Come si sa, nell'orienteering correre non basta. E io al momento ho neuroni a sufficienza giusto giusto per seguire un percorso fettucciato. Quindi, vado fortissimo fino al via, a volte anche fino alla svedese, poi è notte fonda. Non è né una questione tecnica, né di concentrazione, semplicemente non ci arrivo, sbagliando scelte elementari, e spesso sbagliando anche a condurre la scelta sbagliata.
Ne sono venute fuori due gare con qualche lanterna come dio comanda, e una vagonata di bestialità varie, di cui riporto qui un brevissimo sunto, solo con le perle più perle, a beneficio dei giovani orientisti che (non) leggono le mie pagine e dei vecchi parrucconi che avranno nuovi ed inoppugnabili argomenti per dileggiarmi.
Middle - lanterna 1 - c'è un comodo sentiero che porta praticamente al punto, io vado a complicarmi la vita più o meno in curva di livello, in modo molto meno preciso di come ho segnato con il pennarello
M 12 - è il mio vero capolavoro di logica: terrorizzato dalle righette verdi (perché??) decido che bisognerebbe salire fino alla cima della collinetta e calcolo 8 curve di livello, cioè una maestra + 3, non accorgendomi che la maestra della collinetta di arrivo, è alla stessa altezza di dove sono in quel momento, e in mezzo si scende. Così decido di scendere lungo il sentiero, per poi risalire 7 CURVE DI LIVELLO IN MEZZO ALLE RIGHETTE VERDI. Cioè, bastava andare via in curva e poi seguire il crinale, e io sono sceso di 15 curve e poi ne ho risalite 8. Geniale.
M 17 - mi sono dimenticato di segnare la traccia con il pennarello. Comunque, invece di stare nell'avvallamento, cadere sul sentiero e buttarmi fuori alla curva, saldo lungo il crinale, arrivo al primo sentiero pensando di essere sul secondo, scendo fino all'incrocio a est perché vedo gente, capisco dove sono, e risalgo fino al punto. Un pirla.
L 3 - mi pare di aver riconosciuto dove sono, proseguo, vedo più indietro dei giovani che sembrano in zona punto, torno verso di loro, poi penso che non mi devo lasciare influenzare, e riparto di nuovo verso nord. Poi mi rendo conto che sono proprio troppo a nord, e che loro erano nel posto giusto, e ritorno di nuovo a sud, ma scendendo troppo. Anche qui sbaglio anche la traccia con il pennarello: nella realtà ero quasi 5 curve più in basso del punto
L 4 - alla 3 mi ha preso Eddy Sandri, io mi butto in discesa a corpo morto per ripassarlo, lui rimane troppo a nord, io passo a 2 metri dalla lanterna, ma non la vedo e scendo un altro po' di curve. Lui da più indietro mi vede ed è convinto che io abbia già punzonato e stia facendo una scelta originale per la 5.
L 6 - arrivato in zona punto mi metto a guardare sulla cima degli alberi, in cerca di una torretta. Solo che il punto era su una mangiatoia, che notoriamente non è in cima agli alberi.
L 10 - non sono ancora riuscito a staccare Eddy perché continuo a sbagliucchiare, ma sono veloce il doppio di lui. Quindi mi lancio sulla forestale come un assatanato, risalgo il bosco, il prato, l'altro bosco, l'altro prato, l'altro bosco, il sentiero e poi giù verso la 10. E lì lo incontro che arriva tranquillo e mi dice, "sì, è lì, un po' più indietro". Mi viene il sospetto che ci fosse una scelta un po' più furba della mia, e mi deprimo definitivamente.
Inutile dire che ho chiuso all'n-esimo posto entrambe le gare, quindi se voglio in salame alla premiazione dei campionati trentini, devo vincere i trentini sprint, che non so neanche quando sono.
Due righe per commemorare la scomparsa delle long. Non solo se ne
corrono ormai pochissime, ma se i campionati trentini sono una gara da
55 minuti, non sono neanche più davvero longo. Sigh. (e non è perché io sono andato troppo veloce, con tutti i miei crimini ci ho messo quasi un'ora e 10, che non è comunque un tempo da long long.
Qualcuno la tua considerazione finale la fece già qualche anno fa, ovviamente inascoltata. Mi piace invece rimarcare il fatto che alla Coppa Italia in Calabria abbiano partecipato ben 3 tesserati di quella regione e ben 9 della vicina Puglia, la quale vanta addirittura un Comitato Regionale (quindi, minimo 10 società). 10 società, 9 partecipanti a una Coppa Italia comoda. Wow! Lascio a chi legge ogni considerazione.
RispondiEliminazonori