Può essere che l'abbia già scritto, ma VeNotte è da qualche anno una delle mie gare preferite di tutto il calendario orientistico. Un po' gioca sicuramente il fatto che viene sempre dopo un lungo digiuno, un po' semplicemente il fatto che è una gara stupenda.
In più le tracciatrici Anedda Sisters, evidentemente a forza di studiarci su hanno imparato tutti i trucchi di quel mestiere assolutamente unico che deve essere tracciare a Venezia, e quest'anno hanno fatto secondo me la più bella gara di sempre, non lasciando praticamente neanche una lanterna di relax, e dando quasi sempre almeno due scelte per niente banali. Il che a Venezia potrebbe anche sembrare facilissimo, ma non lo è per niente. Certo, la scelta di fare molte tratte abbastanza lunghe e di evitare le farfalle probabilmente ha facilitato loro il compito, ma comunque.
Io sono stato preso da un po' di panico del debuttante appena avuta la carta, e ho finito con le gambe e la testa troppo fresche per pensare di avere davvero spremuto tutto, ma non avrei saputo fare di più, dato che se non continuo a pensare a spingere non riesco a farlo di default, e a Venezia se continui a pensare solo a spingere, ti perdi.
Perso, non mi sono perso neanche una volta, ma ho fatto due scelte scellerate: alla 2, che si poteva fare molto più sotto la linea rossa, e alla 16 che era molto più corta da sopra invece che da sotto. Per il resto, probabilmente la scelta di sinistra per la 6 era meglio della mia da destra, per la 10 potevo evitare la via trafficata, e per la 11 forse era meglio arrivarci dallo stesso percorso fatto poi per andare alla 12, ma soprattutto per questioni di traffico.
Il traffico è stata la cosa più scocciante della gara, e considerando che era un sabato sera non carnevalesco e invernale, non me lo aspettavo. Certo, non era ovunque, ma era molto più di quello a cui VeNotte ci aveva abituato. "As usual" invece la "location" sui generis del ritrovo, con spazi e bagni molto risicati. Ma ormai chi corre VeNotte ci ha fatto l'abitudine, e non è certo un motivo sufficiente per saltarla...
Come temevo, i Daves mi hanno battuto entrambi, di 9'' Senior, e di 1'16'' Junior. Mi hanno battuto anche altre 10 persone, ma erano tutte mooolto più giovani di me :-)
In più le tracciatrici Anedda Sisters, evidentemente a forza di studiarci su hanno imparato tutti i trucchi di quel mestiere assolutamente unico che deve essere tracciare a Venezia, e quest'anno hanno fatto secondo me la più bella gara di sempre, non lasciando praticamente neanche una lanterna di relax, e dando quasi sempre almeno due scelte per niente banali. Il che a Venezia potrebbe anche sembrare facilissimo, ma non lo è per niente. Certo, la scelta di fare molte tratte abbastanza lunghe e di evitare le farfalle probabilmente ha facilitato loro il compito, ma comunque.
Io sono stato preso da un po' di panico del debuttante appena avuta la carta, e ho finito con le gambe e la testa troppo fresche per pensare di avere davvero spremuto tutto, ma non avrei saputo fare di più, dato che se non continuo a pensare a spingere non riesco a farlo di default, e a Venezia se continui a pensare solo a spingere, ti perdi.
Perso, non mi sono perso neanche una volta, ma ho fatto due scelte scellerate: alla 2, che si poteva fare molto più sotto la linea rossa, e alla 16 che era molto più corta da sopra invece che da sotto. Per il resto, probabilmente la scelta di sinistra per la 6 era meglio della mia da destra, per la 10 potevo evitare la via trafficata, e per la 11 forse era meglio arrivarci dallo stesso percorso fatto poi per andare alla 12, ma soprattutto per questioni di traffico.
Il traffico è stata la cosa più scocciante della gara, e considerando che era un sabato sera non carnevalesco e invernale, non me lo aspettavo. Certo, non era ovunque, ma era molto più di quello a cui VeNotte ci aveva abituato. "As usual" invece la "location" sui generis del ritrovo, con spazi e bagni molto risicati. Ma ormai chi corre VeNotte ci ha fatto l'abitudine, e non è certo un motivo sufficiente per saltarla...
Come temevo, i Daves mi hanno battuto entrambi, di 9'' Senior, e di 1'16'' Junior. Mi hanno battuto anche altre 10 persone, ma erano tutte mooolto più giovani di me :-)
Ora l'avversaario è il traffico di Venezia... suvvia raccontala su giusta...
RispondiEliminaquando il gatto manca, i topi si imbottigliano nel traffico...
EliminaTriste vedere che alle gare "vere" (es. Easter 4) si iscrivano solo i gatti ...
EliminaTra l'altro il topo se volesse venire avrebbe anche un divano comodo da dividere col cane...
EliminaTopastro ... a 'sto punto non puoi rifiutare: a dormire con il cane di Mario e a cena con la mia Venla, alla quale piacciono gli stessi cibi dei quali vai ghiotto tu, come noto.
Eliminanon posso, in quella data mi sono iscritto alla gara di orienteering Trofeo Oreste Brambilla nell'ambito della Festa del Topinambur, a Dalmine, ed è già un po' che mi sto preparando sulla distanza dei 2 kms previsti. E poi il cane del gatto mi odia.
EliminaOrca, me la perdo 'sta gara a Dalmine, che oltretutto deve essere un gran bel bosco ...
Eliminanel 1820 era tutto una betulla, infatti "Dalminus" è il nome latino della betulla
EliminaA leggere 'sto blog c'è sempre da imparare; chi l'avrebbe mai detto "Dalminus ... Betulla", fantastico! Quindi l'hanno piantato gli Austriaci sto bosco ...
Eliminacerto, ci allevavano i maiali per fare il gulasch!
EliminaMi sa di razzata... consiglio a tutti una piccola donazione a Wikipedia :)
EliminaNon serve leggere Wikipedia, qui impari molto di più. Doniamo un contributo a Don Pedrotte, così chissà che non venga a fare qualche gara seria su campo neutro :-)
EliminaInoltre un plauso per aver ripristinato la grafica reclamata dai parrucconi
Eliminasolo gli stupidi non cambiano mai idea...
Elimina(a proposito, ottima l'idea di dare un contributo a Don Pedrotte!!!)
una stagione agonistica senza Don Pedrotte against Sir Ruggerio è come Tom senza Jerry, come Agassi senza Sampras, come Playboy senza paginone centrale. Il popolo degli orientisti vi invita a ripensarci!
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