
Dice il sito che "L'obiettivo che Arge Alp vuole raggiungere con una collaborazione transfrontaliera è quello di trattare, nell'ambito delle sue competenze, i problemi e le esigenze comuni delle regioni membro, segnatamente nell'ambito ecologico, culturale, sociale ed economico, aumentare la consapevolezza della responsabilità comune per lo spazio vitale alpino, promuovere i contatti tra le nazioni e i loro cittadini, rafforzare la posizione dei Länder, delle Regioni, delle Province e dei Cantoni, nonché fornire insieme ad altre istituzioni un contributo all'integrazione europea." Di fatto, per gli orientisti è una ottima occasione per fare delle belle gare su belle carte e con avversari molto forti.
La trasferta è lunghetta ma l'albergo prevede buffet a colazione e pranzo e la cartina della long è il mitico "rock paradise" di cui ho letto in giro, e poi fra questa e una gita scolastica l'unica differenza è che qui c'è anche il divertimento delle gare.
Io sono aggregato alla truppa come riserva di Pagliari nella M35 individuale e anello debole della staffetta forte della M35, che vede Dennis Dellasanta in prima frazione e Denni Pagliari in terza. E' una di quelle simpatiche situazioni in cui non puoi far vincere la tua squadra ma puoi farla perdere, ma mi sento abbastanza rilassato e consapevole dei miei mezzi.
Il fine settimana è di quelli rigidi, ma il tempo ci grazia risparmiandoci la pioggia, che avrebbe portato all'assideramento gran parte dei trentini, colpevolmente privi di qualsiasi copertura. C'è un bel clima, le bandiere, un bel prato e un bel bosco, e tutto è molto piacevole fin quando vari minuti dopo il primo lancio delle 14.00 non mi arriva addosso Dennis che mi dice "Maddalena mi ha detto che il lancio della M35 era alle 14". Corriamo insieme dal direttore di gara che ci dice che effettivamente la partenza della M35 era stata anticipata rispetto alle previste 14.15, ma che loro l'avevano detto al microfono. In tedesco e con un impianto penoso.
Comunque Dennis arraffa una cartina e parte, con 7' di ritardo sugli altri. Non è proprio il modo migliore per iniziare una staffetta, ma continuo il mio riscaldamento cercando di concentrarmi al meglio e confidando nelle doti del mio compagno. Che esce dal bosco poco pi di tre quarti d'ora dopo, consigliandomi di fare attenzione nella zona più pianeggiante.

Scendendo al sentiero penso che sto facendo la gara della vita, e come al solito è fatale.
Il piano è attraversare il semiaperto buttarmi sull'altro sentiero e attaccare il punto dalla curva, ma invece di puntare dritto a ovest finisco per ritornare senza accorgermi sulla strada di partenza. Ci metto un po' a capire dove sono e vinco quasi 5 curve di livello in più. Il tutto mi costa sui 4 minuti e molto morale.
Riparto molto lanciato ma perdo ancora un po' alla 9, dove finisco più basso del previsto e ci metto un po' a capirlo. Per la 11 punto a sicurezza e scorrevolezza a scapito della minor distanza, ma perdo qualche altro secondo facendo il giro alla roccia dalla parte sbagliata. Ritrovo una certa lucidità ed efficacia per la 12, la 13 e la 14, mentre mi appoggio al sentiero più lontano per la 15.
Ci metto tutto quello che ho nelle gambe dalla 16 alla 18, e qui inizio a pensare al cambio e perdo 30'' sulla banale 19 venendo sù troppo in diagonale sul crinale e facendomi attirare da una lanterna sulla radice. Da lì bisogna solo correre e vado a far partire Denni Pagliari.
Concludo in 43' e rotti, 2' meglio del tempo di Dennis depurato della partenza tarda. Non sarebbe neanche male, ma potevo fare 38, che era un tempo quasi da podio. Denni ci mette 34', che è un tempo fantastico, ma pur passandoci salta la 6, e quindi perdiamo il quarto posto faticosamente conquistato. Alla fine sono il miglior staffettista della staffetta forte del Trentino...

Carta alla mano, alla 1 sono arrivato bene in zona punto ma ci ho messo un po' a capire quale era il mio sasso, alla 4 sono rimasto alto per non aver scelto un buon punto d'attacco, alla 6 ho fatto una cattiva scelta ad inizio tradda (bisognava salire subito puntando in diagonale al sentierone), alla 7 ho puntato al sasso più avanti, alla 10 ho vagato troppo basso anche sta volta per mancanza di un punto d'attacco sicuro, alla 11 ho esitato in zona punto, alla 12 ho cambiato scelta e poi ho consuso verdini e semiaperti, alla 14 non ho visto il bivio che cercavo e sono andato un po' lungo, alla 16 ho rallentato un po' troppo in zona punto, alla 18 ho di nuovo attaccato a caso, alla 19 mi sono distratto lungo il sentiero e mi sono salvato solo per la torretta.
Insomma, una gara mediocre. Ma quanto mi sono divertito!
Nessun commento:
Posta un commento
non lasciate commenti anonimi, suvvia...