19 maggio 2021

Campionto italiano middle in Cansiglio


Se il sabato dei campionati italiani middle cominciano con Stegal che dice "benvenuti al Maracanà dell'orienteering", con Stefano Maddalena che incrociandoti ti saluta per nome, e con il tuo miglior nemico che all'arrivo sul campo di gara di abbraccia, anche se poi la gara va così così, non è poi sta gran tragedia.

Il mio obiettivo era essere all'altezza della carta, e ci sono riuscito solo a tratti.

Lei, la carta, era veramente difficile, e il solo fatto di non uscirne in lacrime sarebbe un gran risultato, se non fosse che prendere 15 minuti dal primo è piuttosto disdicevole, anche se si chiama Emiliano Corona e ha una bella manciata di anni meno di te.

Temevo di raggiungere Ingemar, che partiva 2 minuti prima di me, agitarmi e mandare la gara e remengo. Invece alla 1 il mio distacco da lui era aumentato, e alla 2 non lo vedevo già più neanche con il binocolo. Ed è un peccato, perché anche solo con 1'' meno di Ingemar, era bronzo (come al solito, lui magari non va velocissimo, ma non sbaglia. E qui l'importante era non sbagliare).

Il mio peccato originale è stato fare benino la 1, lento ma preciso, e di pensare di essere entrato bene in carta. Con il risultato che mi involo a passo spedito a 90° dalla direzione giusta (leggere la bussola? giammai!) e anche se ci metto relativamente poco a capire quale crimine ho commesso, a quel punto sono distante anni luce dal punto, e con il mare magno fra me e lui. Nell'andarci incontro Mario, che partiva 4' dopo di me, ma più che lo spietato agonista che è solito essere, sembra Cappuccetto Rosso, tanto è vero che praticamente mi porta lui alla 2, ma andando alla non irresistibile 3 sbaglia tutto e perde 6 minuti.

Poi ci perdiamo di vista noi e io perdo di vista il mondo, tanto che non saprei assolutamente dire come sono arrivato alla 4 (stesso tempo di Emiliano, ma non l'ho mai visto, giuro...), nè alla 5 (che ho già visto andando alla 2, ma vago su e giù per le buche lì intorno), mentre per la 6 so benissimo che mi sono fatto uccellare da una lanterna che non c'entrava niente, e mentre ci andavo pensavo pure "ma dai, non può essere quella!!".

Nella lunga tratta per la 7, dove stacco un clamoroso 2° posto a due soli secondi da Emiliano, ritrovo Mario e insieme troviamo Davide Martignago e Matteo Morara: ci studiamo tutti a distanza, ma andiamo su almeno 3 percorsi diversi (Davide e Matteo pare vadano insieme). 

Per la 8 seguo spudoratamente Matteo, che mi sono fatto l'idea essere uno che di tecnica la sa molto più lunga di me, ma lo vedo molto indeciso (anche se torna sulla retta via prima di me), per la 9 decido di andare per conto mio (facendo meglio di lui) e per la 10 sono quasi certo di vedere lui e Davide andare in tanta mona. Quando mi decido a crederci e vado per la mia strada, la raggiungo effettivamente prima di loro, ma una scelta infelice li fa ripassare davanti andando alla 11 e poi procediamo a pochissima distanza fino alla 16, dove decido di fare una scelta diversa, mi infogno fra gli alberi caduti non segnati in carta, e tanti saluti. 

Non è di nessuna consolazione il fatto che Mario si sia nel frattempo ri-perso e mi  arrivi dietro di 6 minuti.

Andare piano piano piano, prudente prudente prudente, non fa proprio per me, almeno per il momento. Sono curioso di vedere come correrò qui in Cansiglio gli italiani middle del 2044.


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