14 ottobre 2019

Tutto da capo.

Avendo lasciato passare troppi mesi dal mio ultimo post, sono stato giustamente punito dai Grandi Dei dell'Orienteering, che mi hanno fatto ritornare al via.

Correva l'anno 2002 e io ero un non tanto giovane di nessuna speranza, alle prese con le mie prime gare di orienteering. Correvo in categoria MC, anzi, HC come si chiamava allora, quella di quelli che non hanno ancora chiarissimo che una cartina non serve solo ad arrotolarsi le canne e una bussola non è solo quella dove si mette la posta.

Di orientamento capivo poco o niente (e infatti correvo su tracciati quasi imbarazzanti anche per un tredicenne), ma avevo già un rivale: si chiamava Daniele Martignago. A volte mi batteva lui, a volte lo battevo io (certamente Stegal si ricorderà la gara di Passo Coe del 2003, a cui potrebbe anche riferirsi la foto a fianco, in cui mentre in MA Emiliano Corona dava 4' a Stefano Cristellon, in MC io davo 2'' a D.M., ma solo per il secondo posto) ed era a Daniele Martignago che pensavo quando dovevo fare le ultime ripetute gli ultimi 10' dei 30' del mio secondo e ultimo allenamento settimanale. Lui era un atleta cicciottello con l'aria sempre un po' incazzata, io uno spilungone per lo più sorridente, e negli anni a seguire il mio tarlo agonistico aveva spinto me ad allenarmi sempre di più spiccando il volo (?) per le categorie superiori, mentre lui se ne era rimasto tranquillo nelle retrovie.

Poi siamo invecchiati tutti e due, e ci siamo ritrovati in M35 (più che altro perché io non mi rassegno all'idea di essere più vecchio ancora). Lui dopo essere dimagrito parecchio e aver iniziato ad allenarsi seriamente, io dopo niente.

Ero sempre riuscito a tenermelo dietro. Ero.

Sabato 29 settembre 2019 si corre una gara di Sprint Race Tour a Candriai, sette case in croce sul Monte Bondone, la montagna delle mie vacanze estive dagli 0 ai 20 anni di età. In M35 siamo in 3: io, Emiliano Corona e Daniele Martignago. 

Dopo un'estate dedicata soprattutto al trail running, non prendo in mano una carta da mesi, e non mi ricordo neanche l'ultima volta che ho corso a meno di 10'/km. In più è uno di quei periodi di autostima sotto le scarpe, che se non fosse perché ormai ho gli automatismi, non sarei neanche sicuro di essere capace di allacciarmele, le scarpe.

Evidentemente però qualche misterioso ori-neurone è ancora attivo in qualche zona oscura del mio cervello, perché nelle prime 4 lanterne faccio 4 migliori tempi. Immagino che alla mia autostima farebbe molto piacere saperlo, ma ovviamente lo scoprirò solo qualche giorno dopo. Così invece di convincermi che sono un gran ori-figo, continuo ad aggirarmi un po' depresso per i boschetti intorno a Candriai, cedo 1'' alla 5 e poi faccio una scelta del cavolo per la 6, regalando 15'' e il primo posto da lì alla fine, ad Emiliano. Ma c'è ancora un secondo posto da difendere.

Inutile menarla per altre 20 lanterne, la sostanza è che a meno di una leggera debacle alla 8, corro una gara dignitosa con alcuni altri migliori tempi fino alla 18, dove arrivo al secondo posto, 30'' dietro ad Emiliano e quasi 2' davanti a Daniele. La 19 è una lanterna che anche un MC sbaglierebbe difficilmente, probabilmente si trova anche sul tracciato degli M12. Dista in linea d'aria 52 metri dalla 18, bisogna fare un pezzo di prato, poi un pezzo di sentiero, e poi si vede poco più in alto. Emiliano ci mette 23'', Daniele 25'', io dueminutiesettesecondi.Perché nel mio cervello la cartina si è girata come quelle immagini in cui prima una cosa ti sembra in rilievo e poi ti sembra incavata, e io decido che la 19 è in un avallamento, così vado a cercare un avallamento.

Quando capisco cosa ho fatto mi sento un tantino pirla, e questo inficia un pelo il resto della mia gara, tanto che dopo un fuoco di paglia alla 20, faccio il peggior tempo in tutte le lanterne da lì alla fine, con menzione d'onore per la 22, dove perdo quasi 40'' mentre bastava seguire il sentiero, e la 23 dove mi incaponisco lungo il salitone invece di fare il giro.

Morale della favola: Primo Corona, secondo Martignago, terzo Pedrotti. Come nel 2002. :-(


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