Coppa Italia Sprint a Bobbio, mi sento in forma e decido di sfidare quelli forti in M35, poi l'arcirivale dice che lui invece non è in forma per niente e mi supplica di andare a giocare con lui in M45, e io cedo.
Cedo anche alla tentazione di comperarmi un paio di occhiali come dio comanda, li provo in "negozio" e sono perfetti, stanno esattamente dove devono stare. Poi faccio il riscaldamento, sudo il dovuto, prendo la carta, metto gli occhiali, e loro scivolano su per il naso e io quasi senza accorgermene corro praticamente tutta la gara leggendo la mappa con le sole mie diottrie a disposizione, che non sono abbastanza.
Morale, Ruggiero non era così fuori forma come credeva, io non ero così in forma come credevo, la 7 non era vicina all'albero che credevo io, lui vince e io faccio PE.
Si potrebbe anche dire che il paese era bellino e il tracciato molto meno (veramente poche le scelte di percorso, e quelle poche le ho sbagliato quasi tutte, tipo per la 13), che se a 50 e rotti anni non controlli i codici sei un pirla come mi ha saggiamente fatto notare Prova Microfono, che se non facevo PE probabilmente arrivavo 3°, che ha fatto finta di piovere ma poi ha smesso, che ho perso 30'' alla 1 perché c'era una scelta migliore e comunque per un bel po' non sapevo dove ero ed è già un miracolo che lo abbia capito in tempo, che non ho fatto un miglior tempo di tratta che sia uno, che il pertugio fra la 5 e la 6 si faceva fatica a vederlo con gli occhiali, e forse altre cose. Ma lasciamo perdere.
C'è ancora domani.
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