Dopo la gara di Passo Cereda, dove in M45 io e il Perfido eravamo arrivati primo e secondo, incredibilmente in questo ordine, la long del Monte Baldo era una specie di resa dei conti pre-vacanziera, che doveva stabilire chi dei due avrebbe rosicato fino all'autunno.
Mario è partito con il coltello fra i denti, e io pure, ma a me è andato quasi subito di traverso.
Il mio stato mentale durante la gara è rappresentato plasticamente dall'intervallo temporale fra il minuto 21 e il minuto 26 del mio tracciato su livelox, nel quale mi esibisco in una a dir poco inspiegabile deriva verso nord, lungo una forestale in mezzo al prato, mentre quella forestale avrei dovuto percorrerla verso sud. Considerando che dovevo arrivare su una forestale e andare a sinistra, anche tenendo conto che sono uscito malissimamente dalla 2 (dare un occhio alla bussola no, eh?) non c'è nessuna spiegazione plausibile sul perché io sia andato a destra e mi ci sia incaponito per un bel po', senza assolutamente capire dove fossi (o ammettere a me stesso dove ero) fino a quando il laghetto tondo non mi ha urlato "ma sei scemo!?!?!".Dal laghetto la 3 era in un altro continente, al quale sono arrivato con tutta la velocità che un'ottima condizione fisica mi ha permesso, ma con il morale un po' bassino. Poi ho fatto bene la 4 e la 5, e fra la 5 e la 6 ho raggiunto ben 4 concorrenti che erano partiti dopo di me e non erano andati a fare il pic nic al laghetto nord. Ovviamente questo è stato assolutamente troppo per la mia fragile psiche, che prima ha pensato "siamo alla 5, una settimana fa ho dato 10' al quarto, ho tutto il tempo per recuperare e arrivare almeno a podio", e poi mi ha fatto uscire malissimamente dal nasone prima della forestale, andare per sicurezza ancora un po' più a nord (ma senza riuscire a convincermi del tutto che la depressione all'altezza della 4 era quella a ovest della 6) prima di gettarmi nello sconforto quando non ho potuto che prendere atto che ero a ettometri dalla 6 e mi avrebbero di nuovo superato tutti (peraltro non era vero che senza errori dalla 5 in poi avrei riacciuffato il podio).
La 7 e la 8 le ho fatte anche decentemente, ma alla 9 ho pensato bene di riconoscere benissimo (non che fosse molto difficile) il nasone nel prato, ma di buttarmi troppo presto nel bosco, in modo del tutto insensato. Questo ha permesso al Perfido, che partiva 20' (venti-minuti!!) dopo di me e mi inseguiva da un po', di raggiungermi poco prima della 10 e di deridermi da lì all'arrivo (e comunque tanto di cappello a lui dato che in tutta la gara ha avuto giusto una piccola indecisione alla 5 dove ha perso un minuto, e ha fatto 9 migliori tempi su 13 lanterne).
Qualcuno per consolarmi mi ha detto "succede anche ai migliori di avere una giornata no", io ho risposto "oppure succede anche ai peggiori di avere una giornata sì...". Ai posteri l'ardua sentenza.
Per non rosicare troppo cercherò di consolarmi un po' correndo qui, qui, qui, qui e qui, posti bellissimi dove in più ci sono quelle belle fettucce da seguire.