3 novembre 2012

(P)NVV

Più o meno un anno fa all'approssimarsi della gara di Venezia mi ero esibito in VVV, uno dei miei post più aulici sulla gara di Venezia e le mie aspettative nei suoi confronti, che si potevano riassumere nell'acronomino del titolo: Voglio Vincere Venezia.

Mentre già mi avviavo ad un VVV2, in cui il dubbio era se copiaincollare il post dell'anno scorso o semplicemente linkarlo, prima avevo cominciato a pensare che in realtà delle 27 righe di VVV l'unica che mi interessava davvero era la prima (e che anzi la condizione migliore per riuscirci era riuscire a calarsi in quella specie di "bolla agonistica" in cui non solo non senti "l'odore dell'acqua immobile nei canali", ma quasi ti dimentichi in gara di essere a Venezia e ti stupisci ogni volta che ne incontri uno, di canale) e poi è successo l'imponderabile.

Pochi giorni dopo essermi iscritto, ho dato un occhio alle liste degli iscritti, scoprendo che Buselli e Pin, i master più pericolosi a Venezia, faranno l'élite. A quel punto sulle mie spalle sono comparsi il diavoletto e l'angioletto, a cercare di tirarmi ognuno dalla sua. Uno mi diceva che era la volta buona che vincevo la M35, che è vero che c'è di nuovo Ellis, ma era una ottima occasione per vendicarsi dell'anno scorso, che in forma come sono adesso magari non lo sarò mai più, e che una occasione simile magari non tornava più. L'altro argomentava che a vincere senza i più forti sono capaci tutti, che la vera Venezia è quella in élite e io non l'ho mai fatta, che la mia vera vittoria sarebbe battere Buselli e Pin, che in forma come sono adesso magari non lo sarò mai più, che se è vero che mi piace così tanto venezia 11200 metri sono meglio di 9700, e che se il premio è brutto come quello degli anni scorsi comunque non vale la pena di vincere e aspettare un'ora le premiazioni.

Non mi è molto chiaro quale dei due fosse il diavolo e quale l'angelo, ma alla fine ha vinto quello che mi voleva far fare l'élite, ed è per questo che (probabilmente) Non Vincerò Venezia. È vero che Tenani ha detto che correrà in modalità allenamento, ma non posso escludere che Daniel Hubmann o Østerbø non abbiano una botta di culo, e Nick Barrable non si svegli di buon umore e non mi rifili 10' come due anni fa, o che Giancarlo Simion non faccia finta di correre una maratona, o che quell'altra manciata di gente che ha fatto i mondiali non abbia un oroscopo più favorevole del mio domenica prossima.

Io naturalmente correrò come ne andasse della mia vita, e piuttosto che farmi battere da Francesco e Roland, sputerò un polmone sulla Riviera degli Schiavoni dopo aver sputato l'altro sul Ponte di Rialto. Dovesse trovarli qualcuno, mi faccia il piacere di portarli in palestra, grazie.

3 commenti:

  1. E' una scelta che comunque ti fa onore. Porto rispetto per tutti coloro che, potendo correre in una categoria Master, magari si riservano qualche possibilità in più di vittoria. Ma un Master forte che si iscrive in Elite deve avere il mio MASSIMO rispetto.

    Poi un giorno ti dirò delle due volte che ho corso (... corso... una volta "nuotato" ed una volta "passeggiato") Venezia in Elite. Essere affiancato lungo la Via Nova da Rudolph Ropek (quando Ropek era Ropek!) non ha prezzo.

    Stegal

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  2. Secondo me avevi paura di prenderle anche in M 35...coniglio. Prima si vince poi si parla. In Elite non rischi niente, troppo facile.

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    1. non so chi tu sia, dato che non ti firmi, ma evidentemente non mi conosci tanto bene. Ho perso talmente tante volte, che la paura di perdere è proprio l'ultimo dei miei problemi. Per provare a vincere la M35, ho tempo altri 10 anni, per partire 3 minuti dopo Østerbø illudendomi (almeno prima di partire) di non stare giocando con i giocattoli che non dovrei neanche guardare, probabilmente no. L'unica cosa di cui ho davvero paura, è scoprire che davvero quei giocattoli non potevo neanche guardarli.

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