Mancano 10 giorni ai campionati italiani sprint 2013 e se gli altri anni questa era solo una delle mie gare preferite, quest'anno sono al limite delle lacrime di commozione, perché la carta mi piace da matti. È il tipico borgo tutto vicoli e scalette dove ho sempre sognato di correre, e il rimpianto per il fatto che la gara sarà cortissima (in M35 la lunghezza è 1,8 km, che è pochissimo, anche se è vero che su una carta così fra la lunghezza in linea d'aria e il percorso ci sarà moltissima differenza) è compensato dal fatto che sarà una gara da correre in apnea, e i 185 metri di dislivello renderanno il mix di acido lattico e adrenalina ancora più eccitante.
Se è vero davvero che quest'anno Rigoni rimarrà nel regno di Primiero e non scenderà in Latinia, io quest'anno voglio vincere il titolo italiano sprint. Lo vorrei vincere anche se ci fosse lui, ma se non c'è ho qualche possibilità concreta. Per ora per riuscirci basterà battere Buselli, i Grassi Brother, Cipriani, Dalla Santa e Neuhauser: King Karl a parte, non mi pare se ne possano aggiungere di molto più ostici di questi. Ah, no, fra gli iscritti manca Pin, che dovrebbe invece esserci. Se arrivo al top della forma e faccio la gara perfetta, posso farcela. Naturalmente il fatto di potercela fare non vuol dire che ce la farò. Ma se ce la faccio mi faccio biondo platino.
Oltre ad aver tagliato i capelli per evitare di dovermi fare i boccoli biondi, sto facendo tutto quello che è in mio potere per arrivare lì più competitivo possibile. Come ad esempio studiare questo bellissimo video di un pazzo che si butta giù per i vicoli e le scalinate di Subiaco in mtb, o stare sveglio fino a mezzanotte e mezza per cercare di risolvere il diabolico ma utilissimo giochetto proposto da Orimarty-Raus, che sfida a riconoscere dei francobolli della carta di gara usando le immagini del tour virtuale sul sito di Subiaco.
Naturalmente alla teoria sto aggiungendo anche molta pratica, con ripetute sulla scalinata della chiesa dei Francescani, fartlek, allenamenti sprint, e un 4 ore con 1400 metri di dislivello che non c'entra nulla con la preparazione di una sprint, ma che mi ha divertito moltissimo. Un po' più utile la gara CSI di sabato scorso a Folgaria, 3,7 km in un paese abbastanza interessante. La stampa un po' flashata della cartina ha reso la gara soprattutto un esercizio di lettura e ci ho perso varie diottrie. Ho collezionato anche due errori utili per imparare qualcosa. Sul primo, alla 14, a dire il vero non so bene cosa ho imparato, dato che quello che è successo è che dopo aver fatto il bivio poco prima della lanterna, sapendo di averlo fatto, ho in qualche modo cominciato a pensare di essere sulla strada sotto. Non ho incontrato nessuno, non ho pensato a qualcos'altro, insomma, non è successo niente, ma è stato come se il cervello avesse perso il contatto con i satelliti del gps. Dove ero l'ho capito dopo 30'' un po' per caso. Errore più grosso ma più utile alla 20, dove ho girato a sinistra troppo presto, lungo delle stradine non segnate in carta (che però andavano nella direzione opposta a dove dovevo andare io). Oltre a controllare la direzione delle stradine, e a tornare indietro nel caso non capisca più dove sono, è da imparare che quando devi svoltare a sinistra è meglio prendersi un riferimento anche a destra, tipo, in questo caso dovevo svoltare a sinistra in corrispondenza di un bivio a destra.
Dieci giorni agli italiani sprin, e domenica come aperitivo la gara in Lessinia, long e fred, pare.
"..Ma se ce la faccio mi faccio biondo platino...."
RispondiEliminaSegnato sull'agenda.
Sul podio faranno eco allo speaker queste citazioni...
RispondiEliminaSubiaco è un paese le cui vie sono zeppe di trabocchetti.
RispondiEliminaCasalinghe maniache della pulizia che lucidano con acqua e sapopne la soglia di casa ogni cinque minuti rendendo il ciotolato della via scivolosissimo.
Insuperabili nonnette di 100kg che occupando l'intera carreggiata passeggiano, appoggiate sul loro bastone, lungo quelle strette e ripide viuzze al ritmo di 120 min/km.
Dispettosissimi nonni, all'apparenza assonnati, che passano il tempo seduti sulle loro panchine disposte lungo le vie, ma sempre pronti a dare false indicazioni su: vicoli senza uscita, presenza di recinzioni invalicabili o posizione delle lanterne.
Ma non tutti sanno che per risultare indenni a cotanta diavoleria esiste un metono infallibile.
Il 4 luglio del 1927 nasceva proprio a Subiaco la fantastica Gina Lollobrigida. La bella e prosperosa diva è venerata da ogni sublacense che in ogni casa tiene, appesa in sala da pranzo, una foto in bianco e nero della prosperosa diva alla quale dedica una preghiera prima di ogni pasto.
Se davvero ci tieni così tanto a vincere devi presentarti in partenza con una foto della Lollo appuntata sul petto in bella mostra al pari del numero di gara.
Al tuo passaggio le vie bagnate di sapone si asciugheranno, le nonnette si faranno da parte e i nonni, estasiati da tanta grazia, ti indicheranno subito anche la più nascosa delle lanterne.
E se, nonostante tutti questi aiuti, ti venisse voglia di sperimentare il solito errore banale, potresti essere graziato dal famoso miracolo della Divina, che per l'occasione, si materializzerebbe come un fascio di luce diretto verso la giusta lanterna e il cui tocco.... rende i capelli biondo platino.
Dopo questa rivelazione vogliamo vederti in partenza con la foto della Lollo e alla premiazione con i capelli gialli!!!
.... dimenticavo....
A Subiaco nel 1952 è nato anche Ciccio Graziani, goleador ai Mondiali di Spagna del 1982. Anch'esso è venerato dai sublacensi come la Lollo.
PERTANTO TEMI SOLO COLUI CHE IN PARTENZA SI PRESENTERA' CON LA FOTO DI CICCIO SUL NUMERO DI GARA!
Io me le sono già stampate tutte e due. Però non corro nella vostra categoria...
EliminaStegal