11 maggio 2019

Campionato italiano middle

Campionati italiani middle in uno di quei posti dove non sarei mai passato se non fosse per l'orienteering, profondi Appennini, dove le Marche stanno per diventare Toscana. In M35 corre Emiliano Corona, che ha le cosce come la somma delle mie + i miei polpacci e ha corso con la nazionale fino a pochi anni fa. E per di più mi parte due minuti dopo (le griglie sono l'unica pecca dell'organizzazione del Picchio Verde, in M35 su quattro favoriti, tre partono uno dietro l'altro). Sarebbe da non partire neanche. Ma nel bosco tutto può succeredere.

Ad esempio succede che alla 1, dove io arrivo a dir poco titubante, incontro Carlo Cristellon che partiva 2 minuti prima di me. Ne sono molto lieto e tento di staccarlo senza deconcentrarmi. Solo che per staccare CCristellon nel bosco ci vorrebbe la moto, anche se si allena poco per un problema al polpaccio.

Così mi accontento di fare bene la 2, dove il miglior tempo lo fa lui solo perché lo tiro, e di lanciarmi più veloce possibile in curva di livello verso la 3. Peccato che io non abbia una idea chiarissima di linea di arresto, e che da quelle parti incontri una cosa che sembra tanto una carbonaia, mentre si rivela essere qualcosa non segnato in nessun modo in carta. CC non fa meglio di me, così, mentre punzoniamo, vedo Emiliano arrivare da dietro, come un treno.

Per la 4 faccio un azimut da applausi, poi, proprio quando CC mi dice "arriva Emi, tiriamo!", mi fermo ad allacciarmi una scarpa: sembra una mossa stronza per farsi superare e seguirlo, invece è solo una mossa da pirla che non si è allacciato abbastanza bene la scarpa, e rischia di perderla nel bosco.

Tutte le energie che avrei potuto spendere per tentare di non farmi raggiungere da Emiliano, mi servono per tentare di raggiungerli. Tentare solo, perché comunque rimangono una manciata di secondi davanti a me, e io più di così non riesco ad andare. E a quella velocità non c'è verso di pensare a strategie alternative, già tanto non farsi seminare.

Per fortuna Emiliano sul dossetto ci della 8 ci stacca abbastanza da impedirmi di vederlo allargare parecchio per la 9, e io scelgo di buttarmi lungo il torrente. Arriveremo alla lanterna 1' prima di lui, perché fa un errore da 3', ma non lo sappiamo, purtroppo. Se no magari evitavamo di sbagliare la 10, causa attacco casual e deliri vari (tipo, troviamo una lanterna, capiamo che non è la nostra, dopo essere andati via mi invento che era la nostra 11 e mi comporto di conseguenza, prima che CC, sempre seguendomi, non mi dica che è una cavolata).

Prende il comando lui per la 11 (Emi nel frattempo è di nuovo in testa, ma non ci ha ancora superati) e poi ci separiamo per la 12, dove arriviamo praticamente insieme, anche ad Emiliano. 

Da lì tutto quello che riesco a fare io (e non è facile per niente!) è di non farmi staccare troppo da Emiliano, e tutto quello che riesce a fare CC è di non farsi staccare da me, e chiudiamo in trenino. Probabilmente, se non avessimo sbagliato la 10, l'ordine di arrivo sarebbe stato lo stesso, perché Emiliano ci avrebbe comunque recuperato un minuto nelle 5 lanterne finali. Se le griglie fossero state diverse, probabilmente no. 


2 commenti:

  1. Si narra, ma deve essere sicuramente una balla, che alla notizia del passaggio dal nono punto la voce narrante abbia alzato il volume della radio al punto che al concerto punkrockmetal in corso in Australia si sentivano solo urla su un tale "Petrotti!". Ma deve essere una balla...

    RispondiElimina
  2. Sono d'accordo sul discorso griglie. Da noi in M60 Curzio 0.41, Balboni 0.43. Forse DT, Direttore di Gara e Tracciatore dovrebbero almeno dare un'occhiata prima di pubblicarle, e tenere i favoriti a debita distanza. Una chicca: lo scorso week end ho incontrato i Casanova (Valerio, Riccardo, Milena) i quali mi hanno chiesto "Ma come avete fatto a correre i campionati su quella carta tutta storta? L'anno scorso abbiamo fatto un allenamento e tutte le volte, correndo in azimut, ci trovavamo sempre fuori di 50 m...." :-/

    RispondiElimina

non lasciate commenti anonimi, suvvia...