Premessa: scrivo questo post ascoltando in streaming "Radio Azimut", "la radio ufficiale della federazione Italiana Sport Orientamento", che ho scoperto or ora. Se ho capito bene va in onda su Radio Stella Città (?) che pare essere di Civitanova (?), ma si trova anche in streaming, accessibile dal sito FISO. Come peraltro mi capita con le trasmissioni TV, mi chiedo chi mai possa ascoltare questa trasmissione (non che a me non sia simpatico Denni Pagliari, ospite della puntata che sto ascoltando, e che non mi piaccia ascoltarlo in radio, ma oltre a me e a qualche altro fanatico orientista? Lui è universamente considerato un bell'uomo, ma in radio neanche si vede...).
Ma proseguiamo.
Sabato ho finalmente ripreso in mano una cartina di orienteering, ho gettato il cuore oltre l'ostacolo e ho rinunciato a qualsiasi possibilità di podio iscrivendomi in MA. Ho scoperto poi che in M35 c'era Stefano Maddalena, quindi forse è stato meglio così in ogni caso...
Il posto era di quelli con il muschio su tutti i sassi che tanto mi fanno pensare a Stegal (come scrivo OGNI VOLTA che corro in Sudtirolo) e di quelli dove bisogna Saper Fare Orientamento Come Dio Comanda. Per me è stata una lezione dall'inizio alla fine, credo utilissima, ma questo si vedrà più avanti. Praticamente un allenamento sulle curve di livello, dato che erano, se non l'unica, sicuramente la principale e più sicura fonte di indicazioni. Mi sono divertito un sacco, nonostante la mia prestazione sia stata più che mediocre (ad essere proprio generosi, dato che ci ho messo 1h20' contro i 45' scarsi del primo).
Peccato che la carta si leggesse davvero male, con il percorso quasi invisibile sulla rappresentazione del terreno stampata con colori un po' troppo pesanti. Per il resto è stato Semplicemente Orienteering, cosa che, con le gambe e i polmoni praticamente in sciopero, e la mia tradizionale idiosincrasia per questi boschi troppo belli, mi è risultato decisamente stimolante (purché riesca a vedere il bicchiere mezzo pieno invece che quasi vuoto :-)
Dato che non trovo gli split, posso evitare di farmi del male con i confronti, e limitarmi alle mie sensazioni. Limitandomi a qualche lanterna per non fare del male ai lettori...
Sono andato bene fino alla 4, con una piacevole sensazione di riuscire a riconoscere bene le forme del terreno e a seguirle. Per questo motivo non ho proprio capito l'errorone per andare alla 5: può essere che io fossi un po' troppo a est, ma il vallone segnato in carta, che doveva portarmi alla lanterna, non l'ho proprio visto, mentre ho incontrato un sentiero che in carta non c'era proprio. Carta invece innocente rispetto ai tot (facciamo 50?) secondi persi alla 6, dove mi sono semplicemente lasciato andare al mio terrore per le rocce, non provando neanche a capire a quale ero arrivato. Discreta la 7 e ottima la 8, che richiedeva una certa dose di navigazione, poi mica tanto la 9, dove ho cercato di farmi condurre dalla palude, ma era meglio se mi facevo condurre dalla bussola (che in generale uso proprio troppo poco!!!).
10 e 11 in grande confidenza, e poi catastrofe alla 12, dove ho perso almeno un quarto d'ora, completamente in balia della carta. Con il senno di poi, mi ha inizialmente spiazzato il fatto che per arrivare alla palude che volevo costeggiare, si dovesse salire, cosa del tutto contro intuitiva (le paludi stanno in basso, dai, lo sanno tutti!). Ciò detto, non si capisce perché sono andato avanti così tanto tempo prima di fermarmi. Una volta fermo, come tradizione ho cercato di capire dove ero limitandomi a cercare il torrentello che mi scorreva accanto, solo nella zona in cui pensavo di essere, e non altrove (ma se fossi stato dove pensavo di essere non mi sarei perso, no?). Solo dopo un bel po' mi è venuta la bella idea di tornare alla 11, e ci sono anche riuscito. Una volta tornato lì, in due minuti sono arrivato alla 12. Bah.
Da lì alla fine ero un po' fermo per via degli scioperi, ma sono andato via bene. Unico problema dopo la 18, dopo la quale per qualche motivo ho deciso di andare alla 2. Fortunatamente (e misteriosamente, dato che non ho letto il codice) mi sono accorto di cosa stavo facendo, così sono andato alla 19, per la quale ero anche di strada, e da lì alla fine.
Meno male che ero in MA, perché in una giornata del genere me le avrebbero suonate tutti anche in M35, e invece così ho massimizzato l'allenamento in bosco. E Coppa Italia sia (ma non ci sarà il Perfido, sigh)(e invece in M35 ci sarà quello della radio di cui sopra, ri-sigh).
Ai corsi di aggiornamento per tracciatori ai quali sono stato presente ultimamente (4 in 6 mesi) ho sentito spesso battere il chiodo della chiarezza della grafica. Il lavoro del tracciatore è piuttosto complicato, lungo e preciso. Rovinare tutto solo perché non si cura l'aspetto finale (la stampa delle carte e dei percorsi appunto) non è logico. Ho poi sentito dire che vicino agli incroci è meglio non metterci i punti, perché sviano l'attenzione del concorrente ... Non è per trovare scusanti ai tuoi errori, però ...
RispondiEliminain effetti anche secondo me la gara è da annullare dichiarandomi ufficialmente vincitore...
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