9 febbraio 2025

Oricup Piedicastello Cristo Re

Rischiando l'indigestione con la seconda gara in 8 giorni dopo 6 mesi di astinenza, mi presento al via dell'Oricup Piedicastello Cristo Re, organizzata dalla mia società (e io come al solito invece di aiutare corro, però dopo la gara ho raccolto ben 6 lanterne...).

Dopo un solito riscaldamento sul Doss Trento, finalizzato a distribuire uniformemente su tutte le gambe il dolorino che ancora sento al ginocchio, parto sotto un cielo uggioso e qualche gocciolina di pioggia, con qualcosa che a me sembra una corsa allegra, ma al cronometro no.

Nonostante gli occhiali faccio una fatica porca a leggere i dettagli della carta, che pure è al 4.000, e confido in Dio (che mi assiste)(aiutato dalla descrizione punto) per beccare la 3 dal lato giusto, e poi infilo con un certa sicurezza la sequenza 4-7, facendo segnare addirittura due quarti tempi.

Per la 8 mi sfugge qualcosa perché è vero che esito un po' in uscita dalla 7  e non vedo la scaletta che mi accorcerebbe il tracciato, ma il 14esimo tempo mi sembra un po' troppo. Meritato 30esimo invece alla 9, dato che vado insensatamente dal parco a nord invece di uscire dalla strada verso est, mi difendo sulla 10 e la 11 e faccio un tempone sulla 13 (5'' dal primo su una tratta da 1'45''), forse perché le gambe sono del tutto riscaldate e non ancora bruciate. O perché conosco la zona meglio degli altri e so che da lì c'è una sola uscita...

Le due curve di livello (da 2,5 m...) che mi separano dalla "cima" del ponte mi sembrano l'Everest e mentre vado alla 13 cerco di capire se le linee che contornano il giallino che accorcerebbe la strada verso la 14 sia attraversabile o meno. Le mie diottrie non mi permettono di dare una risposta certa, ma confrontandola con altre linee sicuramente non attraversabili mi sembra decisamente più sottile, e mi ci arrischio, con successo.

Con grandissima furbizia leggo la descrizione punto anche della 15 e la prendo dal lato giusto del muro, poi, uscito dal mini labirinto fino alla 17, faccio quello che rimane da fare, cioè corro, a velocità quasi ragionevole.

Sull'ultima tratta lunga per la 24, limito i danni da Francesco Raimondo a 9'' su 1'31'', che non è male viste le mie condizioni e quando scarico ho l'effimera gioia del primo posto, almeno fino a quando arrivano Domenico Armanini, e Marco Gianelle, e Aaron Gaio, e Martina Palumbo. Comunque, quinto a 1' e mezzo da un 2007 e 1' da un 2008, e riuscendo a tenermi dietro fra gli altri Silvan (non in forma smagliante), Francesco Raimondo (fatale la 13) e Lorenzo Vivian (mi sa non in giornata). Fortunatamente non c'era Cipriani, che mi avrebbe sverniciato.

Secondo Strava, quest'anno ho fatto 4,62 km in 21:34 ad un passo di 4:40/km, mentre l'anno scorso, sulla stessa carta, ho fatto  4,75 km in 22:58 ad un passo di 4:50/km e va abbastanza d'accordo con il sito FISO che quest'anno mi dà 4:43 e l'anno scorso 4:52. Sembrerebbe quasi che i 20 allenamenti in più che avevo fatto l'anno scorso a questo punto della stagione non fossero serviti a molto (mal di gambe a parte). Mah.




5 febbraio 2025

VEni, VIDI, PM

A VeNotte ci avevo messo una sconsolata pietra sopra, perché il mio menisco sembrava non volerne sapere di guarire in tempo. E invece.

Ero molto indeciso sul da farsi, ogni paio d'ore cambiavo idea sull'opportunità di andare, da una parte pensavo che se c'era un posto dove eventualmente potevo finalmente smettere di pensare ad un ginocchio ormai guarito, era mentre correvo di notte a Venezia, dall'altra pensavo che se durante la gara avesse iniziato a farmi malissimo, probabilmente non sarei riuscito a smettere comunque. Ad ogni modo mi iscrivo prudenzialmente in M45, dato che l'ultima gara di orienteering risale a ferragosto dell'anno scorso, e da inizio settembre ho corso un totale di 30' + 24'. In fondo fra gli iscritti ci sono solo il Perfido Ruggiero e Denny Pagliari, non dovrebbe essere una categoria troppo competitiva...

A VeNotte c'è un sacco di gente, la solita magica (ok, banale, ma non mi viene in mente di meglio) atmosfera di Venezia di notte a febbraio, e io mi sento come davanti ad un gigantesco pacco regalo con un gigantesco fiocco, che però non so se è per me. Dopo un frugale riscaldamento decido che è per me, e parto.

Inizio memorabile: dopo la foto ricordo di Geppetto a VeNotte, alla 1 mi sono già distratto dalla carta, ho già girato sbagliato intorno ad una siepe, sono già 19esimo, ho già il culo nel fango, e sono già a 10'' dal Perfido. Succede che la 1 è una delle 2 lanterne in tutta la gara con un po' di erbetta intorno, che l'erbetta è bagnata (piove), che sotto l'erbetta c'è il fango, e che le mie scarpe sono molto slik.

Riparto con la carta infangata, ma animato dai migliori propositi, tanto che inanello un 3° - 3° - 1° tempo, non recuperando nulla dal Perfido, ma risalendo alla 5° posizione. Poi, dopo due lanterne interlocutorie, c'è il trattone lungo, che non è lungo come i veri trattoni lunghi di Venezia, ma per uno che ha nelle gambe 54' di corsa da settembre ad oggi, sì, e meno male che pare che gli allenamenti in bici servano a qualcosa.

Ho però dimenticato di ripassare la tabellina dell'1 e così dalla 6 vado diretto alla 8 e tanti saluti.

Correre ho corso più che potevo, che non era moltissimo, ma i 7 mesi di lontananza da carta e bussola, e la combinazione occhiali + pioggerella + frontale che illuminava al meglio la carta un pelo sopra a dove io vedevo al meglio con i miei fantastici occhialini tecnici, mi hanno rovinato parecchio il feeling con la carta, con il risultato che a Venezia non ho mai fatto così tante scelte sbagliate (tipo la 11, la 15, la 16, la 18) nonostante la tracciatura non sia stata fra le più memorabili viste a VeNotte.

Qualcuna l'ho fatta bene, tipo la 13 in cui ho dato 9'' a Mario e quasi 20'' a Denny, molte le ho fatte discretamente, e, in ogni caso, dato che a occhio e croce alla 7 ci sono passato a 80 metri scarsi (ma l'AIR pare non tirare 80 metri), per andare a punzonarla avrei aggiunto al mio tempo finale non più di 20'', che vuol dire che sarei arrivato terzo, dopo il Perfido e Denny. Non male, ma rosico giusto un pochino.

Però bello 😍