15 febbraio 2011

0-1

Come dicevo a Cipriani mentre me ne andavo in macchina da Ospedaletto, è triste essere 0-1 già a metà febbraio. C'è il lato positivo di avere davanti molto tempo per pareggiare. E quello negativo che ce n'è altrettanto per arrotondare il risultato a suo favore. Ragion per cui mi sembra doveroso trarre qualche indicazione utile anche da una garetta promozionale di fine (?) inverno.

Il cappello introduttivo era doveroso per tentare di rendere meno ridicolo il fatto di perdere del tempo ad analizzare gli split di una competizione “valida per il trofeo csi comprensoriale della Valsugana”, cioè non esattamente gli WOC. Ma se c'è da imparare dalle gare comprensoriali, ben venga.

Giornata quasi tiepida, costone al sole nella per altro non soleggiatissima Valsugana, organizzazione certosina del neo-Gronlait Sandri Junior, con tanto di punzonatura elettronica e risultati + split in serata, e all'ultimo momento l'avversario che non ti aspetti: Andrea Cipriani. 19 le lanterne a sequenza obbligata sparse con abbondanti su e giù fra i campi (o fra i rovi come la sequenza 4-5-6) più sei lanterne di “micr-o”, ovvero lanterne a sequenza libera, molto ravvicinate, senza codice, la cui punzonatura errata fruttava delle penalità.

Tecnicamente due i punti ostici: la partenza (difficilissimo trovare in carta la partenza e il primo punto) e il punto 5 (al quale quasi tutti sono arrivati passando dal 6 e, nel mio caso, dopo aver inaugurato abbondantemente gli stinchi con i primi graffi della stagione). Il resto della gara scorre via piuttosto agile, con poche scelte da fare, nessun trabocchetto e molto da correre. Arrivo al traguardo in 23'40'', ed è piuttosto scocciante scoprire, dopo una gita in M12 con il Chri, che Cipriani ce ne ha messi 22 esatti.

La spiegazione arriva alle 24:44, quando Matteo mi invia gentilmente gli split, che mi illustrano in modo inequivocabile che dalla 6 alla 7 ho fatto una scelta più dettata dalla voglia di riportare a casa la maggiore superficie possibile della pelle degli stinchi più che da valutazioni tecniche, che fisicamente in questo momento sono al livello di Cipriani, che lui ha attaccato dalla prima all'ultima lanterna, mentre ho solo fatto attività fisica all'aria aperta.

Lezione 2011/1: quando la lanterna non presenta difficoltà tecniche, bisogna darci dentro con le gambe.

P.S. Se invece anche Cipriani ha in realtà fatto solo attività all'aria aperta, sono veramente cazzi...

10 febbraio 2011

Intervallo

Dato che questa settimana non dispongo di appassionanti (?) resoconti nè di acute (??) disamine tecniche, mi permetto di segnalare ai miei lettori una vera chicca "rubata" da World-of-O, il sito che raccoglie i blog degli orientisti seri.

Si tratta nientemento che di 15' di filmato di Sgiursgiu che corre in Portogallo, con annessa mappa su cui disegnare il suo percorso, di cui un pezzo in bosco e un pezzo in paese.

La ripresa fa venire un po' di mal di mare, e il fatto di non poter tenere la cartina orientata così come quello di poter vedere solo nella direzione in cui guarda il tizio che fa le riprese, rende l'esercizio piuttosto impegnativo (almeno per me) nella prima parte. La parte in paese è invece abbastanza semplice, ma fa impressione vedere la velocità a cui va The Frenchman, e il posto fa venire una gran voglia di essere lì.

http://o-training.net/blog/2011/02/07/video-follow-gueorgiou-in-portugal-and-draw-his-route/

Astenersi no-perditempo.

2 febbraio 2011

La maledizione di Veneziabainait

E arriva finalmente il 29 gennaio, ma dopo il trauma dell'anno scorso mantengo un profilo molto basso. Iscrizione non troppi giorni prima, poche discrete visite sul sito dell'Origalilei (tanto da scoprire che avevano pubblicato le griglie solo dal blog di Rem dato che non mi era venuto in mente di cercarle sul sito FISO), e costruzione di un "pacchetto fine settimana" che poteva far fronte anche ad un annullamento gara per meteorite su Marghera dell'ultimo minuto.

Fuori dalla stazione dei treni non vedo nessuna fettuccia, e non è un bel segno. In compenso vedo parecchi zaini inequivocabilmente orientistici, quindi per lo meno a piangere sarò in compagnia. Incontro anche Rem con una assortita compagnia, e quando iniziamo ad ironizzare sulla mancanza delle fettucce vediamo due Origalileiane che ci vengono incontro posandole.

Quindi la gara stavolta c'è.

Ci sono anche molte più persone del solito, forse perchè vale per il campionato veneto di notturna, forse perchè Rem sul suo blog l'ha dipinta come un solo piccolo gradino al di sotto della Jukola, forse perchè quest'anno la crisi di astinenza ha colpito più del solito gli orientisti del nord Italia. Fra gli altri saluto Maria Claudia Doff Sotta, che ha dei dubbi sull'abbigliamento perchè dato che non leggerà tanto bene la carta per una pila debole pensa che non correrà molto (vincerà con 13' di vantaggio sulla seconda).

Fra i non previsti alla gara c'è anche un nutrito gruppo di Pol.Masi + Forestale, che mi rovinano un po' il morale. E' vero che non mi sono iscritto in M35 perchè avevo paura che non ci fossero abbastanza avversari forti, ma è anche vero che mi sono iscritto in M19-34 perchè pensavo che non ce ne fossero di fortissimi. Mentre con Tenani + Pagliari + Pittau + Bignami devo cestinare le bozze mentali di post trionfalistici.

La serata è bellissima, non c'è una nuvola, non fa molto freddo, non ci sono troppe persone in giro per le calli e i canali con i riflessi delle luci sono incantevoli. Non si potrebbe chiedere di meglio.

Arrivo in partenza bello carico e rilassato e la gara vola via abbastanza scorrevole, pur con qualche sbavatura. Alla 1 non approfitto del lungo tratto di sola corsa per leggere il resto della carta (che per altro non è di molto facile consultazione, viste le dimensioni e lo spessore della carta), alla 4 faccio una microscelta leggermente più lunga di quella migliore (il mio percorso è in verde, quando c'è solo rosso è perchè ho fatto le stesse scelte di Tenani, che ringrazio per prestito della carta già scannerizzata), al ponte prima della 6 ho il primo microvuoto e mi ci vogliono 10'' per capire che sono sul ponte giusto, alla 9 mi appare il "tunnel di luce" di cui parla Sgiurgiu nei suoi scritti ma sono solo le tardive illuminazioni natalizie, alla 10 allungo un po' rispetto alla scelta ottimale, alla 12 opto per una scelta con molta corsa e poca lettura ma la allungo un po' troppo e ho anche un altro micro vuoto con visita ad una piazzetta estranea prima di rimettermi sulla retta via (15esimo tempo di tratta...).

Dopo la 15 provo a spigere un po' di più, dato che mi rendo conto che ho dovuto leggere molto (memoria? chi è costei?) e non ho rilanciato un granchè la corsa ogni volta. L'andatura sull'ultima fondamenta mi sembra buona, scavalco l'ultimo ponte, entro nel cortile del CUS, punzono il finish, scarico: SQ.

Sono abbastanza convinto di aver letto tutti i codici, ma il salto di lanterna non posso escluderlo, e la maledizione di Veneziabainait sembra aver colpito ancora. Chiedo che venga controllata la sequenza, e l'addetto ad Origare (un tale Riccardo che ad un certo punto Mazzeni chiama inspiegabilmente "Ruby" facendolo diventare paonazzo e scatenando le risate di tutti i presenti) mi spiega che ho punzonatura sbagliata nelle ultime due. Sono piuttosto sicuro di aver controllato il codice della 16 che era per di più su un inconfondibile lampione, ed è praticamente impossibile che io abbia sbagliato a punzonare la 100, anche se per l'occasione si chiama 150, comunque chiedo di controllare dove sono le lanterne che io avrei punzonato al posto di quelle due, e viene fuori che si tratta della prima e della seconda del mio percorso. Quindi io per distrazione mia avrei punzonato invece di quelle che dovevo due lanterne che stavano a poco più di 1 km in linea d'aria, tornando poi in tempo utile. Cerco di convincere Riccardo che non ne sarei capace. Lui non si fida, ma mi chiede di lasciargli la SI-card per controllarla con un altro software.

Dopo la doccia, molto meno soddisfacente del solito causa eccesso di iscritti, torno da Riccardo che è costretto ad ammettere che ho punzonato tutte le lanterne correttamente. Il DT Guasina è molto triste nel dover togliere l'SQ dal mio nome, e Origare non sente ragioni, per cui il mio tempo finale risulta essere correttamente di 46'26'', ma con 39'20'' dall'ultimo punto all'arrivo.

Al di là di questa eccessiva lentezza allo sprint, non so bene come valutare la mia gara. Con questa andatura avrei vinto la M35, e prendere 4' dal campione italiano sprint non è poi male, ma i 5 minuti da Pagliari mi stanno sullo stomaco, anche se lui è un nazionale che corre da una vita e io un pirla qualsiasi. Guardando il bicchiere mezzo pieno, confrontando le mie gare 2007-2009-2011 nella notturna di Venezia, con il raffinatissimo strumento Made in DDR della foto qui a fianco regalatomi da mio suocero, sembrerebbe che nel 2007 io abbia corso a 6'56'' al km, nel 2009 a 5'40'' e quest'anno a 5'20''. Il che sembrerebbe voler dire che sto migliorando (ma che i miei margini di miglioramento si stanno esaurendo...).

Da ultmo, entrando in valutazioni un po' più tecniche e un po' meno idiote, mi scocciano quei due micro momenti di black out perchè non riesco a vederci nessuna spiegazione: non c'era gente, non mi ero deconcentrato, e non erano punti particolarmente complicati. Boh.