7 novembre 2018

TOC San Giovanni d'Asso

Breve riassunto delle puntate precedenti.

Red e Toby Nemiciamici non si scontrano bussola al dito da una vita, perché il codardo si è rifugiato in Elite per tutto l'anno. Nelle precedenti millanta gare sprint il Perfido Ruggiero ha regolarmente bastonato Don Pedrotte, ad eccezione della mitica gara di Siena, dove si è infilato in una strada senza uscita, finendo quinto. 

In avvicinamento alla gara di San Giovanni d'Asso, quarta tappa del Toscana Orienteering Classic, io ho fatto 4 allenamenti in un mese, di cui uno da 60 km, una gara in bosco, una gara in paese, e un lento collinare da 40'. Il Perfido ha corso il giorno prima la notturna sprint di Castelnuovo dell'Abate e ha rifilato quasi un minuto a Hördegårdh Johan, che naturalmente non so chi sia, ma se è sceso dalla Svezia per fare una 5 giorni di orienteering in Italia, proprio un pirla non deve essere (lassù sono tutti fortissimi, si sa).

Insomma, ad essere un minimo prudenti, dovevo stare a casa con una scusa qualsiasi. Ma io non sono un ragazzo prudente.

La carta, ad essere molto sinceri,  meriterebbe si è no una promozionale regionale, e non mi capacito di come la lussuosa organizzazione IKP abbia potuto scegliere un posto del genere, se non insinuando che li hanno coperti di soldi per correre proprio lì. Viene fuori invece che la gara si doveva svolgere in un bosco fantastico sotto il paese, a cui è stato negato l'ingresso dal padrone all'ultimo momento. E quindi ci accontentiamo del paese mediocre. Che tanto siamo bambini che quando possono giocare si accontentano con poco.

La gara ha un cambio carta e nella prima delle due si corre inizialmente in un oliveto di non troppe pretese, e poi nel paese di cui sopra; la seconda è invece tutta in paese ed entra anche nella rocca.

Dopo una partenza alla grandissima, che alla 2 mi ha già portato al comando con 1'' di vantaggio su Mario, alla 3 giro dalla parte più lunga attorno al recinto, e esco dal punto circa 45° più a nord di quanto dovrei, precipitando meritatamente in 7° posizione. Non contento, sbaglio scelta anche alla 6 e alla 9, ma almeno alla 9 la sbagliano in tanti.

Ciononostante, al punto spettacolo poco prima del cambio carta Stegal si spolmona annunciando che ho 3'' di ritardo da Mario. È una pietosa menzogna (benché probabilmente in buona fede) dato che in realtà i secondi di distacco sono 25, ma a me fa benissimo perché mi metto a correre ancora più di prima. Mi assopisco un po' solo andando alla 14, ma in realtà sto cercando di capire come entrare al castello, ed è un'ottima idea pensarci per tempo, perché Il Perfido non lo fa, si convince che c'è un'entrata segreta che assegnerà la vittoria, e si schianta contro una rete che gli fa perdere 24'' e mi porta a soli 2'' da lui.

Poi corriamo praticamente identici, ma lui (dice) trova traffico entrando nel parco, e ci lascia 4'' quasi fatali. Me ne recupera 1 andando alla 100 e quando stramazzo al suolo dopo l'arrivo, Stegal, con tutta la suspence del caso, annuncia che abbiamo fatto lo stesso tempo.

Ok, che i due rivali facciano pari nella penultima gara e si giochino tutto nell'ultima, come trama di un romanzo sarebbe più scontata di quelle dei telefilm anni '80, ma io, lì per terra, sono Felice come tutti i bambini che giocano nel parco lì vicino, messi insieme.

(mi scoccia un po' che più tardi arrivi un altro svedese, tal Martner Jonas, che ci porta via il nostro primo posto, ma tanto dobbiamo andare a dormire lontano, quindi non ci fermiamo per la premiazione, e quindi non c'è nessuna mancata foto memorabile da rimpiangere)

7 commenti:

  1. Io non mi scandalizzerei della scelta dell'IKP. Penso che ogni società abbia ragioni da vendere nel proporre l'organizzazione di eventi nel posto che ritiene più opportuno. Il problema è di chi le gare le assegna. Personalmente ritenevo che anticipare i tempi di scadenza delle richieste di organizzazione delle gare nazionali fosse garanzia di qualità. Pensavo che il molto tempo a disposizione potesse consentire a chi di dovere di controllare la qualità degli impianti e quindi della fattibilità di una gara di terzo livello. Evidentemente mi sbagliavo. Ovviamente sono consapevole del fatto che molti orientisti si divertono a partecipare a gare come quelle delle finali di Coppa Italia degli ultimi due anni. Fatto sta che il movimento è in forte calo, che le nostre squadre nazionali "non fanno progressi" e che la nostra federazione ha sempre meno credito in ambito Coni. Se a ciò aggiungiamo che da una settimana un destino crudele ha pensato di distruggerci i nostri impianti più belli penso che peggio di così in questo momento non possa andare. E a questo ultimo proposito vorrei proprio sapere come si possa affermare sul sito internet istituzionale che “gli impianti, una volta ripristinati, potranno comunque tornare ad essere fruibili in sicurezza. L'Orienteering sa adattarsi ai cambiamenti della natura.” Ma vi rendete conto di ciò che scrivete?

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    1. Concordo con te che il problema non sono le regole ma le persone che per vari motivi trovano sempre una buona ragione per non applicarle o per venire a compromessi (di comodo).
      Sono anni che si parla di numeri in calo e allora come oggi si è sempre cercata una giustificazione "esterna" alla FISO. I tagli del CONI, la chiusura dei gruppi militari, le crisi di mezza età, la cimice asiatica.. Insomma è sempre meglio cercare altrove le colpe per i propri errori.

      Da fuori è sempre facile criticare, essere insoddisfatti e trovare in apparenza buone soluzioni. Dico solo che chi ci rappresenta lo è perchè è stato eletto, quindi...se proprio crediamo di poter fare qualcosa di buono dobbiamo convincere con i fatti che esistono alternative e metterle in pratica.

      Se infine mi chiedessero cosa sia meglio per l'orienteering tra 15min su Youtube (che in un mese fanno 500 visualizzazioni) o una gara con lo stesso numero di iscritti...io voterei per la seconda. Sono convinto che non abbia senso investire sulla visibilità se poi alla fine ad una gara di alto livello partecipano meno concorrenti di una tapasciata rionale.

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    2. Grazie per la risposta Mario, però quel "fuori è sempre facile criticare" te lo potevi risparmiare. Leggiti un po' di storia della Fiso e ti accorgerai che "fuori" io ci sono stato ben poco, a tutti i livelli. Ma si sa, noi brilliamo molto per avere la memoria corta. Le alternative sono state proposte a più riprese, in tutte le sedi, ma quasi mai prese in considerazione, e dopo diversi lustri uno magari si stanca e prende altre strade. Io ho la fortuna di abitare "vicino" ad Austria, Germania, Svizzera, Slovenia e Croazia e in estate, come forse sai, mi trasferisco ad altre latitudini, e quindi non posso certo lamentarmi del mio personalissimo calendario orientistico. Mi spiace però per chi queste alternative non può permettersele e deve accontentarsi di ciò che passa il convento. Pazienza. Sperare a questo punto in un'inversione di tendenza da noi la vedo dura. A ciò aggiungi che in Italia abbiamo leggi e regole talmente restrittive (visite mediche, piano sicurezza, assicurazioni, impegni finanziari ...) che organizzare eventi orientistici con la O maiuscola scoraggia chiunque. In più ci si mette anche il vento ...

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    3. Stefano, mi sa che non mi sono spiegato bene e non era mia intenzione criticarti ma spronarti a dedicare un po' del tuo tempo di pensionato a noi poveri master :)
      Concordo poi sul resto.

      Se solo si potessero postare immagini in questo blog potrei far vedere gli esercizi impossibili che proponevi 25 anni fa :)

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    4. Nessun problema, era solo per puntualizzare. Detto ciò e considerato che l’Orienteering non è l’unico interesse che ho, fortunatamente, mi piacerebbe sapere cos’altro potrei fare oltre che organizzare gare, fungere da Delegato Tecnico della Fiso come si deve, realizzare carte per l’Orienteering, Omologare impianti, tenere corsi di formazione …

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  2. Ciao Dario. Devo dire che il mio annuncio non era del tutto una menzogna in buona fede… La tecnologia ha fatto passi da gigante, così che lo speaker (quello "che accomuna il bosco ad una fiera" (cit.)) non deve più scervellarsi a ricordare i tempi di questo e quello o segnarsi sul pezzo di carta i tempi di quelli che conosce (anche se qualche volta ci azzecca, come hai scritto tu sul memorabile pezzo sulla gara di Casa del Romano). Tona fa i miracoli, ma la classifica al punto radio ancora non me la passa. Quindi i casi sono che o dispongo di un filtro che mi dice i passaggi al punto radio solo per le categorie Elite (ad esempio) o mi dice la posizione al punto radio oppure mando a memoria il tempo del primo (SuperMario era passato in testa alla 100) e cerco di tenerlo in buffer di memoria per tutto il tempo. E a me questa volta dava proprio 3 secondi 3... :-(
    Comunque Mario non si è lamentato, ed io mi dovevo vendicare per la lattina schiacciata che mi ha infilato nello zaino a Monte Amiata :-)

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    1. Se non ci foste con la vostra associazione a delinquere che noia che sarebbe l'orienteering...

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