L'orienteering è un gioco strano. Quando vinci sembra facilissimo (oppure quando sembra facilissimo vinci), in ogni caso ti sembra che adesso vincerai sempre. Però non è mai vero.
Reduce da due brillanti vittorie a Vezzena e Barricata, arrivo a Nova Ponente molto fiducioso di poter continuare la serie, al cospetto del Catinaccio e del Latemar. La gara vale anche come campionato Trentino e Altoatesino middle, quindi ancora meglio. Vero che a Nova Ponente io ci ho quasi sempre lasciato le penne (paradigmatico il mio 13esimo posto alla seconda di Coppa Italia dell'anno scorso, dopo aver vinto la prima), ma siamo sul bordo della carta dove l'anno scorso ho corso tanto bene in Arge Alp e se ho fatto amicizia con Barricata vuoi che non faccia amicizia con Nova Ponente?
No.
Potrei anche dire che ho seguito il consiglio di Zonato, che mi suggeriva di non andare troppo bene ad una settimana dagli italiani long, ma per primo mi vergognerei ad andare in giro a dire che seguo i consigli di Zonato, e per secondo per non andare troppo bene non occorreva andare così male.
La verità è che fra la 3 e la 4, mentre inconsapevolmente inseguivo il pimpante Cristellon a soli 3'' di distacco, ho commesso il Peccato Capitale Numero Uno dell'orienteering: ho pensato "oggi è facile". Non ho fatto apposta e ho smesso subito, ma è stato sufficiente, anche perché l'ho pensato proprio arrivando ad una delle lanterne più bastarde della giornata, con un bosco molto più verdino di quanto segnato in carta, con un naso molto meno evidente del previsto, e con zero atleti utili nel momento del bisogno. Morale: buttati 5' e la gara.
Tento di resistere per qualche altra lanterna, col miglior tempo alla 5 e alla 7, ma alla 8 sento avvicinarsi il trenino di Hueller e Gobber, e andando alla 9 prima (orrore!) Gobber mi supera in salita azzerando la mia autostima, e poi, nel tentativo di ignorarlo, mi getto in un dirupo quando la lanterna era 10 metri dietro di noi e sarebbe bastato girare la testa.
A questo punto sarebbe forse meglio ritirarsi, perché cervello e morale si alleano per farmi fare la figura del cioccolataio, riuscendoci alla perfezione alla 10 (assurdo giro del mondo, e non capivo neanche a che strada ero arrivato), alla 12 (dove mi manca solo il bastone e il cestino per sembrare il perfetto cercatore di funghi), alla 13 (dove, con tutto il rispetto, mi umilia Eddy che 2 mesi fa era immobile a letto) e nel tempo totale, meravigliosamente superiore di 16' abbondanti rispetto a quello di Carlo (che non è neanche Rigoni...).
Il Catinaccio è sempre splendido, il Latemar pure, ma con Nova Ponente ci farò amicizia la prossima volta.
Anche se fa il tifo per la squadra di rugby sbagliata, i consigli di Zonori vanno sempre seguiti. Bene così! Un altro tassello verso la vittoria finale... ma le premieranno le categorie Master? :-)
RispondiEliminanon so, non mi riguarda...
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