11 novembre 2021

IOF e CO2 e FISO

Giunge dalla FISO il seguente lieto messaggio

 

------ Messaggio Originale ------
Da: info@fiso.it
Inviato: giovedì 11 novembre 2021 12:50
Oggetto: Carbon Budget 2020

Ai Presidenti di Società

Ai Presidenti e Delegati Regionali

Sperando di fare cosa gradita, si informa che la IOF ha pubblicato il proprio bilancio del carbonio per il 2020 comprendente le attività di Consiglio, Commissioni e Ufficio.

Una riduzione delle emissioni dell’87% rispetto al 2019 riflette le limitazioni dovute al COVID-19 ma alcune innovazioni introdotte con la pandemia, quale l’uso delle videoconferenze per le riunioni di Consiglio e Commissioni, permetteranno anche per il futuro di mantenere basse le emissioni di CO2 che sono, in misura preponderante, dovute ai trasporti.

Link: https://orienteering.sport/the-iof-releases-carbon-emissions-data-for-2020/

Un cordiale saluto

Simonetta Malossini


E a me, che sono moooolto sensibile a queste tematiche e anche piuttosto impegnato in merito, girano le balle a manetta. 

Perché consiglio e commissioni della IOF si vedono on line e risparmiano la CO2, mentre in Italia da qualche anno si organizzano assurde gare nel sud del sud Italia, dove gli atleti per la maggiorissima parte del nord Italia, devono andarci IN AEREO.

Ora, se, chessò, fra Puglia - Calabria - Sicilia - Basilicata, mettiamoci pure anche Campania e Molise, ci fossero anche solo il 30% dei partecipanti alle coppe Italia, magari ogni tanto avrebbe pure senso andare laggiù.

Solo che non è così. I bene informati, che si sono andati a spulciare i dati, dicono che nelle ultime due gare nazionali svoltesi in Puglia, la situazione è stata questa

Iscritti: 232 e 226

Iscritti delle società del Sud Italia: 19 e 24

Iscritti di società pugliesi: 11 e 15

Il che vuol dire che sono state gare ridicole (232 partecipanti in una COPPA ITALIA???) e che gli iscritti del sud Italia erano meno del 10% dei partecipanti.

E l'anno prossimo le prime gare saranno in Sicilia, Alla faccia del carbon budget e di qualsiasi logica sportiva.

Sigh.





3 commenti:

  1. Cavolo, che scelte particolari
    Grazie per la visione globale
    Ciao
    Eugenia

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    1. Sul problema CO2 direi che il discorso non fa una grinza, anche se in questi 20 mesi chi ha fatto largo uso di mascherine (penso a chi lavora a contatto col pubblico) di anidride carbonica "naturale" se ne è autoriciclata un bel po'. Si potrebbe consigliare di usare il treno anziché l'aereo (parla un ex dipendente di RFI), ma per spostamenti oltre i 500 km. è un bell'impegno, lo ammetto. Per quanto riguarda la partecipazione degli atleti del Meridione d'Italia alle nostre gare nazionali mi pare che già da anni se ne parli. Non è sicuramente da poco tempo che gare di una certa importanza vengono programmate al Sud per promuovere il movimento, ma senza risultati apprezzabili. I numeri citati sono implacabili, ma altri ce ne sono, come il numero di tecnici accreditati o il numero di tesserati (molto fluttuante di anno in anno a dire il vero). Evidentemente comitati e delegazioni non lavorano come dovrebbero. Tanti proclami, bei discorsi, conferenze stampa, personalità coinvolte, investimenti, ma risultati scarsissimi. A questo punto trovo sia opportuno che la Fiso (intesa come Consiglio federale) prenda posizione e fornisca direttive chiare e inequivocabili. Non è possibile che in regioni come la Puglia esistano più società affiliate che atleti iscritti a una gara nazionale disputata in casa.

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