31 gennaio 2010

Ah, Venezia...

E' finalmente arrivato il 30 gennaio, la data della notturna di Venezia, tradizionalmente la mia prima gara dell'anno, e una delle mie preferite in assoluto.

La mia gara è in realtà iniziata molto tempo prima: il 25 novembre (!) scrivo agli organizzatori per conoscere la data della gara, per mettermi un pallino sul calendario verso cui dirigere la pena degli allenamenti invernali, il primo dicembre ho ricevo risposta con la data del 30 gennaio, il 16 gennaio, preoccupato di non trovare ancora niente sul sito dell'Orienteering Galilei, scrivo di nuovo in cerca di conferme, il 22 gennaio finalmente mi iscrivo. Insomma, un vero tormento da malato mentale. Il 18 gennaio scrivo anche a Visioli, il mio Nemico del MOV 2009, per chiedere se ci sarebbe stato, e lui fa il vago: "Ti farò sapere... tramite la lista iscritti".

I giorni immediatamente precedenti la gara vado ogni 2 ore sul sito del Galilei a vedere se per caso hanno messo le griglie, mi riguardo lanterna per lanterna la gara dell'anno scorso studiando il tracciato e i dati degli split come fosse questione di vita o di morte, infine, il giorno prima, mi guardo le previsioni del tempo per il 30 sera, che annunciano tempo bigio, discreta possibilità di pioggia, temperatura sugli zero gradi, umidità dell'80% e temperatura percepita di -5°. Non il massimo, ma ricordo le docce del Cus Venezia come una dei piaceri più grandi provati sui vari "campi" orientistici.

Arriva finalmente il grande giorno. I prodigi di Trenitalia mi fanno scegliere tra spendere 23 euro partendo nel pomeriggio o spenderne 11 partendo alle 12.33. Scelgo l'economia, se non altro per il fastidio di non trovare sul loro sito la combinazione da 11 euro, come se non esistesse. Alle 12 sto per aprire per la 30esima volta il sito del Galilei in cerca delle griglie, ma mi dico che c'è un limite a tutto e, purtroppo, non lo faccio. Alle 12.20 sto ancora spostando musica sul lettore mp3. Alle 12.28 sono in stazione e vista la fila allo sportello biglietti mi fiondo sul distributore automatico dei biglietti regionali (quelli gialli di Trenitalia sono naturalmente rotti), che mi permette di fare il biglietto almeno fino a Verona. Quando il treno parte, sono già seduto da più di un minuto. Ho fatto di meglio.

Non è purtroppo ancora arrivata la mia nuova lampada frontale "Black Diamond ICON LED", acquistata dagli USA su e-bay, che dovrebbe garantirmi qualche probabilità in più di non sfracellarmi durante il paio di notturne annuali. Per fortuna per quella di Venezia è sufficiente il mio scarsissimo frontalino a 4 led, che durante il viaggio in treno riesco anche a convincere, togliendo un pezzo superfluo e riposizionando sapientemente il nastro isolante, a rimanere contemporaneamente chiuso e acceso.

Arrivo a Venezia alle 16.50 e nella mia testa per qualche strano motivo sono convinto di avere più di un'ora prima del ritrovo, e due prima della partenza. Dopo un po' che faccio il turista e mangio qualcosa, torno casualmente sul pensiero, e mi rendo conto che se la gara inizia alle 18 forse il mio conto non è proprio esatto. Sono le 17.20 e mi dirigo spedito alla sede del Cus Venezia.

Durante il tragitto penso a Visioli e Lerose, che mi hanno piallato nel 2009. Chissà se sono in forma. E chissà se io sono più in forma di un anno fa. In fondo avevo iniziato la preparazione atletica per il 2009 quando ero fisicamente del tutto alla frutta, mentre quest'anno sono partito da una condizione più che discreta. Quindi magari posso correre molto più dell'anno scorso. Come al MOV? Mah, certo la gara è molto più corta... Però magari salterà fuori qualche Elìte in gita. Ma se fossi davvero in forma forse potrei darle anche a qualche Elìte. O almeno dovrei credere di poterlo fare. Mah.

Nell'avvicinamento non vedo nessuna fettuccia, nonostante sul volantino ci fosse scritto "percorso fettucciato dalla stazione al punto di ritrovo". Però mi era sembrato che il volantino fosse un copia incolla di quello del 2009, quindi forse la frase l'anno lasciata per sbaglio e quest'anno hanno deciso che le fettucce non servono. Quando arrivo davanti alla sede del Cus Venezia, e non trovo nulla e nessuno, il mio cervello elabora istantaneamente la seguente teoria: "Ecco, sono un cretino, ho letto troppo velocemente il volantino, dando per scontato che il ritrovo fosse qui, e invece chissà dove è. Sono proprio un cretino". Mi metto a correre in direzione della stazione, sperando di trovare le famose fettucce ("ecco perchè non c'erano, perchè non venivano da questa, ma chissà dove andavano...") o in alternativa quel tizio che ho incrociato poco fa che mi pare essere uno di quelli del Galilei. "Certo che sono davvero un cretino, certo che è proprio un bel modo per iniziare l'anno, e Visioli sarà lì bello rilassato che fa il riscaldamento e io sono qui con il magone, ecc. ecc".

Arrivo in zona piazzale Roma e non vedo nessuna fettuccia, però trovo "il tizio", che si rivela essere Gianni Mazzeni, coach dell'Orienteering Galilei. E che mi stecchisce con La Verità: "Non hai letto sul sito che la gara è rimandata? Questa mattina a Venezia c'erano 5 cm di neve ed è prevista neve anche per questa sera." Ero riuscito ad aggirare tutte le prove evidenti che la gara non ci fosse, inventando al volo spiegazioni valide, ma davanti a questa dichiarazione non riesco a fare nulla. Un po' come quando in cartina corri per 5 minuti tralasciando tutti gli elementi evidenti che ti dimostrano che non sei dove pensi di essere, aggrappandoti a tutti i dettagli che invece sono compatibili con la tua convinzione, fino a quando ti trovi davanti un ettaro di prato non segnato in cartina, che ti costringe ad ammettere che ti sei perso.

Lo smacco è notevole, perchè aspettavo da mesi questa gara, perchè passeranno mesi prima che ce ne sia un'altra che valga la pena della trasferta, perchè mi sono fatto 4 ore di viaggio per venire fino a qui, e perchè ne devo fare altrettante per tornare a casa.

A salvarmi la giornata, sono le due ore di chiacchier-O che pratico sul regionale Venezia - Verona (che si ferma per 20' in mezzo alla brughiera veneta per farci superare non solo da due Freccia Bianca, ma anche da un altro regionale partito dopo di noi...), con Walter Peraro, colonna dell'orienteering sui Lessini, e memoria storica di trent'anni di orientering, anche lui incappato nel viaggio a vuoto. Calatomi nei panni del nipotino che ascolta il nonno a bocca aperta, mi lascio piacevolmente travolgere da una valanga di aneddoti, dal primo campione italiano di orienteering maestro di sci a Cortina battuto l'anno successivo per aver fatto il percorso al contrario, a una edizione della gara di Venezia in cui gli organizzatori avevano scoperto la sera prima che il blu dei canali aveva coperto tutti i ponti e avevano ripassato a mano tutti quelli più vicini al tracciato di tutte le cartine, al primo campionato italiano sui Lessini con carta stampata di nascosto in Scozia perchè in Italia vigeva il monopolio dell'IGM, alla fine dell'era Dalla Sega per opera di Zanetello, al passaggio dalla CISO alla FISO, alla differenza di consumo di ossigeno fra Niccolò Corradini e il resto degli orientisti, alla breve ma intensa stagione della pubblicazione Orienteering Mese, agli esordi speakeristici di Stefano Galletti, alla premiazione della 5 giorni della Val di Non del 1998 con Vladimir Pacl in carrozzina poco prima della sua morte, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.

Certo, non è esattamente come correre una gara, però è stato piacevole.





6 commenti:

  1. "...agli esordi speakeristici di Stefano Galletti..." ...
    ...
    sentire questa storia dalla voce di Walter Peraro farebbe piacere anche a me :-)

    Firmato: l'esordiente speaker che non ha ancora imparato a usare 'sto "seleziona profilo"!

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  2. ti posso consigliare una società che avverte gli atleti quando le gare vengono annullate?

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  3. ...e che mi avrebbe fatto perdere 2 ore di chiacchier-O, lo spriz offerto da Mazzeni e l'atmosfera unica di Venezia a fine gennaio? No grazie...

    (incredibile questi reclutatori senza scrupoli a quali mezzucci ricorrono per accaparrarsi i forti atleti delle altre squadre...)

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  4. Per un solo, microscopico, infinitesimo istante ho pensato che GBS parlasse con me...
    Poi mi sono reso conto della triste verità :-)

    Stegal

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  5. Mannaggia la muscariella... se sapevo che venivicmq a Venezia ti passavo una carta, ovviamente non con i percorsi 2010 o cmq ti offrivo anch'io uno spritz, o magari due... ad ogni modo, a parziale consolazione, sabato sera effettivamente ha nevicato... mi dispiace per il viaggio a vuoto, in quanto DT ho scritto sul sito FISO, nel nostro blog e il GALILEI ha scritto a tutte le società iscritte...nonostante questo so di orientisti, anche della mia società, che hanno saputo del rinvio quando erano in procinto di recarsi in stazione...

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  6. E tutto per 5 miseri centimetri di neve ...
    Non vorrei mettermi anch'io a elargire aneddoti ( e daltronde la mia recente memoria orientistica non mi aiuta) ma quel giorno, qualche anno fa a Passo Cereda, sotto la neve, a correre i campionati trentini. O sempre la bevilonga di 2 anno or sono con 50 cm di neve ...

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