11 novembre 2015

Penultimo a Castello di Fiemme


È vero che ormai con il circuito "oricup inverno" la stagione finisce per modo di dire (già questo sabato ci sarebbe una garetta in Val di Sella, in bosco, su una carta niente male), ma la chiusura dell'anno agonistico, con tutte le premiazioni della Coppa del Trentino e dei vari campionati, ha sempre il suo fascino.

Ancora di più se è una spettacolare giornata di una stagione ormai non definibile, con 15 gradi a poco meno dei 1000 metri di altitudine di Castello di Fiemme, e ancora un po' di più se fra i 3 iscritti in M35 c'è Michele Ausermuller, quello che da Stegal è stato definito come "uno dei migliori talenti mai espressi dal Trentino. Se vado indietro coi ricordi fino al gemellaggio Trentino - Salisburgo di Lavarone (quello sotto la neve), Michele faceva paura per intensità fisica e tecnica (nel senso che era già bravo tecnicamente, a livello dei due Cristellon, ma fisicamente se la giocava con chiunque e poteva permettersi di battere a pettine una zona in salita e discesa, tanto il fisico lo portava dove voleva). Uno degli spettacoli da godersi nel bosco!"

Di bosco in realtà non è che ce ne sia molto, ma sgambettare con una cartina in mano è sempre un divertimento, di più se sullo sfondo ci sono le Pale di San Martino (che sono dei Primierotti, va bene, ma si vedono anche dalla val di Fiemme).

Io parto lanciato quanto mi permettono le mie gambe in pre stagione invernale, e post soliti 40 km con 3000 metri di dislivello (sta volta sul Baldo, vista Lago di Garda, una figata). E non va neanche malaccio. Non c'è molto altro da fare oltre a far girare le gambe e ruotare la cartina, ma quando c'è da salire il dosso della 7, mi auto stupisco per la pipantezza con cui lo affronto.

Un po' meno pimpante arrivo in cima al dosso della 9, attaccato eroicamente da sud, dopo aver superato dei lavori in corso non segnati in carta, che mi hanno fatto esitare non poco. Il momento dell'arrivo sul dosso è egregiamente rappresentato dalla bella foto di Gabriele Bettega, e potrei sfoggiarlo nel mio book, se non fosse una prova di dabbenaggine tecnica. Perché conveniva mille volte (o 20'' che dir si voglia) arrivarci da nord lungo la comoda strada, invece che arrampicando dalle rocce).

Poi c'è ancora da scendere senza farsi male alla 10 e da risalire in paese senza farsi fregare dalle stradine, prima di profondersi nello sprint (altrettanto mirabilmente immortalato da Michele Rauss) e consegnarsi all'abbraccio della folla.

Dopo il giretto di defaticamento, incontro Michele Aus e gli chiedo come è andata. Il suo foglietto degli intertempi è cosparso di "err": ha preso la carta sbagliata e ha corso la MA... La classifica si accorcia così ancora di più, e giungo penultimo, seguito solo da Andreas Weitlaner, attardato di quasi due minuti.

Posizione che è però sufficiente a confermare la mia vittoria nella Coppa del Trentino 2015 M35, che, unita alle vittorie nei campionati trentini sprint e staffetta, mi permette di portare a casa abbastanza vino e grana da essere autorizzato dalla moglie a correre anche l'anno prossimo.


2 commenti:

  1. La prossima volta ti spiego per bene il significato di "penultimo"...

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  2. La prossima volta di' a GBProduction che non ti tagli i piedi nelle belle foto ...

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