3 maggio 2011

1 maggio: festa dei lavoratori

Qust'anno il 1 maggio cadeva di domenica, ma le mie gambe e il mio cervello hanno deciso di festeggiarlo comunque, prendendosi una giornata di riposo tutto sommato meritato, dopo un periodo abbastanza intenso. Personalmente trovo bello in significato di questa festività, e non mi sento di biasimare chi ha deciso di riposare anche se era comunque festa, avrei però preferito esserne avvisato per tempo. Avrei in questo caso evitato di presentarmi a San Genesio (che in tedesco curiosamente non è affatto santo, ma un Jenesien qualunque) per la gara regionale organizzata come tradizione il 1 maggio dal TOL.

E' stato infatti piuttosto imbarazzante ritrovarsi dopo poco più di 10' di gara con la testa vuota, senza più nessun segno di vita dagli arti inferiori, e con i 3 partiti dopo di me che punzonavano la 2 prima che io riuscissi a ficcarci il mio brichetto.

Sarebbe davvero una cattiveria gratuita andare ad esaminare nei dettagli questa gara nata male e finita peggio. Pescando a occhi chiusi fra le numerosissime perle infilate negli 8,7 km + 345 m tracciati da Fabio Marsoner potrei citare l'inciampo su un sasso alto 2 cm correndo su strada sterrata, o il profondo stupore provato nel ritrovarmi su un sentiero che era invece la ovvia linea di arresto verso la quale dovevo e volevo andare, o la direzione sbagliata di 45° nella uscita dal punto 10 con scampagnata su strada forestale attorno alla quale tutto mi gridava che stavo andando per mirtilli, o la 19 trovata per una pura botta di culo, alzando gli occhi e vedendola lì che mi guardava, o la scampagnata verso la 14 pensando a quanto sarebbe piaciuto il bosco a Stegal, o l'incapacità di pensare all'uscita dal punto anche quando ci arrivavo ansimando in salita alla velocità di un M75, o la crisi sulla 18 per la difficoltà insormontabile di interpretare quale punto cardinale la freccetta della descrizione punto mi volesse indicare e di metterlo in relazione con quello che mi diceva la bussola, o il blocco in mezzo ad un prato di due ettari solo perchè due cavalli mi guardavano, ecc. ecc.

L'unica scelta veramente positiva della giornata è stata quella di accontentare mia moglie e deviare i programmi dalla prevista ultra lond di Lessinia alla long di S.Genesio: in quelle condizioni non sarei tuttora ancora arrivato al traguardo di Boscochiesanuova.

Gurdando al futuro, che auspico caratterizzato da un rientro in serivizio di gambe e cervello, stanno lì ad aspettarmi i campionati trentini e poi italiani middle. Andare a medaglia nella prima è difficile, nella seconda è fantascienza.

Inizierò a leggere Asimov.

3 commenti:

  1. mai dire mai !!!!!!
    Solo due post fa ritenevi possibile battere re Carlo adesso sei diventato bolso....ti preferivo nella veste più combattiva o sei diventato un normale orientista che ...non si allena mai...
    Ci si vede domenica e stavolta potro' dire c'ero anch'io.
    Mike

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  2. Eh sì, non mi alleno mai, e ho il raffreddore, e un po' di congiuntivite, e poi un po' d'asma, e non sono in forma, e ho anche il ginocchio che mi fa contatto con il gomito....

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  3. Credo che tu abbia sbagliato la citazione quando hai scritto "pensando a quanto sarebbe piaciuto il bosco a Stegal...". Il nome "Stegal" avrebbe dovuto essere riportato qualche riga più in alto quando hai iniziato a raccontare delle tue uscite dal punto a 45 gradi, delle pascolate per mirtilli, dell'andatura ansimante... Poi, certamente, anche per il bosco: che mi sarebbe tanto piaciuto! Posso osare e dire che il tracciato mi sembra anche più divertente di quello di una Coppa Italia nello stesso posto, nel quale passai parecchio tempo sui pratoni a tossire?

    In fondo una volta eri un HB anche tu, dai! Ora basta compiangersi: c'è Asiago che incombe... cosa risponderai allo speaker alla fatidica domanda?

    Stegal

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