27 maggio 2015

Campionato Veneto e Trentino Sprint a Fonzaso

I giorni prima della gara sono caratterizzati dall'eterno dubbio dei post-giovani nelle gare regionali: iscriversi in categoria o in MA? Dato che è il campionato trentino sprint mi piacerebbe correre per il titolo, quindi in categoria, però i miei rivali Pin e SGrassi corrono in MA quindi meglio la MA, però Rigoni sta volta corre in MA quindi meglio la M35. Alla fine decido per la M35, anche perché ho tre conti in sospeso da regolare:
1) con Eddy Sandri che mi ha portato via il titolo trentino sprint l'anno scorso
2) con Luigi Lerose, che mi ha battuto due volte di seguito a Veneziabainait
3) con Valter Giovanelli, che mi ha battuto due volte di seguito a Conegliano
e sono tutti iscritti in M35.

Giornata minacciosa, ma alla fine non piove, e la gara è caruccia, anche se le scelte di percorso si contano sulle dita di una mano ma non vale neanche la pena di contarle, e le uscite ad angolo acutissimo sono quasi la regola.
Parto talmente prudente che perdo 11'' sulla prima, non per errore ma per eccesso di circospezione. Valter invece di circospettare si butta dalla parte sbagliata, e ci lascia 1' e la gara. Alla 2 prendo un po' di confidenza con la carta, alla 3 ho il miglior tempo di tratta e alla 4 sono in testa, come sono abbastanza convinto mi si convenga.

Non sento le gambe girare in modo particolarmente fluido, ma mi pare possa bastare per vincere questa gara, e procedo a testa bassa spingendo quando posso. Dalla 5 alla 10 c'è poco da orientarsi, anche se evidentemente c'è una scelta migliore della mia per la 7, dato che Lerose ci mette 4'' meno di me. Eppure non riesco a capacitarmene neanche alla scrivania, dato che mi pare che l'altra scelta possibile abbia più angoli e non sia sostanzialmente più corta. E correre, corriamo uguali, io e Luigi, -1'' io alla 8, uguali alla 9, uguali alla 10, -3'' io alla 11.

Cavolata mia alla 13, dato che neanche vedo il portico che mi porterebbe diretto al punto (5'' di penalità) e poi vado con un po' di prudenza alla 14 e alla 15, che sono in una zona che può trarre in inganno, dato che tutte le strade sono messe lì un po' storte. Alla 16 arrivo con 7'' di vantaggio su Luigi e da lì all'arrivo manca poco più di mezzo giro di campo di atletica.

7'' su 280 metri farebbe fatica a recuperarmeli Bolt. Ma questa è una gara di orienteering.

Succede, credo, che quando mi butto fuori sulla strada, nella mia testa sono arrivato sulla linea rosa, e basta andare diritto fino all'albero della 17. È vero che in carta c'è una strettoia, un piccolo cambio di direzione e una doppia scala, e nella realtà non trovo niente di tutto questo, ma mi sembrano particolari trascurabili. Quando mi compare una strada sulla destra mi preoccupo un po' di più, ma ora che me ne rendo conto sono già in piazza. 

Lì c'è qualcuno che non conosce il mio tracciato e mi applaude come fossi un campione invece che insultarmi come meriterei in quel momento, mi faccio il mio immaginario punto spettacolo in mezzo alla piazza e giro per andare alla 17, dalla quale poi torno alla 18 e al finish. 30'' tondi sputtanati, che sono 23'' in più di quelli che servivano a Bolt per raggiungermi, e bastano quindi a Luigi per mettermi dietro. Eddy chiude 10'' dietro di me, ma è una ben magra consolazione.


4 commenti:

  1. E sei stato fortunato che t'hanno fatto passare per andare alla 17! Io conosco una (hai presente quella col cane che sembra una volpe e che mangia pizze a tradimento?) che per andare dalla 16 alla 18 (non aveva la 17) quando è arrivata in piazza l'hanno bloccata dicendole che di lì non si poteva passare perchè era tutto transennato! In pratica in un paio di fine settimana abbiamo potuto toccare con mano il peggio delle gare Sprint a livello europeo (non so, magari in Mozambico le fanno peggio ...). Direi a questo punto che a livello federale sarebbe il caso di dare qualche dritta sul tipo di aree da utilizzare, su come si fanno i tracciati, sulle cose da evitare ...

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  2. Per non buttare sempre la croce sugli organizzatori, ci vorrebbe anche una lezioncina riguardante le migliori scelte di percorso da adottare in gara. A forza di criticare le gare organizzate in Italia, a torto od a ragione, si rischia di cercare la gara perfetta in un altrove che non esiste. Di positivo c'è che si può finire con il conoscere il Mondo, Mozambico compreso.
    Guto

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  3. Le migliori scelte di percorso si possono discutere a patto che ce ne sia la possibilità! Se una gara è "poco interessante" non vedo a chi altri buttare la croce addosso se non agli organizzatori. Giusto lodare chi organizza bene, giusto criticare chi non lo fa. E' a forza di NON criticare che il livello organizzativo delle Sprint si sta abbassando. Confido in una atleta esperta come Maria Novella a questo punto ...

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