8 novembre 2016

Non ci resta che piangere



E giunse infine il giorno della finale di coppa Italia, gara sprint a San Gimignano, la città delle 72 torri, di cui ne sono rimaste solo 18 (che non potevano superare i 51 metri perché quella era l'altezza della torre del Capo, un po' di cultura non guasta).

Max Bianchi da par suo è da un anno che la smena, ma c'è poco da fare, è un posto bellissimo. Entrando in città si ha l'impressione che a destra e a sinistra della strada principale ci sia gran poco, ma in realtà ci sarebbe abbastanza da fare molto più di una sprint. Bellissimo, peccato per il tempo un po' di merda, che rende tutto un po' sdruciolevole (e durante la gara degli elite anche molto molto piovoso).

Io smanio dalla voglia di fare una bella gara e di mazzuolare il Perfido Ruggiero. Lui smania di mazzuolare me, ma lo dà meno a vedere, più o meno.

Datemi sta cartina, che parto.

Al minuto 00:27 finalmente me la danno e mi schioppetto fuori dal vicolo di partenza, bellissimo anche lui. Un centesimo di secondo di indecisione fra la destra e la sinistra e poi via a destra, per staccare il miglior tempo (34'') a parimerito con un certo Stefano Maddalena e 2'' meglio del Perfido. 

Altro centesimo di secondo di indecisione e poi a destra. Non è che mi sia proprio accorto accorto che c'è un discesone e una salita, ma probabilmente è la strada migliore, e poi quando c'è salita a me va bene. Nuovo miglior tempo, stavolta senza compagnia, 3'' meglio di un certo Ola Skepp (che qui pare essere arrivato secondo in una frazione della 10mila del 2004...), 7'' meglio di un certo Stefano Maddalena, 12'' meglio del Perfido.

Nessun centesimo di secondo di indecisione per andare alla 3, e nuovo miglior tempo, 4'' meglio di Skepp e 5'' meglio del Perfido. Il certo Stefano Maddalena probabilmente si ferma ad allacciarsi una scarpa, perché perde 26''.

A quel punto mi concedo una esitazione poco più che microscopica per andare alla 4, e mi piglio 6'' da quello con la scarpa ri-allacciata, e poi sbaglio scelta (o la faccio male) per andare alle 5, dove fra l'altro penso che anche se non leggo la posizione della lanterna rispetto all'arco è lo stesso, che tanto cosa vuoi che sia un arco, solo che l'arco è alto 60 centimetri, e quindi era parecchio meglio arrivarci dalla parte giusta: 20'' gettati al vento e scettro ceduto a Skepp.

Per la 6 non faccio quello che avevo in mente di fare, ma almeno lo faccio velocemente, e sono secondo 20'' davanti alla scarpa allacciata e al Perfido, appaiati al terzo posto. 

Uscendo dalla 6 mi lancio verso quella dopo, e solo dopo un bel po' mi accorgo che sto andando alla 11. Risalgo una delle vie principali di S.G. imprecando come un camallo, e finendo 20'' dietro il Ticinese.

Quella dopo un po' meglio (2'' peggio di Skapp ma 1'' meglio di Maddalena e 4'' meglio del Perfido), mentre per quella dopo ancora faccio una scelta un po' del cavolo e ci lascio 10'' (ma il Perfido 6'' più di me). Preciso e veloce a quella dentro la torretta, che tante vittime ha mietuto (compreso il povero Skepp che ci lascia un minuto abbondante e ogni speranza di vittoria) e altri 4'' al Tic. e 10'' al Perf.

Secondo tempo a quella dopo, 8'' peggio di Maddalena che probabilmente fa un salto per scavalcare le mura della fortezza (ma 3'' meglio dei quattro che fanno tutti insieme il terzo tempo) e di nuovo a quella dopo ancora, soli 2'' peggio del Divino (e 10'' meglio del Perfido Imbolsito).

45'' + 11'' di volata e sono al finish, stanco ma felice, con Stegal che sbraita che ho sbriciolato il miglior tempo. Gongolante vado a scaricare, e vedo un sacco di punti esclamativi, ed una scritta in inglese che dice "Situation: NOT OK - Missing Point(s)". Io non sono fortissimo di inglese, ma il significato di questa frase mi è tragicamente chiaro. Prima di gridare al complotto do una occhiata a quale lanterna insinuano che io abbia saltato, e non ne trovo 1, ma ben 3: la 7, la 8 e la 9. In effetti da quelle parti non ci sono proprio andato. Quello che credo sia successo è che con la cartina rovescia ho preso il 6 per un 9 e ho deciso che dovevo andare alla 10, "aiutato" anche dalla riga che andava proprio da quella parte.

Stefano Maddalena, che ha vinto in 17'20'', per fare quelle 3 lanterne ci ha messo 64''
Mario Ruggero, che è arrivato secondo in 18'15'', per fare quelle 3 lanterne ci ha messo 64''.
Ilya Gusev, che è arrivato terzo in 18'19'', per fare quelle 3 lanterne ci ha messo 72''.

Io ho chiuso in 16'56''.

La moglie del Perfido dice che con i se non si vincono le gare. Quindi mi limito a un costernato "Strasigh!!!!" e a rimpiangere, per i prossimi 140 anni, cosa avrebbe potuto essere e non è stata questa gara. E meno male che era brutto tempo e almeno non hanno fatto le premiazioni in piazza, e che non hanno messo le foto del podio sul sito dell'IKP.

7 commenti:

  1. Insomma ci vuoi proprio far soffrire...

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  2. sdruciolevole? Ma non ai il coretore gramaticale automattico?
    Inoltre spiegami cos'è un camallo ...

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    1. Anch'io vorrei sapere cos'è il camallo, grazie.

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    2. Secondo me un ibrido (tipo mulo) tra cavalla e cammello

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    3. ma siete proprio ignoranti forte, eh? dovrei fare un esame di ammissione per leggere il mio blog. un camallo è uno scaricatore di porto di Genova, notoriamente dotato di un vocabolario colorito (o almeno così si dice, io non ne ho mai conosciuti)

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  3. Sabato correva veloce il vento e sarebbe stato lui il mazzuolatore del w-e, ma la sua voglia di arrivare in fretta, troppo in fretta all'arrivo, è stata altresì fatale.

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    1. sono più propenso a credere che sia stata colpa delle scie chimiche...

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