14 maggio 2010

La Bella e la Bestia

Correva l'anno 2002 e quella domenica avevamo deciso di cedere alle discrete ma costanti pressioni da parte di suo papà, e ci eravamo iscritti ad una gara di orienteering, a Nova Ponente. Per lei era un ritorno alle gare dopo un passato quasi glorioso da giovane, con un titolo italiano D16 e una convocazione in nazionale giovanile in Svezia. Per me era la prima gara, dopo alcuni allenamenti estivi in gioventù, e un fallito tentativo di partecipare ad una gara alle medie (mi ero perso per arrivare al paese dove mi aspettava il mio amico, e quando ero arrivato, la sua macchina era già partita...). Eravamo iscritti in Open e lei mi accompagnava come un esordiente quale ero, chiedendomi cosa pensavo di fare e dandomi dei consigli quando c'erano soluzioni molto migliori. Mi sembrava tutto piuttosto difficile, ma abbastanza divertente. Ad un certo punto siamo arrivati davanti ad una palude e la lanterna era sul lato opposto. Mentre io mi accingevo all'aggiramento, lei si è gettata impavida in mezzo alla palude. Per me è stata una sorta di folgorazione. Non che lei fosse tipo da scarpe col tacco e calze a rete, ma che una donna potesse scegliere consapevolmente di attraversare una palude di corsa, era qualcosa di assolutamente al di fuori dai miei schemi. Forse non è stato proprio quello il giorno che ho capito che era la donna della mia vita, ma quell'episodio è stato sicuramente determinante. Così 8 anni e qualche palude dopo non posso che dedicare all'Anto il mio bronzo middle M35: per avermi iniziato alla pratica di queto bellissimo gioco, per avermi sposato, e per avere la pazienza di organizzare i tempi famigliari della settimana in modo da permettermi di andare ad allenarmi.


E se io non fossi così bestia, avrei potuto dedicarle anche un prestigioso nuovo titolo di Vice Rigoni, perchè l'argento a Pin l'ho proprio regalato, e in un modo decisamente idiota. Perchè in una gara di orienteering ci sta di perdere 50'' alla 3 perchè si pascola nel prato, ci sta di perdere 1' alla 5 per errore tecnico, ci sta di perdere 45'' alla 9 per infelice scelta di percorso, ma non di perdere 1' e 16'' alla 14 per motivi "artistici". Il motivo per cui Pin mi ha preceduto sul podio di 55'', è che a me piacciono le fotografie e non ho nessuna foto in gara nel bosco. Questo ha fatto sì che quando ho visto fra la 13 e la 14, mentre ero in pienissima trance agonistica, la morosa di Frizz appostata dietro un albero in attesa di immortalare il suo amore con la sua inseparabile Nikon, non ho trovato niente di meglio che pensare "magari se le passo davanti fa una foto anche a me", e modificare il mio percorso quel tanto da passare davanti a lei. Questo ha fatto ovviamente andare in malora la mia trance agonistica, e mi ha fatto perdere contatto con la cartina, quel tanto che bastava per farmi arrivare sul secondo naso-con-roccette-con-carbonaia-vicina, mentre la lanterna era sul primo, e prima di accorgermene ci ho messo un po'. E' stata un po' una sfiga che ci fossero due nasi-con-roccette-con-carbonaia-vicina a meno di 30 metri uno dall'altro, ma meritavo di peggio.

E non mi ha neanche fatto la foto.


3 commenti:

  1. Cmq complimenti a Dario, new entry e conferma della M 35.
    Alle prossime sfide in 35, anche se ormai sono M41.
    Preferisco sfidarlo su terreni più tecnici, tipo quello di sabato, ma cmq è un signor avversario.

    Simone G

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  2. Complimenti a Dario, per i risultati e anche per il blog che dopo questa perla di afetto e di passione manda veramente a "ranare" tutti i tentativi passati presenti e futuri di raccontare qualcosa di convincente...

    E anche a Simone S., dai... complimenti anche a te per la bella qualificazione e per la gara di domenica

    Stegal aka Lorella

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  3. Ciao Dario, complimenti per la poesia ed il romanticismo della prima parte. Credo esplichi pienamente la forza che Vi lega.
    Buona strada ... o palude che sia ;)
    Lorenzo V.

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