Mesi dopo Stegal, eccomi con il mio personale consuntivo dell'anno passato, orientisticamente (o quasi) parlando. Annata invero piuttosto soddisfacente, che però ha confermato in gran parte quello che già sapevo: molto buono sulle sprint, discreto con punte buone sulla long, rivedibile sulle middle. E in ogni caso ancora ben lontano da Re Carlo su qualsiasi distanza, e anche da Pin-Grassi-Grassi nelle middle tecniche. Va detto però che quest'anno il peggiore dei miei "errori tragedia" è stato sui 7 minuti, invece dei classici 12-13 degli anni scorsi. Di questo passo il mondiale M90 è proprio mio.
dolORI
I Coppa Italia - Sprint - Belluno
Se mi fanno cominciare la coppa Italia con una sprint in città in mezzo
alle Dolomiti, il minimo che possa fare è arrivare alle solite spalle
di Rigoni. Invece riesco ad arrivare ben 19esimo, credo mio record
negativo in una sprint. Il mio capolavoro è alla 5, alla quale passo a meno di mezzo metro di distanza senza accorgermene, distratto, come al solito, da un avversario (nella fattispecie Ingemar). Non ancora soddisfatto, dalla 13 vado alla 15, per poi tornare alla 14 passando in mezzo a tutti gli atleti al ritrovo. Complimenti!
Va bene, dal francobollo sembra l'inferno, ma dal vivo non era proprio così, bastava un minimo di concentrazione. Invece sulla 8 mi sono sputtanato la gara più a sud della stagione, in un posto bellissimo dalle parti dell'Aquila. Bastava uscire dalla 7 con un po' più di sale in zucca, tipo usando un po' decentemente la bussola, o leggendo le forme del terreno, o anche al limite aspettando quello che partiva dopo, tanto peggio di così non potevo mica fare. Quasi 5 i minuti persi, raggiunto da tutto il mondo, e depresso che non ti dico.
Bosco bellissimo, gara bellissima e a tratti bellissimo anch'io. Alla 7 però faccio un azimut arquato che mi costa 3 minuti abbondanti e qualsiasi velleità di medaglia. Modestissima consolazione il fatto che proprio alla 7 vengo raggiunto da GPM, che finirà bronzo, e rimango con lui, quasi sempre guidanto io (un paio di volte anche dalla parte sbagliata...) da lì alla fine. Chiudo nono, rimandando di almeno un altro anno l'appuntamento con una nuova medaglia agli italiani middle, il cui ultimo esemplare in mio possesso è il bronzo del 2012, in condominio con Andrea Cipriani (episodio mitico da cui nacque la famosa storia di Sara...).
È mia convinzione che la mia triste debacle nel CI long di Rovegno (che non riporto qui, perché quel giorno non è andato bene proprio niente) sia nata fra la 3 e la 4 della gara di Nova Ponente. L'orienteering è una cosa dove, per quanto mi riguarda, per il 50% conta una miscela di tecnica e fisico, variabile da gara a gara, e per l'altro 50% quanto ti senti forte quel giorno. Io dopo l'estate mi sono sentito fortissimo fino alla 3 di Nova Ponente, e poi ho iniziato a sentirmi una sega. Quasi 4' minuti in qul cazzo di boschetto, dove è vero che la vegetazione tornava come il corvo dell'arca di Noè e le forme del terreno poco di più, ma vallo tu a spiegare al morale.
allORI
Campionato Italiano Sprint Lavarone
Metterlo bisogna metterlo, perché un primo-dietro-Rigoni in un campionato italiano, a soli 46'' da Egli, e davanti a GPM, Ingemar, Buselli, Eddy, Roland e Gottardi, non è comunque da buttar via, ma non è stata certo una gara memorabile, dato che la cartina e il tracciato non erano all'altezza di un campionato italiano.
Trans d'Havet
Vero, niente allORI, ma quel giorno che ho corso 12 ore e mezza, di cui 3 abbondanti sotto il diluvio, per 83 km con 6000 e rotti metri di dislivello, arrivando al traguardo in piena spinta, e senza aver mai desiderato di non essermi mai iscritto a quella gara, è stata, sportivamente parlando, una dei più belli dell'anno, e forse della mia carriera.
Long a Barricata
Non era una campionato italiano, neanche trentino, neanche una coppa Italia, ma riuscire finalmente a domare la cartina di Barricata (seppure nella sua parte meno ostica) chiudendo davanti a Pin e GPM, e nonostante 7 (sette!) minuti di errore alla bastardissima 13 nascosta nel buco lasciato dalle radici di un albero caduto, è stata una soddisfazione non da poco.
III Coppa Italia - Sprint - L'Aquila
La luce che c'era al momento della premiazione, con la chiesa romanica appena restaurata dietro, valeva da sola la trasferta fino laggiù. Se si aggiunge il divertimento del tracciato, la tragica magia di correre in una città ancora in gran parte devastata, e il primo posto davanti ad Andrea ed Eddy, si fa presto a mettere la giornata nella top five stagionale.
II Coppa Italia - Long - Quantin
Il giorno dopo la orrida prestazione di Belluno, ne sfodero una che forse non mi aspetto davvero neanche io, e mi porto a casa il primo-posto-dietro-Rigoni nella prima gara long della stagione, nonostante una griglia piuttosto agguerrita. È vero che ho preso una buona parte del mio vantaggio sui "non-Rigoni" nella tratta lunga, ma è anche vero che poi non l'ho perso nella successiva manciata di lanterne sul costone a scendere, per niente banali.
Senti, ma ti hanno tolto il passaporto che non parli mai di gare all'estero? Ti assicuro che ce ne sono di bellissime che ti piacerebbero un sacco.
RispondiEliminaci sono vari motivi
RispondiElimina1) cerco di minimizzare gli spostamenti per ridurre il mio impatto ambientale
2) cerco di minimizzare i possibili motivi di divorzio
3) a dire il vero quelle in Italia mi bastano e mi avanzano
1) Non sai cosa ti perdi, se ti piace l'Orienteering
Elimina2) Alle mogli non è vietato espatriare (almeno qui in Occidente) a seguito dei mariti. Anzi, ottimo pretesto per fare del turismo fuori dalle convenzioni.
3) Sei giovane e poco esigente ... beato te
1) certo che lo so, ma tutto non si può avere
Elimina2) non è loro vietato, ma tendono ad innervosirsi quando scoprono che il fine settimana romantico casualmente coincide con una gara
3) già! :-)
1)Sei giovane e poco esigente ... beato te
Elimina2)Siete giovani e poco esigenti ... beati voi
3)Sigh! :-(