16 dicembre 2018

Garette invernali

C'era una volta quella lunga stagione buia e fredda che si chiamava inverno, che cominciava prestissimo (ad inizio novembre) e finiva tardissimo (a fine marzo) e non c'era un cavolo di garetta di orienteering a pagarla.

Beh, per fortuna non c'è più. Freddo è freddo, buio è buio, ma ci sono un sacco di garette e, dato che  ho il culo di abitare in Trentino, di solito c'è anche un po' di gente forte che le corre.

Garetta 1 - Prà Marquart
Gara in bosco, un freddo becco in partenza, ma la cartina in mano e la bussola al dito scaldano che è un piacere. È un bel bosco non banale, corro bene fino alla 4, mi prendo un po' di vacanza dalla 5 alla 8, divago un po' alla 10, e tutto ciò è ampiamente sufficiente al Cip Cipriani per infiocinarmi come ai bei tempi. Alla fine mi dà un minuto, nonostante sulla 11 lui abbia preso quasi 2 minuti, perché io ho corso molto in salita, e perché lui non ha visto il sentiero giusto ed è andato un po' in tanta mona.


Garetta 2 - Sanbapolis
Festa finale del Comitato Trentino, si corre fra lo studentato e il quartiere sottostante. C'è abbastanza dislivello perché sia pane per i miei denti, e complessivamente è molto divertente. Dopo l'arrivo mi rendo conto riguardando la cartina che alla 20, la penultima, non ho punzonato la lanterna giusta. Il tracciatore mi dice che secondo lui posso tornare indietro a rifarla. Torno a rifarla, ci perdo 2', ma ci metto comunque meno di Ausermiller, che quest'anno mi ha sverniciato più e più volte. Poi però mi dicono anche che quella roba scura vicino alla 4 era un verde non attraversabile, e allora moralmente mi autosqualifico. Il Cip ha fatto PE. 
Ricchi premi e cotillons per i vincitori di titoli provinciali, io ne ho vinti addirittura 2 (long e sprint), anche se non mi ricordavo già più.



 Garetta 3 - Melta di Gardolo
Prima gara dell'Oricup Inverno, sempre sia lodata. Bisognerebbe correre con il cappello da Babbo Natale, perché è la Ori-bells, ma fa sudare più di una sauna finlandese, e non lo metto. Il regolamento ISSOM pare non mi condanni alla squalifica automatica. Parto a bomba dietro a 3 ventenni, vedo con soddisfazione il primo di loro tirare dritto alla prima svolta, poi i ventenni mi staccano, e pazienza. Mi diverto parecchio a sgambettare fra le case e nel parco, a caccia dei prismi di stoffa bianchi e arancioni, e alla fine sono il primo dei nati nel millennio scorso e stacco il Cip di una trentina di secondi. 
Uno a uno e palla al centro :-)

3 commenti:

  1. L'unico che stona nella foto sei tu; almeno potevi non salire sullo sgabello, fai sembrare Paola una nana ...

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    1. non è uno sgabello! ho comperato di seconda mano le scarpe che usava Berlusconi alle riunioni del G8...

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    2. Azz, non sapevo portassi il 36. Piedino di fata!

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