7 maggio 2021

Underdog

Dopo la mia vittoria all'esordio di Lonigo, e le mie debacles nelle due successive sprint di Montecchio e Schio, il Perfido Ruggiero mi aveva suggerito che il ruolo di favorito non mi si addice.

Siccome la FISO mi ama, ha fatto in modo che nei prossimi vari campionati italiani io sia meno favorito di Galletti in elite (absit inuiria verbis).

I campionati italiani middle si corrono, sabato, nei boschi del Cansiglio, dove ho collezionato una serie imbarazzante di bestialità, persino nella più potabile parte alta, dove nel 2016 non sono riuscito a fare meglio che sputtanare una ara fino a quel momento ottima, sbagliando di 90° l'uscita da un punto banale, come raccontato nel "famoso post sul cartello"; nel 2017 sono arrivato addirittura undicesimo a 33' dal primo (e a 8' dal Perfido, "splendido" nono...); e nel 2018 sono riuscito a fare un errore da 24' (ventiquattro-minuti) uscendo di carta, come raccontato qui.

I campionati italiani long si corrono il 29 maggio a Collepietra, in Alto Adige - Sudtirol, una terra fantastica dove non sono riuscito a fare una gara decente che sia una.

Il tutto, nel mese di maggio, il mio mesus horribilis per eccellenza, nel quale ho collezionato solo prestazioni indecorose anche nei miei anni migliori (???), causa inspiegabili black out cerebrali che mi fanno smarrire anche nei posti più banali.

A questo si aggiunga che:

- quello che nel 2017 mi ha dato 33', DP anche lui, alto anche lui, ma lui ex nazionale e io no, ha pensato bene di sospendere momentaneamente la sua lontananza dalle gare, e venire a giocare con noi in Cansiglio

- ci sono tutti i più forti di questo inizio stagione (tranne Cipriani che per l'occasione è tornato fa i vecchietti)

- la mia kryptonite personale, Ingemar Neuhauser, quello che quando lo raggiungo mi perdo sempre, in Cansiglio mi parte 2' prima

- Davide Martignago mi parte 2' dopo, e il Perfido Ruggiero 4', tanto per non mettermi troppa pressione

Morale della favola, i bucmechers danno una mia medaglia alla stessa quota a cui davano Steven Bradbury vincente alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City nel 2002...

 


 


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