Partiamo dalla fine: podio, secondo posto, dietro Pin e davanti a Gambini, che non conoscevo. Quindi ottima gara. Pensavo. Invece non è andata proprio così.
Al campionato veneto middle di Velo d'Astico, stessa carta della seconda di coppa Italia 2009, il tempo era, come ormai d'abitudine, pessimo. E' vero, non c'era neve, ma 6° per una gara a metà aprile sono un po' pochi. O io sto diventando troppo vecchio, o l'ori-meteo quest'anno è particolarmente sfigato, perchè una volta correre con la pioggia mi piaceva un sacco, mentre adesso sogno una gara calda e soleggiata. Ma vabbeh.
La carta è molto bella e tecnica (me lo conferma Pin, io non so se sono molto attendibile) e in M35 sono 3,8 km con 180 di dislivello. I 30' al passo per arrivare in partenza servono a me per smettere di battere (letteralmente) i denti per il freddo (grazie soprattutto alla canottiera termica che mi ha prestato Friz, perchè io con il mio abbigliamento primaverile mi sarei scongelato solo alla 12° lanterna) e alle nuvole per smettere buttare acqua. Quando parto, il bosco è decisamente umido, ma almeno non piove.
Durante la gara ho delle buone sensazioni, le gambe vanno molto bene, sono concentrato, non faccio veri errori ma solo varie imprecisioni, e i risultati sembrano darmi ragione, dato che 3' da Pin, anche se pare non si alleni per un infortunio, non sono un brutto risultato. Soprattutto se dietro rimangono Frizzera, Casagrande e Stefani.
Però gli split non sono d'accordo, e più che di una gara "sporca", come pensavo io, parlano di una gara "zozza": tre migliori tempi di lanterna (con distacchi inflitti al secondo fra i 2'' e i 5''...) e qualcosa come 6' e 50'' seminati qua e là sulle altre lanterne, e senza commettere veri errori. Pur sforzandomi di togliermi dalla mente il signor CR, che nella long di Monghidoro ha fatto 15 migliori tempi su 16 lanterne (e ha fatto il miglior tempo anche nello sprint finale!), una riflessione si impone.
Sul bicchiere mezzo pieno c'è scritto che riesco a rimanere molto più concentrato di una volta, a leggere meglio il terreno, e a correre più veloce. Sul bicchiere mezzo vuoto c'è scritto che perdo ancora troppo tempo per leggere la cartina, un po' perchè ho la memoria di un pesce rosso e non riesco a memorizzare una sequenza elementare del tipo sentiero-cocuzzolo-avallamento-masso, un po' perchè non mi fido ancora abbastanza di me, da smettere di continuare a cercare conferme di essere sulla strada giusta: sulla 3 ci sono caduto perfetto, ma ho perso 1' e 50'' continuando a fermarmi per controllare di non essere troppo lungo (non ho mai sentito parlare di linee di arresto...).
Forse quest'estate dovrei partecipare ad uno di quei campi per 10-14enni in cui fanno un sacco di giochi memory.
(la qualità della immagine della cartina come al solito fa schifo, ma magari a qualcuno interessa vederla, sorry)
Nessun commento:
Posta un commento
non lasciate commenti anonimi, suvvia...