24 luglio 2014

WOC 2014, secondo me


Tutto bene quel che finisce bene, no? No, io credo di no.

Narra la leggenda che qualche anno fa l'assessore al turismo della Provincia di Trento avesse offerto 500.000 euro per svolgere i campionati mondiali di orienteering in Trentino, a patto che si facessero in Primiero (perché secondo lui in Trentino la canoa si fa in Val di Non, lo sci di fondo in Val di Fiemme, lo sci da discesa in Val Rendena, e l'orienteering in Primiero, e stop). Considerando che in Primiero ci avevano appena organizzato egregiamente dei mondiali junior e quindi le competenze c'erano tutte, che lì ci sono due squadre fra le più organizzate d'Italia, e che le carte o i posti dove farne di nuove non mancano certo, sembrava la quadratura del cerchio. Ma qui la leggenda diventa una storiella fra il noir e la commedia all'italiana, e narra che qualcuno lassù abbia detto "eh, non si può mica fare tutto in Trentino!", e abbia partorito la perversa idea di fare un mondiale a cavallo fra due regioni.

Non si saprà mai se la leggenda sia vera, rimane il fatto che ci si è trovati ad organizzare un mondiale con la FISO letteralmente dilaniata fra favorevoli (pochissimi) e fieramente contrari (la grande maggioranza), il contributo della provincia di Trento dimezzato o peggio, le squadre primierotte e tutte le loro competenze ritirate irrimediabilmente sull'Aventino, e spalmato sulla bellezza di 2 regioni, 3 province, 5 comuni, con facilmente immaginabili conseguenze deleterie dal punto di vista della difficoltà dell'organizzazione (e della piacevolezza del partecipare alla 5 giorni collegata, che infatti ha registrato circa la metà dei partecipanti rispetto a quanto preventivato). E, ciliegina sulla torta, con una gara in prima mondiale (la staffetta mista sprint) e una sprint su isola, anzi, in laguna.

Sembrava un disastro annunciato. Ma tanto annunciato, annunciato addirittura nel logo, eletto a furor di popolo il peggiore logo di tutti gli WOC della storia. Qualcuno (io) ha persino malignato che fosse un disegnino buttato lì dicendo "e qui poi ci mettiamo il logo", che, per la nota teoria che non c'è niente di più definitivo delle cose provvisorie, è diventato il logo ufficiale.

Onestamente, non si può affatto dire che sia stato un disastro, anzi. Dal punto di vista tecnico e sportivo è stato più che un successo. E non lo dico io, lo dicono i grandi capi della IOF (e se non sapete l'inglese, usate il traduttore di google...):

Thanks a lot!!.
Dear friends,
Thanks to all of you, for the last months and for the WOC-week.
It wasn't easy, at all, however, we were able to deliver a very good result, even in the complicated environment we were faced with. And what is important for me, I believe, we really tried to do our best, and to take care about the athletes, our audience and each other, and at least I hope we learned something new from each other as well - and this is the best result we could get.
So, thanks a lot again and again, have a good trips home and, as the World is very tight, see you somewhere again.
Sincerely,
Dmytro Miller (IOF adviser)


Dear all,
A couple of days have passed since the closing of WOC 2014 at Campomulo and I just wanted to say Thank You for a job well done! It wasn’t always easy, but with good spirits and great enthusiasm you all contributed to a very successful World Orienteering Championships. I have personally visited 16 WOC’s, and this one was clearly the most spectacular of them! Besides spectacular, it also included tight and fair racing in all finals and the execution of a new WOC program for the first time. As I told a Finnish journalist, I believe the Sprint Relay has come to stay. Also, the way we pulled-off the Long final, having by far the largest starting fields ever (almost doubled the size of the last year’s finals) and still within a good afternoon with the best girls and boys featured in a three hour TV-show! To me this was an achievement which has been given too little focus afterwards. I think we showed the way to execute the Long at WOC for years to come. We may even consider using a similar model for Middle in the future. The complete separation of men and women this year made the Middle-day possibly a little too long to be perfect.
Anyway, you were all part of this success, and please make sure to mention this also to your colleagues which supported you! Thanks again for a great week and for five great years building up these Championships together! Let’s now allow ourselves a few weeks of well-deserved rest and vacations!
Very Best Regards,
Björn Persson (Sports Director International Orienteering Federation)

Eppure secondo me questi mondiali sono stati una grandissima occasione sprecata. 

È vero che tanta gente veramente brava e vari tecnici di valore assoluto hanno reso invisibili le mille falle che l'organizzazione aveva, ma a quale prezzo! Ho sentito troppe persone alla fine della settimana a Lavarone dire "io qui una mano non la darò mai più, non con questa gente". E nel mio piccolo (sono stato responsabile della gara di Trento, salito in corsa su un treno che, mi sono accorto purtroppo solo dopo, stava andando all'indietro...) non posso che sottoscrivere come la gestione dell'evento da parte di quelli che dovevano essere i massimi vertici, sia stata semplicemente oratoriale, in primis attraverso scelte a dir poco naif di molti (ma non tutti!) responsabili di settore, e, a seguire, con atteggiamenti che avrebbero voluto essere autorevoli, ma che nell'allucinante ritardo e pressapochismo con cui è stato fatto tutto (quasi, dai, mettiamoci "quasi"), risultavano grotteschi. Avrei badilate di aneddoti, ma lasciamo perdere. Accontentatevi di quelli di Stegal, con Therry Le Roi che finisce sul palco della long maschile con una bandiera data da un tifoso perché quella della Francia non si trovava, e dell'inno della Russia nella premiazione della long femminile, interrotto dall'arrivo di una telefonata sul cellulare dove era stato trovato all'ultimo minuto.

Qualcuno che c'era scrive:

"Ho seguito molte competizioni mondiali nella mia attività e, se pur i commenti positivi che provengono a questi mondiali siano tanti, non posso che definire questa manifestazione un'occasione persa. Si potevano curare approfondimenti tecnici, preparare il personale in maniera adeguata, istituire protocolli relativi ai vari aspetti organizzativi, rilanciare l'immagine dell'orienteering e via discorrendo. Ho dovuto invece prendere atto con rammarico di grande pressapochismo, di ritardi cronici e di pochezza dei vertici, tanto che un evento mondiale è stato gestito come una gara regionale. [...] So di aver dato un onesto contributo ma mi pregio soprattutto di essere riuscito a mantenere con il vertice organizzativo la necessaria tranquillità, pur in presenza di atteggiamenti provocatori. Rimane comunque l'orgoglio, ma deve essere così anche per voi, di poter dire, quando si parlerà di WOC 2014: io c'ero!"

Condivido virgola per virgola, e aggiungo anche che quella che poteva essere una grandissima occasione per far crescere l'orienteering in Italia, e far sentire finalmente la FISO una grande (ma neanche tanto) famiglia, è stata completamente sprecata. Che peccato.

A me rimane solo la consolazione che Judith Wieder, prima di portare la Svizzera a vincere la sprint relay, mi ha chiesto il permesso...


4 commenti:

  1. Pensavo di trovare più commenti a questo post. Evidentemente hai colpito duramente. Comunque ti ricordo che il mio antico e ibernato blog si intitolava "Orienteering e dintorni" ma aveva un sottotitolo piuttosto esplicito. Non vorrai mica fregarmelo eh?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh, ci voleva pur qualcuno che prendesse in mano la tua pesante eredità... :-)

      Elimina
  2. PS. La foto è grandiosa.

    RispondiElimina

non lasciate commenti anonimi, suvvia...