Dato che da anni ha chiuso (o meglio convertito, scopro or ora che in realtà c'è ancora) il suo blog che aveva come sottotitlo "come farsi dei nemici parlando di orienteering", ospito "con piacere" i commenti di Stezano Zonato al mio post precedente.
Le virgolette non sono perché lui non mi stia simpatico (ok, è po' feroce, ma mai gratuitamente), ma per i contenuti tristissimi di quello che scrive (tipo 2013:
16.378 tesserati FISO, 2019: 8.385 tesserati, 2020: 4.980 tesserati), e che temo sia tutto vero.
Ecco il Zonori pensiero.
"Temo che sarà sempre più problematico praticare l’Orienteering in Italia.
Dopo l’introduzione dei protocolli anticovid per lo svolgimento dell’Orienteering è di questi giorni la notizia che per le visite agonistiche ora gli atleti saranno classificati in fascia A1, A2, A3 o B a seconda se abbiano contratto il covid più o meno gravemente (guarendone), o se non abbiano effettuato nessun accertamento medico in quanto sani o quantomeno con nessun sintomo di malattia.
E a ciascuna categoria viene raccomandato ai medici che rilasciano il certificato d’idoneità di approfondire con cura gli esami introducendo anche ecocardio, doppler e holter, con conseguenti esborsi in denaro da parte dei tesserati e con, immagino, meno facilità da parte dei medici stessi a rilasciare le idoneità alla pratica dell’Orienteering.
Ma non solo.
Chi ora si sottopone a visita d’idoneità dovrà poi sottoscrivere una dichiarazione con la quale si impegna a comunicare a medici generali, medici specialisti e alla propria società sportiva se, successivamente alla visita, insorgono sintomi riferibili al covid. In pratica se ci viene un raffreddore ci viene richiesto di comunicarlo a tutti questi enti, per gli opportuni provvedimenti.
E non è finita.
Sono andato a prenotarmi la visita per l’idoneità agonistica e il medico cardiologo che di solito mi rilascia il certificato mi ha detto che non visiterà più i maggiori di 65 anni, a meno che non dimostrino di avere un fisico “perfetto” (ha detto proprio così).
Ammesso che ci sia qualcuno oltre i 65 anni avente il fisico di Usain Bolt, quale sarà il prossimo provvedimento? Ci saranno gare riservate ai vaccinati e gare per chi ha già contratto il virus? O forse ci faranno indossare una fascetta o un pettorale colorato (rosso per chi sta aspettando di essere infettato, arancione per chi è stato vaccinato e giallo per chi è guarito dal virus)? Verranno organizzati i campionati NG (non contagiati) per atleti di classe B e campionati CG (contagiati e guariti) per atleti A1, A2 e A3?
Fuori dai nostri confini nazionali non è obbligatoria nessuna visita e mi pare che solo in Francia ci sia un sistema simile al nostro. Fuori dai nostri confini nazionali ognuno è libero di fare una visita medica solo se gli aggrada e se vuole controllare il proprio stato di salute, così com’è libero di farsi una colonscopia, un esame del sangue, delle feci, del PSA, un’igiene dentale. In Italia ci viene IMPOSTO cosa fare per la nostra salute al fine di poter praticare uno sport, anche a livello super dilettantistico.
In questo periodo difficile, dove lo sport sarebbe invece l’unica cosa logica da consigliare a tutti, le restrizioni imposte ci rendono oltremodo la vita difficile, come se già non lo fosse. E’ da ottobre che non si può giocare a tennis poiché è stabilito che per i non campioni come me non è consentito giocare sotto un pallone pressostatico, per pericolo di contagio. Due persone in 670 mq. a distanza di 25 m. una dall’altra con una rete che li divide in mezzo! Quindi niente tennis, niente palestra, niente piscina, niente calcetto o sport di squadra simili … ma, siamo proprio sicuri che le imposizioni mirino alla salvaguardia della nostra salute?
Per quanto mi riguarda ho fatto una richiesta ufficiale alla nostra Federazione, e cioè di togliere la norma ai 65enni e oltre che vieta loro la partecipazione agli allenamenti organizzati (solitamente non proprio affollati) consentendo invece loro di gareggiare in eventi nazionali affollati senza alcuna preparazione specifica. Oltretutto in questo modo si introduce una discriminante che non è da poco. Io che a esempio ho da poco compiuto 65 anni non posso partecipare agli allenamenti, chi li compie a ottobre di quest’anno invece può farlo, pur gareggiando nella mia stessa categoria.
Non mi faccio troppe illusioni che la mia richiesta venga accolta, considerato che l’attenzione ora è tutta rivolta agli atleti Elite, alle imprese di Stefania Corradini nello sci di fondo, ai record di scalata del Monte Sinai di Riccardo Scalet (bravissimi entrambi, caspita!), alle bionde ex campionesse nordiche e ad altre amenità delle quali al 90% degli orientisti poco importa. L’ultimo numero di Azimut ne è la prova più evidente.
Un’ultima considerazione: penalizzare e discriminare in questo modo i supermaster (che tra l’altro rappresentano la maggioranza mondiale degli orientisti in attività) non può che danneggiare il nostro movimento. Se i supermaster abbandonano l’Orienteering per il nostro sport in Italia è finita.
Spero che in Federazione riflettano e soprattutto che esaminino con attenzione le statistiche di tesseramento degli ultimi anni. 2013: 16.378 tesserati, 2019: 8.385 tesserati, 2020: 4.980 tesserati (- 41% in un anno!!!).
Secondo l'iss (dati del 27 gennaio 2021), solo 1,1% dei morti di covid aveva meno di 50 anni. Non credo la federazione voglia fare un dispetto ai supermaster vietando gli allenamenti: è un dato di fatto che gli over 65 sono la categoria piu a rischio.
RispondiEliminaLucia
Ciao Lucia. La tua osservazione avrebbe un senso (anche se opinabile) se la Federazione vietasse ai supermaster anche le gare, invece no. Ai supermaster è vietato partecipare agli allenamenti (con poca gente, solitamente) MA NON ALLE GARE, dove tu mi insegni il rischio è ben maggiore: più affollamento, più impegno fisico, più possibilità di contagio. E allora, qual è il senso? Riesci a spiegarlo? E poi permettimi, tu dici che gli over 65 sono la categoria più a rischio (di cosa, di prendersi il covid facendo sport?), ma se tu fossi sovrappeso ti piacerebbe che qualcuno ti VIETASSE di mangiarti una fetta di dolce per GARANTIRE LA TUA SALUTE?
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