10 febbraio 2012

Once Were Oribloggers

Si era negli anni '90, quelli in cui il futuro sembrava ancora carico di belle sorprese. Non proprio una figata come negli anni '80, ma insomma quasi. Se ti piaceva il calcio, avevi un intero quotidiano tutto rosa, e un altro paio di altri colori, per sfinirti con i dettagli delle partite dei pulcini del Castrocaro, o con il colore delle mutande di Gullit. Se ti piaceva il basket, avevi l'intellettuale Superbasket o il patinatissimo Giganti del Basket, e come minimo ti potevi foderare la camera di poster. Se ti piaceva la pallavolo, c'era Velasco e la sua squadra dei sogni, e la rosea qualche pagina dovevano riservarla pure a loro.

Ma se ti piaceva l'orienteering, erano cazzi.

E' vero, c'era la rivista, Azimut, quella vecchia, di cui alcuni possono ancora vantare la collezione completa lì a mettere a dura prova gli scaffali della libreria della soffitta, ma tra un numero e l'altro, la disperazione. Fra una gara e l'altra, in mancanza di una solida società su cui poter contare, non rimaneva che l'autoerotismo intellettuale dell'ossessivo controllo e ricontrollo della carta dell'ultima gara corsa. E via di cartine che si accumulavano sul mobiletto del bagno e sul comodino. Ma era dura.

Il vero salto verso il futuro è nel 1998. Nello stesso anno in cui Azimut tirava le cuoia al numero 80, compare sul sito FISO il database con tutte le gare (23 in tutto...), le relative classifiche, e gli intertempi lanterna per lanterna. Magari la parte giornalistica non sarà stata sempre da premio Pulitzer (e quindi dall'autoerotismo intellettuale non si scappava comunque), ma quanto a dati e statistiche da quel momento il sito della federazione non temerà più confronti con nessuno (fornendo al succitato autoerotismo materiale sufficiente per ore e ore buttate nel cesso a confrontare i tuoi intertempi della lanterna 13 con quelli della categoria Mtal dei tali, anzi, allora Htal dei tali, che aveva lo stesso percorso).

Poi, 7 anni più tardi, apparve lui, Flawless, e l'ori-mondo non fu più lo stesso. Era il 15 dicembre 2005 quando Remo Madella pubblicava il primo post (non esattamente memorabile per altro) sul secondo blog di un orientista. Prima di lui era stato Rebelot (nome d'arte di Andrea Gianotti) il 22 novembre 2005 ad avere l'idea, ma solo il 20 febbraio 2006 scrisse effettivamente il primo post, e bisognerà aspettare ancora vari mesi prima che parlasse effettivamente di orienteering. Comunque, il mare era stato aperto e finalmente il popolo eletto vedeva una via per uscire dall'Egitto. E ci si buttò con un certo entusiamo.

Prima donna, Laura Scaravonati, che con il suo Superlau si aggiudica il terzo gradino del podio pubblicando il primo post il 16 marzo 2006, rubando la medaglia di bronzo niente meno che a Stegal Stefano Galletti, che debutta il 30 maggio 2006, ma è oggi l'unico a poter vantare comparsate anche su siti anche oltre Alpi, con articoli del calibro di "Vado, sistemo la Svizzera e torno" pubblicato sul sito della Associazione Sportiva Ticinese Corsa di orientamento (ma vanta anche ad altre pubblicazioni meno onorevoli...).

Sempre del 2006 sono altre 5 apparizioni: il 27 maggio è il turno di Alessandro Dipace, capace di scrivere 480 post nel solo 2007, e quattro giorni dopo arriva PLab di Piero Labanti, "Orienteering, Fumetti, Cinema, Libri, Giochi e minchiate simili". Il 19 giugno è il turno del primo atleta elite, con Alessio Tenani, tallonato il 21 agosto dal compagno di nazionale Emiliano Corona. Il 7 novembre apre infine Zonori di Stefano Zonato, definito dallo stesso autore con un pizzico di autoironia, ma prendendoci in pieno, "come farsi dei nemici parlando di Orienteering".

Salgono a 6 i fiocchi azzurri del 2007, accompagnati anche da due fiocchi rosa. Il 28 febbraio esordisce Rusky, al secolo Marco Giovannini, mentre in aprile appare Oripolitik di Bepi Simoni, che dura però solo lo spazio di 4 mesi, battuto in durata ma non di molto da quello di sua figlia Silvia Simoni che scriverà dal 28 ottobre 2007 al 31 dicembre 2010 (ed è questo l'unico esempio noto di dinastia di ori-bloggers). Il 1 luglio si getta nella mischia un'altra giovincella, Julia Shutkovscaya, e 8 giorni dopo sarà la volta di Eddy Sandri. Il 20 agosto compare Ori-master di Andrea Segatta, il 2 settembre arriva Klaus Schgaguler, il primo a scrivere, con moderazione, in inglese, e il 23 ottobre chiude l'anno Cosimo Guasina, con il suo Cosim-o (che verrà però non molto più tardi soppiantato nel suo stesso cuore dal variegato e spesso goliardico blog dell'Er.Team al quale dedicherà gran parte delle sue energie).

E' del 2007, luglio, anche il primo post a tema orientistico di Larrycette, la genovese trapiantata e Trieste, che ne scrive saltuariamente solo per compiacere il consorte, definendolo fra l'altro "correre a perdifiato nella boscaglia, allontanandosi dalla civiltà, affrontando percorsi impervi, anche in condizioni atmosferiche avverse, affidando la propria incolumità ad una bussola e alla propria presunta abilità di interpretare delle bizzarre rappresentazioni preistoriche (in quanto prive di scritte) chiamate cartine" o anche più generosamente "qualcosa che di bello non ha un fico secco, e che, in una condizione psico ormonale normale, qualsiasi individuo sano di mente e non minacciato di morte (propria o di un proprio caro) eviterebbe di fare". Dimostrando per altro di capirne parecchio (e devo ammettere che un post come quello su Venezia 2009, non sarebbe riuscito a scriverlo neanche Stegal). A proposito del consorte, da lei chiamato semplicemente Zzi, è anche lui un ori-blogger, anche se di un tipo decisamente più ermetico: il suo Larryetsitalia raccoglie cartine e telegrafici commenti delle gare che ha corso dal 2001 in poi (ma ha iniziato ad inserirle nel 2009, quindi lo scettro di Remo è salvo). Per la cronaca, è l'unica ori-blogger-coppia di cui si abbia notizia.

Tutti di nuovo maschili i nuovi arrivi del 2008: Manuel Negrello inizia a parlare di orienteering, fondo e corsa in montagna il 7 gennaio 2008, Emilio Santoni correda la sua meteorica apparizione nel mondo dell'orienteering scrivendo per un solo anno dal 18 aprile, Galimba inizia a fare "l'orientista senza pretese" l'8 maggio, e Rudi De Ferrari il 5 luglio apre Orimaps, il primo dedicato esclusivamente alla cartografia. Il 30 ottobre arriva anche finalmente il primo giovane, Michael Baggio, con Ori-micha, dedicato a "orienteerin, trainings, fun.

Nel 2009 il vento ha già iniziato a cambiare, e a fronte di una sola apertura, quella di questo blog, il mondo orientistico italiano assiste sgomento alla prima chiusura ufficiale, che è nientemeno quella del primo nato Flawless, il cui autore scrive salutando "ma di ori-blog non ce n'è più bisogno - non si può andare avanti all'infinito - 4 anni in termini web sono un'era geologica - a volte flawless era diventato troppo timeconsuming, mentre a volte la vita vera era talmente varia, rapida e piena che non c'era tempo per raccontare tutto - le ori-critiche forse non hanno mai portato a niente di positivo, solo risentimenti, quindi forse meglio smettere, tanto si accorgono tutti se il re è nudo, non c'è bisogno che lo dica io". Senza ufficiale chiusura erano per altro già andati in letargo, per quello che si rivelerà un tempo fino ad ora indeterminato, Julia Shutkovscaya e Piero Labanti, mentre in tempi diversi Stefano Galano, Silvano Daves, Matteo Sandri, Lucia Curzio, Irene Zanetello e Alice Dal Bello erano apparsi per un po' ma scomparsi a tal punto da ritrovarne le tracce solo nei link di altri ori-blog.

Il 2010 è l'anno dei supermaster (con Cjatile che l'11 gennaio diventa il primo a tenere un blog con regolarità), dei ritorni, con Remo Madella che resiste meno di 5 mesi prima di aprire un nuovo blog su musica, costume e tanto orientamento, e dei cantanti (il 26 maggio l'esordio di Zarf-O di Stefano Zarfati). Dello stesso anno anche la chisura (temporanea?) di Zonori, la fugace apparizione delle Orientine, le ragazze della nazionale di orienteering che hanno postato 3 articoli in luglio, e le non molto più durature esperienze di due nuovi giovani Francesco e Chiara Gatti (parenti?) con Francesc-o e Ori-world.

L'anno appena passato vede la brevissima parentesi di Kanna di Gabriele Canella, che scrive di sci-o dal 4 al 5 febbraio, il debutto il 22 febbraio di Angelo Bozzola con Orizen, e l'apparizione del misterioso Rum-ori, l'ori-blog di autore sconosciuto dal sottotitolo pretenzioso di "quello che tutti pensano, ma nessuno dice, sull'orienteering", che si però è limitato fino ad ora ad una satira piuttosto sterile e non particolarmente acuta. Molto più promettenti Ori-Bea di Beatrice Baldi, la giovincella che al primo anno di gare è stata capace di arrivare sul podio della finale di coppa Italia in W18, e Ori Chobin '75 di Andrea Roberto, che mi ricorda il mio recente passato di MC. Due i post sul finire dell'anno anche su Trentin Nicola di Nicola Trentin (continuerà?) mentre il 21 dicembre appende ufficialmente il mouse al chiodo Marco Giovannini.

Il futuro, per i cazzeggiatori a caccia di qualsiasi cosa parli in qualche modo di orienteering, è bigio. L'anno scorso, sui 40 e rotti ori-blog nati in questi anni 7 anni, sono stati una decina scarsa quelli che hanno pubblicato con una certa continuità, e, anche se l'inverno è un periodo in cui solo i veri psichiatrici si ostinano sulla tastiera nonostante non ci sia oggettivamente un tubo da dire, il traffico degli ultimi tempi è stato decisamente scarso.

Saremo costretti ad accontentarci degli articoli del sito FISO sulle Magnifiche sorti e progressive? Speriamo di no.

Orsù, lettori, se solo siete in grado di battere su una tastiera anche con mezzo dito, e vi gira per la testa anche sola mezza idea, lanciatevi anche voi nel magico mondo dell'ori-blogging (e poi ditemelo, così aggiorno l'elenco). In fondo, se qualcuno legge quello che scriviamo Stegal ed io, ci sarà sicuramente qualcuno che leggerà anche quello che scrivete voi...

AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2012

Non sono proprio certo sia stato il mio appello, ma qualcosa nel 2012 si è mosso, e anche un pelo prima. A fare da contraltare ai blog citati che nel frattempo non hanno più dato segni di vita (Rum-ori e Trentin Nicola), ne sono nati una manciata d'altri, non privi di un certo interesse. Già a dicembre 2011 (e quindi in realtà me lo ero perso nel mio post di febbraio 2012) vedeva la luce Pillole di Orienteering, il blog di Fabrizio Abate, poco conosciuto atleta piemontese che corre in MB, mentre a gennaio nasceva Ottava Bolgia, blog di Davide Vigliocco da citare per puro dovere di statitica per aver scritto in aprile il primo, e per ora unico post all'orienteering.

A luglio nasce invece il primo oriblog di morosi, Orimarty...e Raus!, che, al di là della mielosità eccessiva del titolo, che gli si perdona solo per la giovane età, è al momento uno dei più scoppiettanti sul sulla piazza, insidiato dal nemico-amico di Origiulio, avviato in settembre. Oltre alla comune matrice Trent-o, e ad una visione soprattutto goliardica dell'impegno bloggeristico, i due blog hanno in comune il fatto di non essere scritti dal titolare ufficiale. Sul primo, Orimarty, al secolo Martina Palumbo, non scrive praticamente mai (ma almeno Raus, che sarebbe Stefano Raus, promettente atleta nel giro della nazionale Junior, è citato nel titolo), sul secondo, Origiulio (Giulio Zucal) non scrive proprio mai mai, e il blog è un artificio letterario di Silvano Daves, che chiuso anni fa il suo già citato blog personale, ha ripreso a scrivere spacciandosi per il manager di Giulio e parlando solo (o quasi) di lui. Visto l'entusiasmo, speriamo tengano duro.

A voler essere proprio precisi, nel novembre 2012 è apparso un altro blog, Giancarlo Simion, che con l'orienteering ha parecchio a che vedere. Lui è un atleta fortissimo che bazzica in nazionale, ma è ormai passato quasi completamente alla maratona. Nel 2012 il suo unico post dedicato all'orienteering parla della Bevilonga (sic!), ma chissà che in futuro non ritorni a imbracciare carta e bussola, e a raccontarlo.

9 commenti:

  1. Come sempre il tuo blog riesce sempre ad essere divertente.

    Bravo

    Ciobin75

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    1. Primo commento, e primo ori-blog che non conoscevo scoperto (e prontamente aggiunto). Speriamo di andare avanti così!

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  2. Ciao Dario ... complimenti, oltre che per l'ironia ... per il gran lavoro di ricerca ;) Altro che ingegneria ... forse dovevi fare statistica ... ;) ehhehehe Ciao e saluti a tutti! Lorenzo V.

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  3. Grande Dario. Con tutti i link in questo articolo metterò questa pagina nei miei preferiti. Ottimo lavoro di ricerca.

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  4. Complimenti anche da parte mia, forse in lombardia prossimamente si muoverà altro... sempre nel mondo della rete...

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  5. Ma è possibile che ci debba sempre essere qualcuno che deve per forza vincere la mia proverbiale accidia (prima la moglie, poi i colleghi di lavoro e adesso anche gli ori blogger)? sarò costretto a mantenere aggiornato il mio blog, ma poi non lamentatevi della noia...

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  6. Non finisci mai di stupire.... pezzo strepitoso! Complimenti davvero!!

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  7. grande Dario Pedrotti, seguitissimo anche dalla Svizzera. Un grazie lunghissimo per tanta splendida letteratura orientistica

    Lidia Nembrini

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