24 ottobre 2020

Molti giorni (ed errori) dopo

Dal lontano 15 settembre, data dell'ultimo post su questo che, se non conto male, è uno dei soli 4 ori-blog italiani sopravvissuti, mi sono allenato quasi niente (1 solo uscita, lunga, ma una sola) e ho corso 4 gare, con risultati piuttosto mediocri. Ho collezionato una serie di bestialità non male, che devo confessare prima di domani, sperando che questo sia catartico in vista di quella che rischia di essere l'ultima o-gara del 2020, la long in Primiero.

Gara 1 - 3° Coppa Italia - Pergine - Valar - Parco 3 castagni
Carta/bosco abbastanza infame, dove negli anni di vacche grasse ci si correvano giusto gare di Oricup inverno o al massimo di CSI, mentre quest'anno ci si corre in coppa Italia. E' una gara fisicissima (bosco erto e sporchissimo) quindi dovrei andarci a nozze, solo che bisognerebbe anche non farci troppe bestialità. Io invece alterno tratte ben fatte, che mi portano persino in testa alla 4 e anche dalla 8 alla 10), con altre oribbili, tipo l'azimut ubriaco per la 3, il trasferimento un po' stentato per la 5, la pascolata a casaccio per la 11, la scelta insensata per la 14, la battuta a funghi per la 17 e la fantasiosa scelta a caccia di curve di livello per la 19. Vince Matteo Morara.
 
 
 
Gara 2  - Campionato Italiano Middle - Vigolana
Siamo in Vigolana, organizza il Crea Rossa, sicuro che piove. Invece piove solo prima (quindi comunque in bosco dopo 1' sei fradicio) e poi fa un bel po' di freddo, ma poteva andare molto peggio. Io parto (maluccio) 2' prima di Matteo Morara, alla 6 il mio cervello si mette a cercare un naso invece che un avvallamento, lui mi supera, io lo riprendo facendo due best time alla 7 e alla 8, e da lì in poi corriamo assieme, con me che faccio il somaro e lo tiro nelle tratte di corsa, e lui che fa il puledro e mi porta sulle lanterne. Finisce che io gli faccio pigliare l'oro (batte Martignago per 5'') e lui mi fa pigliare il bronzo. Che io alla velocità a cui vanno le mie gambe facevo fatica a leggere la carta prima, figurarsi adesso che non ci vedo neanche più bene...

 
 
Gara 3 - Coppa Italia sprint Doganaccia
Il posto è molto bello, per quanto in culo ai lupi, e la gara è una sprint molto atipica, con inizio in bosco, intermezzo fra le case e fine in bosco. Io per par condicio piazzo una castronata in ogni settore e mi metto al riparo dal rischio di arrivare alla fine con il primo posto che ho alla 4, dalla quale esco in direzione casual precipitando al quinto posto. Infilo una bella serie che mi porta alla 16 a 19'' dal secondo posto e poi mi infilo fra le due case sbagliate, rimanendo a fissare come un cretino un recinto che non è un muretto e che non è dotato di lanterna: ci perdo 20''. La dignità però la perdo alla 22, sprofondando varie curve più in già del dovuto attirato da una lanterna qualsiasi. Vince Matteo Morara.
 
 
 
Gara 4 - Coppa Italia Long Doganaccia
Il posto è sempre molto bello (è lo stesso della sprint...) ma in più c'è molto più tempo di godersi il "foliage" e si va anche sui prati alti. Io però cado in depressione già alla 1, quando arrivo in zona punto, potrei attaccarlo in carrozza, ma il cervello va in stand by e ci perdo 7 minuti, vedendomi passare via nel bosco sia Matteo sia Davide, che partivano dopo di me. Tento di recuperare alla 2 e alla 3, ma alla 4 il cervello si ammutina, e quando è evidente che sono arrivato al punto B, da cui dovrei tornare indietro pochi metri per prendere il sentiero che mi poterebbe comodamente a monte della 4, decide arbitrariamente che sono arrivato al punto A e che devo proseguire per un po' sulla forestale. L'andamento della strada è simile a quello che dovei incontrare (ok, le lunghezze no, ma non sono mica così raffinato) ma quando NON vedo la seggiovia, invece di prendermi a calci in culo penso che non l'abbiao cartografata, e proseguo insipiente. Quando mi trovo davanti il baratro, capisco e piango. Da lì alla fine riesco a collezionare parecchie altre perle di ignominia orientistica (salita insensata in uscita dalla 6, pascolaggio alla 8, collezione di carbonaie alla 9, attacco casual alla 10, scelta di percorso discutibile + ultima tratta da mentecatto alla 15) ma anche a godermi un po' il bosco, che merita molto. Vince Matteo Morara. Che palle.
 
      

La coppa Italia M35 la vince (indovina un po'?) Matteo Morara, davanti a Davide Martignago e a Tommaso Civera, che approfitta alla grande delle mie due pessime giornate appenniniche. Il problema è che questi "veri" M35 non hanno dimostrato che io sono troppo vecchio per misurarmi con loro e che è ora che mi metta a correre con i miei coetanei, quindi l'anno prossimo sarò ancora lì in dubbio.