6 aprile 2013

CSI Madrano

È uno di quei giorni che se ti guardi intorno ti tocca ammettere che quelli che pensano che gli orientisti non siano sani di mente, hanno ragione. Poco prima delle 15 siamo un discreto gruppo radunato sotto il cornicione degli spogliatoi del campo da calcio di Madrano, mentre il campo è un rettangolo di fango, e piove come dio la manda. E nel discreto gruppo quasi tutti sorridono ebeti all'idea di andare a prendersi un sacco di acqua e di fango per una gara del campionato del Centro Sportivo Italiano, mica per il campionato mondiale. E vari di questi hanno anche già corso sulla stessa cartina una gara dell'oricup inverno meno di un mese fa.

Comunque, sani di mente o meno, siamo lì per gareggiare, e l'unica cosa che ci preoccupa davvero è il problema con l'apparecchiatura di scarico brichetti, che pare mancare per disguidi organizzativi.

Comunque, bis, alla fine la partenza viene rimandata solo di mezzora, e la gara può iniziare. Nel frattempo il tempo non è cambiato di una virgola, sempre acqua e fango. Ideale per temprare il carattere in vista della ormai finalmente imminente nuova stagione orientistica, che, se va avanti così, si correrà con pinne o ciaspole a seconda delle zone.

Quando è il mio turno, arrivo in partenza con una pressione psicologica pazzesca. Al minuto meno due il tracciatore, che si è legato al dito una mia velata critica sulla sua gara dell'anno scorso, mi augura esplicitamente di sbagliare, dicendo anche di aver disseminato la carta di trabocchetti pensati espressamente per me. Onorato e terrotizzato, mi lancio lungo la discesa verso la svedese, che è la parte più scivolosa e pericolosa della gara.

Quando poco più di 31' dopo arrivo al traguardo, penso che il tracciatore mi ha sopravvalutato, e ha ideato dei trabocchetti troppo intelligenti perchè io potessi coglierli. In tutta la gara ho avuto sì e no 3 secondi di esitazioni, e se c'erano scelte migliori delle mie, non me ne accorgo neanche a gara finita e con il pennarellino rosso in mano. Dalla 1 alla due si poteva forse passare dalla strada fatta poi per la 3, ma, ammesso che fosse più corta, l'altra era più scorrevole. Per la 3 si poteva tagliare dai frutteti dopo la strada asfaltata, ma con i frutteti non sai mai come va a finire. La 5 poteva creare qualche dubbio sul fatto di pigliarla da sopra o da sotto il muretto: io vado giustamente da sopra, ma Fabietto si arrampica da sotto e ci mette tanto uguale (forse, perchè la stazione della 4 non funziona e quindi non si sa bene cosa succeda fra la 3 e la 5). La 8 dava effettivamente una scelta, ma io faccio quella giusta perchè Fabietto ci mette 15'' di più. Alla 12 Fabietto mi dà 13'' andanto alla strada invece di tagliare dai frutteti, ma credo sia perchè corre più veloce, e non mi pare che passando a sud della casa con recinto si guadagnasse molto (ma qualcosa probabilmente sì). Alla 16 si poteva andare dalla strada, ma era evidentemente più lunga. Insomma boh, probabilmente sono caduto nei trabocchetti senza accorgermene.

Vinta la M35 con 3 minuti su Candotti, ho perso il confronto con Fabietto che correva in 19-34 con lo stesso tracciato. Mi ha dato 50'', e soprattutto dalla 11 in poi è andato come un treno, tanto di cappello. C'era anche Simone Grassi, in 19-34, ma era reduce da un colpo della strega rimediato qualche settimana fa sciando, e ha corso decisamente al di sotto dei suoi standard. Eppure dovrebbe saperlo che noi master se usciamo senza panciera al minimo giro d'aria rischiamo di compromettere la stagione.

Alla fine, mentre il freddo cerca insistentemente di entrare nelle ossa dei presenti, premi pasquali per tutti: colomba di partecipazione e uova di pasqua (e varie altre cibarie) per quelli sul podio. È proprio vero che ormai i premi delle CSI sono più ricchi di quelli della Coppa Italia.

A proposito di Coppa Italia, fra due settimane finalmente si inizia, Primiero, neve permettendo. Simone Grassi mi ha confessato che correrà in 35. Mi sa che allora ci correrò anch'io, così faccio compagnia al povero Bianchi che non ha i punti per fare l'elite...

1 commento:

  1. Il concetto non cambia di molto rispetto all'anno scorso (come il meteo...). Su una carta così non si può inventare un gran che. Spero vi siate divertiti. Spero tu abbia colto il tono scherzoso e goliardico delle "minacce".

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