E arriva finalmente il 29 gennaio, ma dopo il trauma dell'anno scorso mantengo un profilo molto basso. Iscrizione non troppi giorni prima, poche discrete visite sul sito dell'Origalilei (tanto da scoprire che avevano pubblicato le griglie solo dal blog di Rem dato che non mi era venuto in mente di cercarle sul sito FISO), e costruzione di un "pacchetto fine settimana" che poteva far fronte anche ad un annullamento gara per meteorite su Marghera dell'ultimo minuto.
Fuori dalla stazione dei treni non vedo nessuna fettuccia, e non è un bel segno. In compenso vedo parecchi zaini inequivocabilmente orientistici, quindi per lo meno a piangere sarò in compagnia. Incontro anche Rem con una assortita compagnia, e quando iniziamo ad ironizzare sulla mancanza delle fettucce vediamo due Origalileiane che ci vengono incontro posandole.
Quindi la gara stavolta c'è.
Ci sono anche molte più persone del solito, forse perchè vale per il campionato veneto di notturna, forse perchè Rem sul suo blog l'ha dipinta come un solo piccolo gradino al di sotto della Jukola, forse perchè quest'anno la crisi di astinenza ha colpito più del solito gli orientisti del nord Italia. Fra gli altri saluto Maria Claudia Doff Sotta, che ha dei dubbi sull'abbigliamento perchè dato che non leggerà tanto bene la carta per una pila debole pensa che non correrà molto (vincerà con 13' di vantaggio sulla seconda).
Fra i non previsti alla gara c'è anche un nutrito gruppo di Pol.Masi + Forestale, che mi rovinano un po' il morale. E' vero che non mi sono iscritto in M35 perchè avevo paura che non ci fossero abbastanza avversari forti, ma è anche vero che mi sono iscritto in M19-34 perchè pensavo che non ce ne fossero di fortissimi. Mentre con Tenani + Pagliari + Pittau + Bignami devo cestinare le bozze mentali di post trionfalistici.
La serata è bellissima, non c'è una nuvola, non fa molto freddo, non ci sono troppe persone in giro per le calli e i canali con i riflessi delle luci sono incantevoli. Non si potrebbe chiedere di meglio.
Arrivo in partenza bello carico e rilassato e la gara vola via abbastanza scorrevole, pur con qualche sbavatura. Alla 1 non approfitto del lungo tratto di sola corsa per leggere il resto della carta (che per altro non è di molto facile consultazione, viste le dimensioni e lo spessore della carta), alla 4 faccio una microscelta leggermente più lunga di quella migliore (il mio percorso è in verde, quando c'è solo rosso è perchè ho fatto le stesse scelte di Tenani, che ringrazio per prestito della carta già scannerizzata), al ponte prima della 6 ho il primo microvuoto e mi ci vogliono 10'' per capire che sono sul ponte giusto, alla 9 mi appare il "tunnel di luce" di cui parla Sgiurgiu nei suoi scritti ma sono solo le tardive illuminazioni natalizie, alla 10 allungo un po' rispetto alla scelta ottimale, alla 12 opto per una scelta con molta corsa e poca lettura ma la allungo un po' troppo e ho anche un altro micro vuoto con visita ad una piazzetta estranea prima di rimettermi sulla retta via (15esimo tempo di tratta...).
Dopo la 15 provo a spigere un po' di più, dato che mi rendo conto che ho dovuto leggere molto (memoria? chi è costei?) e non ho rilanciato un granchè la corsa ogni volta. L'andatura sull'ultima fondamenta mi sembra buona, scavalco l'ultimo ponte, entro nel cortile del CUS, punzono il finish, scarico: SQ.
Sono abbastanza convinto di aver letto tutti i codici, ma il salto di lanterna non posso escluderlo, e la maledizione di Veneziabainait sembra aver colpito ancora. Chiedo che venga controllata la sequenza, e l'addetto ad Origare (un tale Riccardo che ad un certo punto Mazzeni chiama inspiegabilmente "Ruby" facendolo diventare paonazzo e scatenando le risate di tutti i presenti) mi spiega che ho punzonatura sbagliata nelle ultime due. Sono piuttosto sicuro di aver controllato il codice della 16 che era per di più su un inconfondibile lampione, ed è praticamente impossibile che io abbia sbagliato a punzonare la 100, anche se per l'occasione si chiama 150, comunque chiedo di controllare dove sono le lanterne che io avrei punzonato al posto di quelle due, e viene fuori che si tratta della prima e della seconda del mio percorso. Quindi io per distrazione mia avrei punzonato invece di quelle che dovevo due lanterne che stavano a poco più di 1 km in linea d'aria, tornando poi in tempo utile. Cerco di convincere Riccardo che non ne sarei capace. Lui non si fida, ma mi chiede di lasciargli la SI-card per controllarla con un altro software.
Dopo la doccia, molto meno soddisfacente del solito causa eccesso di iscritti, torno da Riccardo che è costretto ad ammettere che ho punzonato tutte le lanterne correttamente. Il DT Guasina è molto triste nel dover togliere l'SQ dal mio nome, e Origare non sente ragioni, per cui il mio tempo finale risulta essere correttamente di 46'26'', ma con 39'20'' dall'ultimo punto all'arrivo.
Al di là di questa eccessiva lentezza allo sprint, non so bene come valutare la mia gara. Con questa andatura avrei vinto la M35, e prendere 4' dal campione italiano sprint non è poi male, ma i 5 minuti da Pagliari mi stanno sullo stomaco, anche se lui è un nazionale che corre da una vita e io un pirla qualsiasi. Guardando il bicchiere mezzo pieno, confrontando le mie gare 2007-2009-2011 nella notturna di Venezia, con il raffinatissimo strumento Made in DDR della foto qui a fianco regalatomi da mio suocero, sembrerebbe che nel 2007 io abbia corso a 6'56'' al km, nel 2009 a 5'40'' e quest'anno a 5'20''. Il che sembrerebbe voler dire che sto migliorando (ma che i miei margini di miglioramento si stanno esaurendo...).
Da ultmo, entrando in valutazioni un po' più tecniche e un po' meno idiote, mi scocciano quei due micro momenti di black out perchè non riesco a vederci nessuna spiegazione: non c'era gente, non mi ero deconcentrato, e non erano punti particolarmente complicati. Boh.
Quindi la gara stavolta c'è.
Ci sono anche molte più persone del solito, forse perchè vale per il campionato veneto di notturna, forse perchè Rem sul suo blog l'ha dipinta come un solo piccolo gradino al di sotto della Jukola, forse perchè quest'anno la crisi di astinenza ha colpito più del solito gli orientisti del nord Italia. Fra gli altri saluto Maria Claudia Doff Sotta, che ha dei dubbi sull'abbigliamento perchè dato che non leggerà tanto bene la carta per una pila debole pensa che non correrà molto (vincerà con 13' di vantaggio sulla seconda).
Fra i non previsti alla gara c'è anche un nutrito gruppo di Pol.Masi + Forestale, che mi rovinano un po' il morale. E' vero che non mi sono iscritto in M35 perchè avevo paura che non ci fossero abbastanza avversari forti, ma è anche vero che mi sono iscritto in M19-34 perchè pensavo che non ce ne fossero di fortissimi. Mentre con Tenani + Pagliari + Pittau + Bignami devo cestinare le bozze mentali di post trionfalistici.
La serata è bellissima, non c'è una nuvola, non fa molto freddo, non ci sono troppe persone in giro per le calli e i canali con i riflessi delle luci sono incantevoli. Non si potrebbe chiedere di meglio.
Arrivo in partenza bello carico e rilassato e la gara vola via abbastanza scorrevole, pur con qualche sbavatura. Alla 1 non approfitto del lungo tratto di sola corsa per leggere il resto della carta (che per altro non è di molto facile consultazione, viste le dimensioni e lo spessore della carta), alla 4 faccio una microscelta leggermente più lunga di quella migliore (il mio percorso è in verde, quando c'è solo rosso è perchè ho fatto le stesse scelte di Tenani, che ringrazio per prestito della carta già scannerizzata), al ponte prima della 6 ho il primo microvuoto e mi ci vogliono 10'' per capire che sono sul ponte giusto, alla 9 mi appare il "tunnel di luce" di cui parla Sgiurgiu nei suoi scritti ma sono solo le tardive illuminazioni natalizie, alla 10 allungo un po' rispetto alla scelta ottimale, alla 12 opto per una scelta con molta corsa e poca lettura ma la allungo un po' troppo e ho anche un altro micro vuoto con visita ad una piazzetta estranea prima di rimettermi sulla retta via (15esimo tempo di tratta...).
Dopo la 15 provo a spigere un po' di più, dato che mi rendo conto che ho dovuto leggere molto (memoria? chi è costei?) e non ho rilanciato un granchè la corsa ogni volta. L'andatura sull'ultima fondamenta mi sembra buona, scavalco l'ultimo ponte, entro nel cortile del CUS, punzono il finish, scarico: SQ.
Sono abbastanza convinto di aver letto tutti i codici, ma il salto di lanterna non posso escluderlo, e la maledizione di Veneziabainait sembra aver colpito ancora. Chiedo che venga controllata la sequenza, e l'addetto ad Origare (un tale Riccardo che ad un certo punto Mazzeni chiama inspiegabilmente "Ruby" facendolo diventare paonazzo e scatenando le risate di tutti i presenti) mi spiega che ho punzonatura sbagliata nelle ultime due. Sono piuttosto sicuro di aver controllato il codice della 16 che era per di più su un inconfondibile lampione, ed è praticamente impossibile che io abbia sbagliato a punzonare la 100, anche se per l'occasione si chiama 150, comunque chiedo di controllare dove sono le lanterne che io avrei punzonato al posto di quelle due, e viene fuori che si tratta della prima e della seconda del mio percorso. Quindi io per distrazione mia avrei punzonato invece di quelle che dovevo due lanterne che stavano a poco più di 1 km in linea d'aria, tornando poi in tempo utile. Cerco di convincere Riccardo che non ne sarei capace. Lui non si fida, ma mi chiede di lasciargli la SI-card per controllarla con un altro software.
Dopo la doccia, molto meno soddisfacente del solito causa eccesso di iscritti, torno da Riccardo che è costretto ad ammettere che ho punzonato tutte le lanterne correttamente. Il DT Guasina è molto triste nel dover togliere l'SQ dal mio nome, e Origare non sente ragioni, per cui il mio tempo finale risulta essere correttamente di 46'26'', ma con 39'20'' dall'ultimo punto all'arrivo.
Al di là di questa eccessiva lentezza allo sprint, non so bene come valutare la mia gara. Con questa andatura avrei vinto la M35, e prendere 4' dal campione italiano sprint non è poi male, ma i 5 minuti da Pagliari mi stanno sullo stomaco, anche se lui è un nazionale che corre da una vita e io un pirla qualsiasi. Guardando il bicchiere mezzo pieno, confrontando le mie gare 2007-2009-2011 nella notturna di Venezia, con il raffinatissimo strumento Made in DDR della foto qui a fianco regalatomi da mio suocero, sembrerebbe che nel 2007 io abbia corso a 6'56'' al km, nel 2009 a 5'40'' e quest'anno a 5'20''. Il che sembrerebbe voler dire che sto migliorando (ma che i miei margini di miglioramento si stanno esaurendo...).
Da ultmo, entrando in valutazioni un po' più tecniche e un po' meno idiote, mi scocciano quei due micro momenti di black out perchè non riesco a vederci nessuna spiegazione: non c'era gente, non mi ero deconcentrato, e non erano punti particolarmente complicati. Boh.
ma hai letto il decalogo di Biella?
RispondiElimina(dovrebbe essere nel materiale del CD)
perché se non l'hai letto si spiega tutto...
:-)
letto l'ho letto, ma non mi sembrava molto adatto per un signore di mezza età come me
RispondiEliminaperò non capisco a quale parte in particolare fai riferimento