alla 19
e comunque salta la 6, l'ultima di quelle ravvicinate nel parco, che erano messe lì apposta per mandare in confusione. Insomma, vinco io, e si gioca il trittico anche lui.

La partenza a caccia della seconda sprint non è molto avvincente, almeno in M35. C'è un bel casino da gestire, e i Crearossa ci riescono benissimo, ma il secondo della mia categoria ha 3' 30'' di distacco, quindi non mi mette una particolare pressione addosso. Faccio un'altra gara pulita, ma stavolta non basta a battere Michele, che ha il dente avvelenato dalla prima, e mi dà 30'' nonostante io corra come un forsennato, non sbagli nulla, sputi un paio di polmoni, e faccia finta che sia tutto l'anno che mi alleno per le sprint invece di accumulare km su km in montagna. Scocciante.

Per la cronaca il trittico lo vince Gobber, che non ha vinto nessuna gara, ma almeno le ha finite tutte.

Domenica a Ceci Rifugio Le Vallette non ci sarò. È da vari anni che non salto una gara di Coppa Italia, ma motivi lavorativi mi tengono a Trento. Eh, ogni tanto devo lavorare anch'io.

4 commenti:

  1. Ci spiace che non ci sarai, ti perdi un bel bosco dove correre: https://www.youtube.com/watch?v=sCfaqrrarvE

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    1. spiace anche a me! anche perché era l'ultima gara in bosco dell'anno :-(

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    2. Secondo me appena ha visto il nome del Delegato Tecnico ha pensato bene di svignarsela ... lui e quell'altro suo amico!

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