21 ottobre 2015

Suunto sprint cup a Schio

Se è vero che, come dice Stegal ad ogni piè sospinto, questo è il blog più letto dagli orientisti italiani, vuol dire che gli altri non li legge nessuno, dato che i miei lettori si contano sulle dita di un paio di mani. Però quei pochi sono molto esigenti, e se non pubblico con solerzia mi si lamentano. Così eccomi a raccontare le non certo memorabili gesta di Schio.

Tanto per rovinare subito la suspence, a Schio in M35 ho vinto io, perché sono stato il meno scarso dei partecipanti. Con Simone (Grassi) e Mario (Ruggero) a giocare con gli elite, a noi è rimasto da farcela fuori fra me, Buselli, Bianchi, Hueller, Gobber, un ringiovanito Cipriani, e quelli a caccia del titolo nella Suunto Cup, Eddy e Edoardo (Cortellazzi) in testa. 

All'arrivo dal suo giro di ricognizione, il Re dei Tunnel di Attraversamento aveva detto che avrebbe vinto chi semplicemente correva più veloce. Cosa che non era del tutto vera, dato che un paio di cosette a cui fare attenzione c'erano. 

Io arrivo a Schio dopo aver scollinato (in auto) il Pian delle Fugazze, che mi riportava alla mia Trans d'Havet, e con ossessivamente in testa la filastrocca che dice "il totò cavallo, anderemo a Mallo, anderemo a Schio, e torneremo indrio" (che però forse si sono inventati i miei, dato che nel web non se ne trova traccia). In ogni caso, a Schio vengo accolto dal fuoco di sbarramento di Buselli, che, come gli è abbastanza usuale, si dedica alla guerra psicologica. Parte 2' dietro di me e si dice sicuro di prendermi. Io non è che sia un mostro di nervi saldi, ma 2' in una sprint mi sembrano tantini.

Comunque la sua guerra psicologica sembra quasi funzionare, dato che alla 1 perdo 30''. Succede che mi concentro sull'angoletto di muro che precede l'entrata nel portico, e che appena vedo un angoletto di muro, mi butto a sinistra. Solo che c'è un angoletto anche prima della strada, prima dell'angoletto in questione, e ad aggravare la situazione c'è il fatto che appena entro vedo una che punzona nel posto dove penso ci sia la lanterna, e la cosa mi fa passare di mente che sopra non c'è un portico. Grazie agli dei scandinavi ho controllato il codice, e dopo un attimo di perdizione capisco cosa è successo e riparto.

A quel punto mi sento il fiato di Buselli sul collo, e schizzo via come vittima di una supposta al peperoncino, praticamente fino alla fine. Mentre vado alla 2 mi convinco anche di aver sbagliato scelta, ma con il senno di poi probabilmente non è vero, per la 3 non vedo la scelta furbissima di scendere dalle scale e faccio il giro da dietro, e poi fino alla 6 c'è solo da correre molto, e lo faccio.

7-8-9-10 sembrano banali a guardarle in poltrona, ma mentre tenti di correre a poco al km lo sono molto meno, e infatti in molti le sbagliano, chi di poco, chi di troppo. Io mi limito a regalare 30'' passeggiando nel prato sotto la 9, e ad arrivare alla 10 senza aver minimamente preparato la tratta lunga. È solo quando mi trovo davanti una scalinata in salita di 8.000 scalini, che inizio a sospettare che ci fosse una scelta migliore, e mentre li salgo 8 a 8 immagino Buselli che mi supera bellamente in tangenziale.

Nell'ultima scaletta prima di arrivare alla 11 incontro in senso contrario Fabio, Gobber e Eddy, il terzo dei quali era partito 2' prima di me. Leggendo velocissimamente la cartina mi pare che sul colle ci sia un grappolo di punti, e immagino di essere ormai staccatissimo. Invece dopo l'11 si scende, e allora forse non sono così staccatissimo.

Ancora un po' di salita per la 13 e poi di nuovo tutta corsa fino alla fine.

Appena scaricato me ne vado in periferia a sfogare una incazzatura tremenda per come ho corso, e mi ci vogliono parecchi minuti per tornare in condizioni di affrontare la civiltà e gli sfottò di Buselli. Invece Buselli ha fatto PE e io ho vinto. Come siamo caduti in basso noi M35 (ma se qualcuno ha una foto del podio, la pubblico volentieri).



7 commenti:

  1. Vedi qual'è il guaio di correre sempre contro gli stessi avversari? E' che dopo te li vedi in gara anche quando non ci sono, perchè magari sbagliano più di te. E' che te li sogni magari di notte prima della gara importante. Spesso mi chiedono il perchè vada a fare così tante gare all'estero, o perchè diserto le gare nazionali, o mi iscrivo in altre categorie. Beh, questo è UNO dei motivi. In fondo l'Orienteering è straordinario perchè, pur essendo uno sport impegnativo, è anche un gioco molto divertente. Quando comincia a esserlo meno (divertente) significa che è ora di cambiare qualcosa. Spero non vorrai ora lasciare i tuoi lettori in lunga trepidazione per conoscere le tue mirabolanti gesta di Campomulo!

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    1. veramente a me diverte un sacco correre sempre contro gli stessi e sognarmeli di notte e vederli dove non ci sono. La storia dello sport è fatta di grandi rivalità...
      per i gesti di Campomulo, non prima di lunedì o martedì...

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    2. Già, ma mica il martedi dopo la gara, quello dopo ancora! Sarebbe come guardarsi All Blacks - Wallabies martedi 10 novembre!

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    3. In effetti è martedì...

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    4. sbagli, orienteeringedintorni, sarebbe come leggere il 10 novembre il comento a ollbleccs-uallabis scritto dal miglior commentatore vivente di regbi (non so se sei tu o stegal...)

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  2. Sai che era quasi più articolata della MSenior? Appena mi porto in pari con i racconti, pubblicherò anche la mia.. ah già, ma tu hai già studiato la carta di Tenani!

    Il Re dei Tunnel di Attraversamento

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