Avendo lasciato passare troppi mesi dal mio ultimo post, sono stato giustamente punito dai Grandi Dei dell'Orienteering, che mi hanno fatto ritornare al via.
Correva l'anno 2002 e io ero un non tanto giovane di nessuna speranza, alle prese con le mie prime gare di orienteering. Correvo in categoria MC, anzi, HC come si chiamava allora, quella di quelli che non hanno ancora chiarissimo che una cartina non serve solo ad arrotolarsi le canne e una bussola non è solo quella dove si mette la posta.

Poi siamo invecchiati tutti e due, e ci siamo ritrovati in M35 (più che altro perché io non mi rassegno all'idea di essere più vecchio ancora). Lui dopo essere dimagrito parecchio e aver iniziato ad allenarsi seriamente, io dopo niente.
Ero sempre riuscito a tenermelo dietro. Ero.
Sabato 29 settembre 2019 si corre una gara di Sprint Race Tour a Candriai, sette case in croce sul Monte Bondone, la montagna delle mie vacanze estive dagli 0 ai 20 anni di età. In M35 siamo in 3: io, Emiliano Corona e Daniele Martignago.
Dopo un'estate dedicata soprattutto al trail running, non prendo in mano una carta da mesi, e non mi ricordo neanche l'ultima volta che ho corso a meno di 10'/km. In più è uno di quei periodi di autostima sotto le scarpe, che se non fosse perché ormai ho gli automatismi, non sarei neanche sicuro di essere capace di allacciarmele, le scarpe.
Evidentemente però qualche misterioso ori-neurone è ancora attivo in qualche zona oscura del mio cervello, perché nelle prime 4 lanterne faccio 4 migliori tempi. Immagino che alla mia autostima farebbe molto piacere saperlo, ma ovviamente lo scoprirò solo qualche giorno dopo. Così invece di convincermi che sono un gran ori-figo, continuo ad aggirarmi un po' depresso per i boschetti intorno a Candriai, cedo 1'' alla 5 e poi faccio una scelta del cavolo per la 6, regalando 15'' e il primo posto da lì alla fine, ad Emiliano. Ma c'è ancora un secondo posto da difendere.

Quando capisco cosa ho fatto mi sento un tantino pirla, e questo inficia un pelo il resto della mia gara, tanto che dopo un fuoco di paglia alla 20, faccio il peggior tempo in tutte le lanterne da lì alla fine, con menzione d'onore per la 22, dove perdo quasi 40'' mentre bastava seguire il sentiero, e la 23 dove mi incaponisco lungo il salitone invece di fare il giro.
Morale della favola: Primo Corona, secondo Martignago, terzo Pedrotti. Come nel 2002. :-(
Ok, ma dell'altra garetta non ci racconti nulla?
RispondiEliminaLucia