13 maggio 2023

Il runner e l'orso

Al Garda Trentino Trail, in vista della loro gara 2023 e dopo i noti fatti del mese scorso in val di Sole, hanno prodotto, in collaborazione con Alessandro De Guelmi (veterinario A.S.L. della Provincia di Trento ora in pensione nonché massimo esperto di fauna selvatica, per oltre 30 anni ha studiato l'orso in Trentino) una interessante mini-guida di "Buone pratiche" per runner che corrono dove vivono orsi.

Mi sembra valga la pena condividerle, a me queste cose non le aveva mai spiegate nessuno.


BUONE REGOLE DA RICORDARE QUANDO SI ENTRA IN UN BOSCO

L’orso è un animale elusivo e normalmente sfugge la presenza umana; è indubbiamente pericoloso, ma il rischio concreto che possa nuocere all’uomo è estremamente basso. Tale rischio può essere ulteriormente ridotto attraverso la conoscenza ed un conseguente opportuno comportamento.
  • In tutta Europa dal 2000 al 2015 si sono registra ufficialmente 291 attacchi dell’orso nei confronti dell’uomo: sempre attacchi difensivi e mai predatori (Scientfic Report, Brown bear attacks on humans. G. Bombieri e coll.)
  • L’orso non sopporta di essere colto di sorpresa, per cui è importante avvertirlo della nostra presenza con piccoli rumori. È quindi consigliabile muoversi in gruppo, possibilmente parlando.
  • Se si cammina da soli, in prossimità di zone con poca visibilità, un colpo di tosse, una parola, il rumore dei bastoncini sono normalmente sufficienti affinché l’orso se ne vada. Sarebbe buona norma seguire i sentieri, non lasciare avanzi di cibo e tenere il cane al guinzaglio.
  • Se lo si vede da lontano: evitare di avvicinarlo e nel contempo apprezzare la sua presenza.
  • Se lo si dovesse incontrare da vicino (evenienza rarissima): fermarsi, mantenere la calma, non gridare, parlare con tono moderato, ma deciso, non alzare le braccia, non tirare sassi o altro. Allontanarsi lentamente. Non mettersi in competizione con l’orso: è molto più forte di noi, corre, arrampica, nuota meglio di noi. Non scappare; la nostra fuga potrebbe stimolare il suo, per quanto ridotto, istinto predatorio e invogliarlo ad inseguirci.
  • Se si entra in contatto con l’orso: sdraiarsi a terra a pancia in giù, con il viso verso il terreno e le mani intrecciate sulla nuca. Rimanere nella posizione finché non si abbia la certezza che l’orso se ne sia andato.


 

Nessun commento:

Posta un commento

non lasciate commenti anonimi, suvvia...