10 aprile 2019

Castiglione dei Pepoli - III Sprint Race Tour

Fa freschetto, gli alberi sono ancora in versione quasi invernale, il cielo è un po' coperto, ma mi danno in mano una cartina e ho una bussola al dito, quindi sono un bambino felice.

La cartina è anche parecchio più bella di quelle di Mantova, c'è un sacco di salita, e questa volta ci sono ben due ex forestali + Ausermiller + MartignagoDav da cercare di battere, quindi sono ancora più contento. Sì, c'è anche Stegal che sbraita in zona ritrovo, quindi la stagione è proprio cominciata.

Comincia anche la gara, e io parto quanto più deciso possibile. Entro subitissimo in carta e alla seconda sono addirittura primo, ma non può durare. Non sarebbe durata in ogni caso, ma ci metto del mio andando lunghissimo sulla 3 e mettendoci un po' a rendermene conto. Ho vari alibi: 1) poco prima di dove dovevo entrare vedo Ausermiller in lontananza e perdo l'attimo fuggente 2) in carta è segnato un muro, ma nella realtà c'è solo un recinto 3) su 12 concorrenti 7 hanno sbagliato alla 3. Se più del 50% hanno sbagliato, qualche problema c'era. Se qualcuno ha fatto giusto comunque, vuol dire che chi ha sbagliato ha torto.

Sia quel che sia, alla 3 ci perdo 36'' e scendo al 4 posto. Da lì in avanti continuo a correre più che posso, mantenendo una certa lucidità mentale. Non sono sicuro che le scelte alla 5 e alla 6 fossero le migliori; sono sicuro che l'ultima parte della scelta della 7 sia stata dovuta soprattutto a scarsità di ossigeno al cervello, e imputo l'avanti e indietro prima di andare deciso alla 10 al fatto che la scala giusta in carta era davvero microscopica, e ci ho messo un po' a trovarla (mentre la stradina che tagliava dopo era microscopica nella realtà e, pur cercandola, non l'ho trovata). Una strana scelta degli organizzatori permette a chi parte più tardi di ammirare in tutta comodità le scelte di chi parte prima, per entrare nel boschetto dove sta la penultima. Io ne guardo vari, decido che la cosa migliore è entrare da dove poi si esce, ma non mi prendo un riferimento valido, e al momento di entrare "lì", faccio un paio di tentativi infruttuosi prima di trovare il "lì" giusto. Pirla.

Ciononostante chiudo dignitosissimamente terzo, davanti ai meno forti dei fortissimi, che fa bene al morale. Denny era completamente fuori dalla mia portata, Emiliano, molto meno. 

Carina la lista della stima degli errori pubblicata da quelli della Pol. Masi insieme agli split, anche se racconta solo gli errori gravi.






1 commento:

  1. Non sono d'accordo che l'impianto di Castiglione dei Pepoli sia più bello di quello di Mantova, e il fatto che ci sia un sacco di salita non depone certamente a favore di una gara sprint, soprattutto per le categorie supermaster, alle quali peraltro le gare sprint non si addicono, e su questo mi piacerebbe ancora una volta ribadire un mio personale parere (ne riparleremo). Magari a Castiglione i percorsi sono stati studiati meglio consentendo ai concorrenti di cimentarsi anche con le scelte di percorso, cosa che a Mantova non si è verificato, ma la sostanza non cambia. Ciò che rende interessante una gara di Orienteering, anche sprint, è scegliere la strada più veloce per arrivare ai punti di controllo. Mi sembra che invece la tendenza delle gare cittadine sia quella di proporre problemi di lettura della carta. Tu stesso hai avuto difficoltà quando hai confuso un muro con una recinzione (per probabile errore grafico) e quando non riuscivi a decifrare in carta una scalinata e una stradina microscopica. Se sono questi i fattori che determinano una classifica, beh, mi spiace ma non ci siamo proprio.
    SZ

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