14 gennaio 2014

Bis a Bas(elga)

L'Orienteering d'inverno è come il calcio d'agosto e se vincere il Trofeo Berlusconi o il Trofeo Birra Moretti non vuol dire un gran che rispetto alla vittoria del campionato, figurarsi quanto possa contare vincere le gare di Oricup-Inverno. Però vincerle è più divertente che non vincerle, e farle bene dà più morale che farle male.

Dopo la vittoria contro nessuno della gara di Fondo, bisso a Baselga di Piné contro qualcuno, ed è un bi-bis, perché bisso anche rispetto alla gara di Baselga dell'inverno scorso. Accanto a me sul podio, che gli organizzatori hanno il buon gusto di non mettere in scena, ci sono Andrea Segatta, che corre come non si vedeva da tempo, e Fabio Daves, che invece purtroppo corre come al solito.

La carta non è diabolica, ma la gara è divertente: anche se le vere scelte sono pochine, tratte dove bisogna solo correre ce ne sono giusto un paio, quindi bisogna mantenere alta la concentrazione dall'inizio alla fine. I miei obiettivi di giornata erano leggere con attenzione tutte le descrizioni punto e i codici delle lanterne (abitudine che vorrei riuscire ad acquisire perché, soprattutto nelle sprint, ti fa sembrare di perdere attimi, ma ti può permettere di non buttare decine di secondi) e rimanere concentrato per tutta la gara.

Direi che sono riuscito a fare entrambe le cose, e l'unica volta che ho preso 20'' da Fabietto non è stato per una distrazione o un errore, ma per una scelta di percorso che non si è rivelata così brillante come pensavo. Nella fattispecie si trattava della tratta 3-4, che tagliando dal prato era probabilmente davvero un po' più corta, ma che risultava molto più lenta. A ben guardare ho anche preso 13'' da Andrea nella tratta 6-7, dove invece probabilmente il taglio dal prato conveniva, immagino anche perché si poteva passare subito sopra alla casa a bordo prato, invece di passare da sopra come ho fatto poi andando alla 8. Quella per la 8 era un'altra tratta con più scelte possibili, anche se come lunghezza e tempo non cambiava molto tra la rossa che ho fatto io e la verde che si poteva fare. Altra possibilità di scelta poi fra la 9 e la 10, ma andare a cercare fortuna sul sentiero un po' innevato, che si doveva poi percorrere per andare alla 16, non si è rivelata (per Fabietto) una grande idea.
Comunque, anche se come sempre il bosco è un'altra cosa, sempre di orienteering si trattava, e quello che distingue questo sport dalla corsa campestre o dal mezzofondo, è il fatto che quando arrivi ad un incrocio sei sempre tu a decidere quale strada prendere, e, se non fai attenzione, puoi anche prendere quella sbagliata. Vero Fabietto? :-)


2 commenti:

  1. E' possibile che sia stato Fabietto quel Daves protagonista di un minuto abbondante di ripresa televisiva RAI al Cross della Lagarina? Se c'erano altri orientisti, non li ho visti purtroppo

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    Risposte
    1. Certo che era Fabietto! 27esimo in 33:32 nella categoria assoluta, a 6' dal Keniano che ha vinto, su 9 km di puro massacro. In Km/s, meno di 3:20 al km/s, tanto ma tanto di cappello per Fabietto!
      Altro orientista presente Giuliano Zucal (di cui sicuramente scriverà il suo manager..), ma con un meno prestigioso 14esimo posto a 6' dal vincitore nella categoria Junior

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