21 giugno 2019

Campionati trentini middle e long

Come si sa, nell'orienteering correre non basta. E io al momento ho neuroni a sufficienza giusto giusto per seguire un percorso fettucciato. Quindi, vado fortissimo fino al via, a volte anche fino alla svedese, poi è notte fonda. Non è né una questione tecnica, né di concentrazione, semplicemente non ci arrivo, sbagliando scelte elementari, e spesso sbagliando anche a condurre la scelta sbagliata.

Ne sono venute fuori due gare con qualche lanterna come dio comanda, e una vagonata di bestialità varie, di cui riporto qui un brevissimo sunto, solo con le perle più perle, a beneficio dei giovani orientisti che (non) leggono le mie pagine e dei vecchi parrucconi che avranno nuovi ed inoppugnabili argomenti per dileggiarmi.

Middle - lanterna 1 - c'è un comodo sentiero che porta praticamente al punto, io vado a complicarmi la vita più o meno in curva di livello, in modo molto meno preciso di come ho segnato con il pennarello

M 12 - è il mio vero capolavoro di logica: terrorizzato dalle righette verdi (perché??) decido che bisognerebbe salire fino alla cima della collinetta e calcolo 8 curve di livello, cioè una maestra + 3, non accorgendomi che la maestra della collinetta di arrivo, è alla stessa altezza di dove sono in quel momento, e in mezzo si scende. Così decido di scendere lungo il sentiero, per poi risalire 7 CURVE DI LIVELLO IN MEZZO ALLE RIGHETTE VERDI. Cioè, bastava andare via in curva e poi seguire il crinale, e io sono sceso di 15 curve e poi ne ho risalite 8. Geniale.

M 17 - mi sono dimenticato di segnare la traccia con il pennarello. Comunque, invece di stare nell'avvallamento, cadere sul sentiero e buttarmi fuori alla curva, saldo lungo il crinale, arrivo al primo sentiero pensando di essere sul secondo, scendo fino all'incrocio a est perché vedo gente, capisco dove sono, e risalgo fino al punto. Un pirla.

L 3 - mi pare di aver riconosciuto dove sono, proseguo, vedo più indietro dei giovani che sembrano in zona punto, torno verso di loro, poi penso che non mi devo lasciare influenzare, e riparto di nuovo verso nord. Poi mi rendo conto che sono proprio troppo a nord, e che loro erano nel posto giusto, e ritorno di nuovo a sud, ma scendendo troppo. Anche qui sbaglio anche la traccia con il pennarello: nella realtà ero quasi 5 curve più in basso del punto

L 4 - alla 3 mi ha preso Eddy Sandri, io mi butto in discesa a corpo morto per ripassarlo, lui rimane troppo a nord, io passo a 2 metri dalla lanterna, ma non la vedo e scendo un altro po' di curve. Lui da più indietro mi vede ed è convinto che io abbia già punzonato e stia facendo una scelta originale per la 5. 

L 6 - arrivato in zona punto mi metto a guardare sulla cima degli alberi, in cerca di una torretta. Solo che il punto era su una mangiatoia, che notoriamente non è in cima agli alberi.

L 10 - non sono ancora riuscito a staccare Eddy perché continuo a sbagliucchiare, ma sono veloce il doppio di lui. Quindi mi lancio sulla forestale come un assatanato, risalgo il bosco, il prato, l'altro bosco, l'altro prato, l'altro bosco, il sentiero e poi giù verso la 10. E lì lo incontro che arriva tranquillo e mi dice, "sì, è lì, un po' più indietro". Mi viene il sospetto che ci fosse una scelta un po' più furba della mia, e mi deprimo definitivamente.

Inutile dire che ho chiuso all'n-esimo posto entrambe le gare, quindi se voglio in salame alla premiazione dei campionati trentini, devo vincere i trentini sprint, che non so neanche quando sono. 

Due righe per commemorare la scomparsa delle long. Non solo se ne corrono ormai pochissime, ma se i campionati trentini sono una gara da 55 minuti, non sono neanche più davvero longo. Sigh. (e non è perché io sono andato troppo veloce, con tutti i miei crimini ci ho messo quasi un'ora e 10, che non è comunque un tempo da long long.

1 commento:

  1. Qualcuno la tua considerazione finale la fece già qualche anno fa, ovviamente inascoltata. Mi piace invece rimarcare il fatto che alla Coppa Italia in Calabria abbiano partecipato ben 3 tesserati di quella regione e ben 9 della vicina Puglia, la quale vanta addirittura un Comitato Regionale (quindi, minimo 10 società). 10 società, 9 partecipanti a una Coppa Italia comoda. Wow! Lascio a chi legge ogni considerazione.
    zonori

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