3 novembre 2017

Grande Orienteering

Per accontentare il signor SZ, ecco a voi un post di Grande Orienteering.

L'occasione gradita è l'ultima gara del Campionato Trentino CSI, classifica che non mi sono aggiudicato (neanche questa) in questo mio 2017 non generosissimo di soddisfazioni (almeno fino ad ora...). In M35 il circuito se lo aggiudica Andrea Segatta, in virtù della sua costanza di presenza e rendimento, mentre l'ultima gara del calendario pensavo proprio di aggiudicarmela io, e invece no.

È una carta dove ho già corso varie volte, e per l'appunto bisogna per lo più correre. Gli iscritti sono pochetti, e uno degli iscritti che dicono essere fra i più forti, Fabrizio Boneccher, è dato per assente. Poi appare Cipriani, poi appare anche Boneccher, ma ormai ho già corso, purtroppo.

Avrei fatto di meglio se li avessi visti prima? Boh, probabilmente no, ma un po' di adrenalina in più (e quando vedo Cipriani me ne viene un sacco) non mi avrebbe fatto male. Ma mi avrebbe fatto sicuramente ancora meglio avere le gambe un po' meno dure, e su questo non c'è avversario che tenga. Evidentemente lo Stivo è più lungo da digerire dell'Adamello (= le gare "corte" e "veloci" mi rimangono di più nelle gambe di quelle lunghe e lente).

Passando al Vero Orienteering, potevo sicuramente limare qualche secondo andando alla 2 attraversando a nuoto il fiume (come ho fatto dalla 8 alla 9) invece di passare il ponte e aggirare timorosamente la chiesa, e anche leggendo la descrizione punto e rendendomi conto che la 18 non era su un qualche oggetto a bordo boschetto, ma all'angolo di un sedicente edificio diroccato, invisibile da bordo bosco. Avrei poi anche potuto non perdere qualche manciata di secondi dalla 24 alla 25, se la carta fosse stata meno imprecisa, ma lì non tornava un tubo (e qualcuno ci ha perso molto più di me...). E ne avrei infine persi un po' meno dalla 26 alla 27 se mi fossi ricordato che quella righetta rossa voleva solo dire "occhio al recinto" e non "vasca con coccodrilli": ci ho messo un secolo a strisciare nei 30 cm fra muretto e filo elettrificato (fortunatamente non davvero elettrificato).

Tuttociò premesso, avrei vinto comunque, se non fosse che sui 6 x 2,5 metri di dislivello spalmati sui 250 metri di strada asfaltata che precedevano la 100, quello che dicono essere fra i più forti, mi dà 10'', e mi precede al traguardo di 5 :-(

Vediamo se una settimana di riposo basterà per tornare da Gambe de Pedra a Gambe da Pedro.

1 commento:

  1. Grazie per il "signor" e, come dicono in Finlandia, "l'importante è divertirsi", ovvero "chi si contenta gode" o "de gustibus non disputandum est" (quest'ultima sentenza è della Carelia del Sud)... eccetera eccetera
    Ma, scusa, e Bulagna?

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