10 giugno 2021

Buio p(r)esto

Ormai qualche settimana fa si sono corsi i Campionati Italiani Long fra gli splendidi boschi e pascoli di Collepietra - Steinegg. Era, ahimè, ancora maggio e il mio "maggic moment" è proseguito da par suo.

Prima della partenza più di uno mi aveva detto "è la tua gara, è tutta su sentiero", cosa che non suona esattamente come una esaltazione delle mie doti di orientista, ma pazienza. Solo che quando da un neurone all'altro gli impulsi elettrici devono guadare chili di melassa, c'è poco da fare anche sui sentieri.

I primi tre punti sono il sunto perfetto di tutta la mia gara. Dopo il triangolo basta andare in curva fino alla forestale, appoggiandosi persino ad un prato. Io ho nel cervello solo "sentiero - sentiero - sentiero" e mi butto giù di 5 curve abbondanti, per poi rifarle in su. Con il risultato che invece di mettere preziosi secondi in cascina, ne perdo già 20 d'emblée.

La 2 è poco lontana e per niente irresistibile. ma probabilmente salgo troppo, ignoro i comodi sentierelli che ci sarebbero lì in giro, vado troppo avanti, non mi raccapezzo, mi viene da piangere, torno indietro. E ci smeno altri 3 minuti e mezzo.

Poi mi appare Alessio Tenani, che non è affatto Alessio Tenani, ma uno della Masi che da dietro ci assomiglia un po', e io ne approfitto per salire metà delle curve necessarie, riconoscere un bivio che non è lui e andare a sbattere su un prato che mi costringe a prendere atto della situazione. Da lì è facile arrivare alla 3, con soli altri 3 minuti persi.

E così via.

Quelli bravi si sono lamentati che non era una gara abbastanza tecnica, in effetti probabilmente il minimo sindacale della tecnica orientistica e della lucidità sarebbero stato sufficiente per venirne a capo in modo dignitoso e giocarsela di gambe.

Sigh.