9 marzo 2010

Finalmente, Firenze!

Questa volta l'astinenza invernale è davvero finita, la mia stagione inizia ufficialmente con la prima gara del Trofeo Nazionale Centri Storici, a Firenze. L'anno scorso mi ero proprio divertito e decido di tornarci nonostante il rapporto fra le ore di treno e i minuti di gara faccia quasi spavento.

Come tutte le gare "serie", anche questa inizia il martedì prima della data vera, con la pubblicazione della lista degli iscritti. Scopro che in M35 non c'è quasi nessuno dei miei "rivali", e che Carbone e Lerose, con cui mi sono confrontato con alterne fortune nel 2009, sono iscritti in M Senior. Scopro anche che in quella categoria non c'è nessun elite iscritto, così mi ci trasferisco anch'io, chissà che non sia la volta che vinco una gara nella massima categoria: gli avversari sono alla mia portata.

Partenza da Trento in solitaria con il treno delle 5.40, a Bologna piove, sull'Appennino, nei brevissimi tratti fuori galleria dell'odioso Alta Velocità Bologna-Firenze da 24 euro, nevica. Ma a Firenze c'è un bellissimo sole, e pazienza se la temperatura non supera di molto lo zero.

Alla fila per i bagni incontro un giovane con tuta IKP, che ha la faccia di uno forte. Non ho mai capito in base a cosa si possa capire dalla faccia se uno è forte, ma ci azzecco quasi sempre. E questo ha proprio la faccia di uno forte e, a vederlo, sembra un senior. Scorrendo l'elenco ufficiale dei partenti, lo trovo in fondo, aggiunto a penna rossa: trattasi nientemeno che di Gianluca Salvioni, quello che taglia la curva nel bellissimo spot Fiso! Oltre a lui è iscritto anche Massimo Bianchi e dunque ridimensiono le mie massime aspirazioni di giornata, al terzo posto.

Quando arriva il mio turno è arrivato il sole in zona partenza, e sono talmente contento di essere lì che mi dimentico di cercare un minimo di concentrazione, non conto gli incroci, e dopo 10'' di gara non so già più dove sono. Un giardino privato potrebbe permettermi di tornare sulla retta via, ma sono talmente annebbiato che non lo vedo e proseguo nella mia scampagnata, rischiando di uscire di cartina e arrivando al primo punto con il quintultimo tempo parziale, con 1' da Salvioni e 50'' da Lerose. Non male come inizio di stagione.

Per entrare in cartina ci metto un secolo e prima della 8 vengo distratto anche da due pompieri in cima ad una scala, che forzano una finestra, con folto pubblico multietnico che li osserva. Riesco a strappare un miglior tempo di lanterna alla 11, ma solo perchè la scelta sbagliata che faccio io, non è intasata di macchine parcheggiate come la scelta giusta che fanno gli altri.

Al traguardo, di quella che fortunatamente è solo l'eliminatoria in cui si qualificano i primi 20, sono 9°, con 2' e 20'' da Salvioni, 50'' da Lerose e 30'' da Carbone. Lo stucchevole esercizio del "senonavessisbagliato", dice che senza scampagnata e senza pompieri sarei terzo dietro Salvioni e Bianchi. Che tradotto in orientese vuol dire "chi non ha testa abbia gambe, ma non è detto che basti".


Dopo un panino e due chiacchiere con Carbone, al quale do finalmente un volto, è già ora di riscaldarsi per la finale. E di riscaldarsi c'è proprio bisogno, perchè fa più freddo della mattina, o almeno così pare a me. Non so quanto gli altri abbiano corso con il freno la mattina, non so quanto ho speso io e quanto mi rimanga, ma dopo il bip lungo mi butto sulla prima lanterna con tutt'altra determinazione rispetto al mattino. Vado via molto pulito fino alla 5, prima della quale ho già preso i due che partivano 1' e 2' prima di me, che non vuol dire molto, ma fa morale.

Alla 6 una leggera indecisione prelude all'errore alla 7, che mi costerà il podio. Superata Piazza della Signoria e immessomi nella strada che porta a Ponte Vecchio, mi lascio distrarre dalla folla di turisti quel tanto che basta da imboccare la prima a destra invece della seconda come avevo progettato, e quando capisco che non sono dove vorrei ci metto 50'' per trovare la lanterna. Da lì in poi tiro alla (mia) morte, soffrendo un po' nella retta che porta alla 11 e mi sembra eterna, e rischiando di farmi stirare da una macchina all'ultimo incrocio prima della 12. Allo sprint in Piazza Santa Croce mi rimane davvero poco da spendere. Finisco 6° a pari tempo con Gallo, a 2' da Salvioni, 1' e 20'' da Bianchi, 1' da Carbone e 50'' da Lerose. Ma la cosa peggiore è che finisco a 1'' dal 5° posto che valeva una bottiglia di olio extravergine di oliva.

Morale: le gambe vanno già abbastanza. La testa no.

2 commenti:

  1. Commenti sulla nuova formula dei TNCS?? Ne è valsa la pena di andare a Firenze?

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  2. Che dire, io mi sono divertito, perchè la formula eliminatoria + finale è carina, ma credo sarebbe stato molto diverso se ci fossero stati i big e non avessi avuto nessuna possibilità di podio. In quel caso, dopo un 15° posto la mattina e senza nessuna possibilità di fare meglio il pomeriggio, non so quanta voglia ti viene di correre di nuovo, oltre tutto sulla stessa cartina e con molti punti uguali (almeno così era a Firenze).

    Forse, se lo scopo era quello di dare agli elite delle gare simili a quelle che poi trovano in Europa (ma dove erano gli elite?) si dovrebbero lasciare per le altre categorie (e anche per i senior non elite) dei percorsi di una lunghezza che merita il viaggio. Andare a Firenze o Roma per correre mezzora è un po' deprimente, e in quei posti il bello è proprio spaziare in tutto il centro storico.

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