Passa il tempo e invece di imparare a fare orientamento, imparo a trovare più scuse per le mie prestazioni mediocri (o, come in questo caso, pessime).
Per la mia indecente prestazione di Lavarone, ne ho
1) arrivo alla gara troppotardissimo, ho tempo appena per cambiarmi e arrivare in partenza con un solo minuto di ritardo sul mio minuto, senza avere assolutamente il tempo di fare mente locale e rendermi conto a che gioco devo iniziare a giocare quando ho in mano una cartina e un coso fa tre bip
2) la soluzione "scotch" per tenere gli occhiali al loro posto, oltre che esteticamente raccapricciante ("hai un pezzo di qualcosa sul naso", mi dice una W12 in partenza...) è del tutto inadeguata, e dato che in partenza sono già sudatissimo (vedi punto 1) lo scotch si stacca dopo mezza lanterna e io passo la gara a cercare di rimettere gli occhiali dove dovrebbero stare
3) anche per via del punto 1, non mangio a sufficienza prima della gara, e dopo poche lanterne finisco completamente la benzina. Pare che cervello e gambe usino lo stesso carburante, se non ce n'è più, sono cavoli.
Quindi, in sostanza, na schifezza, alla 1 corro in costa invece di rimanere sul comodo e salire all'ultimo, alla 2 prendo una direzione insensata e ci metto parecchio a capire cosa ho fatto, alla 3 sono solo lento, e alla 4 mi perdo completamente, deciso a trovare in carta quello che ho intorno prima di muovermi, ma incapace di riconoscere nei due trattini sotto il numero della 1, quella roccia gigante che vedo a destra del sentiero. Quando mi ritrovo, vedo più avanti Eddy che un anno dopo di me, e da lì in poi vado talmente piano che non riesco neanche più a sbagliare un granché, ma non segno comunque mai più del terzultimo tempo di tratta, tranne alla 9 dove per sbaglio faccio il quart'ultimo.Chiudo ottavo, a poco meno di mezz'ora da Pradel (cioè, nel tempo che lui è arrivato al traguardo, io sono arrivato alla 6...), pensando ad un'unica cosa: cibo!!!!!
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