Secondo test match in vista dei Campionati Italiani Long* di fine mese,questa volta a Barricata-ogni-onore-e-gloria-nei-secoli-dei-secoli-amen. Dovrebbe essere una long, ma il tracciatore forse non vuole farci stancare troppo, e non solo ci tiene fuori dalla zona più ostica, ma si limita a poco più di 10 km sforzo. Non ci sono più le long di una volta (e il campionato italiano long non sarà molto più long, ma lì forse ci sono metri di palta e si andrà via a 10 al kms).
Ci tenevo a fare per la prima volta una buona gara in questo posto, e la sfida pre CIL con Pin e GPM aggiungeva pepe, così ho seguito in consigli del tracciatore e sono partito prudente.
Le prime 4 potrebbero tranquillamente mandarti a remengo la gara, con quelle forme apparentemente invisibili, ma pensando a Sgiùsgiù e al suo metodo "full speed no mistake" mi concentro sul dossone e metà della tratta per la 1, che mi tranquillizza molto e mi fa uscire indenne (e in testa) dal gironcino infernale, seguito da Edoardo Cortellazzi a 30'' e Dario Stefani a 50''.
La 5 è poco più di un trasferimento, con quel collinone come riferimento, ma non la pensa così Edoardo, che ci si sputtana almeno il podio. La 6 con il senno di poi sarebbe stata da scendere nel catino e correre a tutta fino alla canaletta, io invece la prendo un po' più alta, e la canaletta la uso anche, ma non benissimo, e prendo più di un minuto da Hueller e Stefani e Cortellazzi e GPM.
Stefani però si incaglia alla 7, che io attacco in sicurezza dalla buca visibilissima in mezzo alle erbe, e lo raggiungo e supero andando alla 8 (dopo che l'anno scorso da queste parti mi aveva raggiunto e superato partendo 20' minuti dopo di me...). 8 che è bella infrattata vicino al riparo Dalmeri (dove si riparavano i famosi epigravettiani, parola che mi insegna Stefani nel dopogara...) e chiede di fare attenzione a come ci si avvicina. Attenzione che Roland non fa e ci lascia 2 minuti e mezzo, mentre GPM mi brucia di soli 5''.
Salendo alla 9 inquadro Pin partito 4' prima di me, ma su quel salitone le gambe primierotte di Gobber sono 10'' più veloci delle mie (che sono comunque 30'' più veloci di tutti gli altri, e speriamo che reggano fino al 26). Per la 10 corro dietro a Roland, che supero andando alla 11, dove lo precedo rimanendo più in alto di lui. La lanterna è in un perfida buca di roccia, ma il sassone lì vicino è un punto d'attacco comodissimo.
Per la 12 non capisco subito che dopo la forestale si torna a salire, ma poco male, e la mia scelta si rivela non male comunque (anche se il primierotto ci mette 20'' di meno).
La 13 è bastardissima, ma, split alla mano, lo è solo per me. Dopo il trasferimento per il quale credo di fare la scelta giusta, arrivo in zona punto e trovo una marea di alberi caduti, che mi mandano in confusione totale. Il gps dice che stavo andando nella direzione giusta, bastava proseguire ancora un po', e io invece vago come un modellino con il telecomando rotto. Ci perdo più di 7 minuti.
Ma la novità è che con 7 minuti di errore vinco lo stesso :-)
Un po' perché alla 12 avevo 6' di vantaggio, un po' perché da lì alla fine, nonostante i 10'' che gli regalo sulla 15 per non sufficiente risolutezza nel proseguire nella direzione giusta, recupero a Roland 37'' e gliene do altri 18'' (e allo sprint guardando anche i tempi della MA sono secondo di 1'' solo a Tenani e più veloce di Melioli e Daves: forse mi sono dopato). Terzo arriva GPM, a un minutino.
In ottica Campionati Italiani Long sicuramente da tenere d'occhio Cortellazzi, che senza i 6' elargiti alla 5 avrebbe vinto, Pin sembra un pelo più in forma di GPM, SimoneG corre fra gli elite per sottrarsi al confronto, Ingemar boh. E nulla si sa di Buselli, Ruggiero e Gottardi...
* pare proprio che Re Carlo sia infortunato, anche se una delle sue figlie dice che va a correre lo stesso: auguri auguri auguri, e se nei commenti ti va di dirci come stai, sarebbe gradito.
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